I fiori di mezzanotte.

di Idiopatica
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"Lily, a quest'ora, potresti anche smettere di fare giardinaggio. Guarda, è già buio!"
La tua voce mi giunge divertita e severa mentre alzo gli occhi per guardarti ancora un po'.
Ma non sorridi, non ora.
Le tue labbra fremono anche serrate, nella tua mano alzata verso la luna riconosco le tue dita tremare titubanti e, nel tuo sguardo leggo solo preoccupazione, ansia, linee tratteggiate a formare una giabbia. Intrappolati dal nostro stesso amore.
È buio James, è buio da troppo tempo.
Le nuvole si addensano l'una sull'altra e, a malincuore assaporo l'ultimo sprazzo d'aria sino domani, sempre che un domani ci sia.
Lo vedi James? Io l'ho sempre detto che eravamo sbagliati.
Le tue braccia mi cingono le spalle affettuose e poso il capo sulla spalla, oramai ci siamo solo noi, rassicuriamoci l'un l'altro, non ci resta più nessuno.
Harry, dorme dolcemente. Il suo capo è posato con delicatezza sul cuscino del divano.
Se non ci fosse lui James, tu staresti ancora qui con me, a lottare al mio fianco?
Se non fosse per lui, mi difenderesti sino alla morte?
Ma Harry è realtà, e senza lui nella nostra vita, non ci sarebbe nient'altro che fumo.
Non è il frutto di un amore, non è la fusione di due cuori.
Lui è terribilmente potente, invulnerabile, indipendente. Anche se è poco più lungo del gatto di Bathilda. Lui è nostro. Ti somiglia così tanto.
Sai James, mi sento così inutile, molte volte. Ho come la sensazione che te la caveresti da solo, che saresti un'ottimo padre.
Vorrei morire per salvarvi, far si che nostro figlio cresca con te, diventi un giocatore di Quidditch, che sia insopportabile, che abbia voti belli e voti brutti, sgridate. Voglio che sia normale, che viva, che odi ed ami.
Vorrei esserci anch'io vicino a lui. Ma ho come la sensazione che qualcuno dovrà morire, per forza. E allora voglio essere io. Non tu, io.
Mi volto appena e vedo le tue palpabre socchiuse.
Sorrido. Sei tenero, sai James?
"Dormi, tesoro, ci sono io."
Mi avvicino e mormoro sottovoce qualche parola di conforto.
Mi stringi la mano con forza.
"Lo so."
Sai una cosa James? Ti sveglierò domani all'alba cucinandoti la torta al cioccolato. Voglio che vengano Sirius, Remus, Peter. Voglio vederti ridere ancora.
Ah, un'altra cosa e dormo anch'io.
"James, ricordami che devo farti vedere i fiori che ho piantato."
Prendo Harry e chiudo gli occhi.
Sento già i grilli cantare la mattina.

 

 

 

 

 

 

Angolo Me.

Non so come mi sia venuta questa, davvero. Ma mi sentivo di scriverla, l'ho buttata di getto, senza pensarci. Ho immaginato un giorno qualsiasi, dela vita di James e Lily, dopo la nascita di Harry. I penseri di Lily in una giornata di Primavera. Domande che non porrà mai a James. Domande che si accorge alla fine, quanto siano inutili.
Spero vi piaccia,
Vals.





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