A rainy night.

di MoonLightLover
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Hermione camminava svelta stringendosi le braccia al petto verso la torre di Grifondoro. Non si era accorta di aver fatto cosi’ tardi in biblioteca, e nemmeno che fuori fosse scoppiato il diluvio. Si affretto’ tra i molteplici chiostri che la separavano da un meritato riposo nel suo caldo e accogliente dormitorio, quando vide una figura scura, seduta su di una panchina.

Confusa e indecisa si guardo’ intorno. Non c’era nessun altro a parte lei e il personaggio avvolto nel mantello. Decise di avvicinarsi e mise a fuoco la sua visuale. Seduto sulla panchina c’era sicuramente un ragazzo, si teneva la testa tra le mani con i gomiti appoggiati alle ginocchia ed era fradicio fino al midollo

-Hey!-

Il ragazzo sussulto’, ancora non si era accorto di Hermione e le lancio’ un’occhiata spaventata. La ragazza si pietrifico’ allo sguardo rivoltole da quegli occhi cosi familiari quanto in quel momento sconosciuti.

Draco, resosi conto di chi lo aveva riscosso dai suoi pensieri, sembro’ sollevato, e quasi felice di vedere la Granger. Poi si ricordo’ di avere gli occhi arrossati circondati da grandi solchi, di essere bagnato fradicio nel mezzo della notte seduto su una panchina, che probabilmente sembrava un’idiota e ritorno’ a fissare avanti a se.
Si preparo’ a ricevere gli insulti della ragazza, che lo avrebbe rimproverato per essere in giro di notte a tramare qualcosa.

Ma Hermione non apri’ bocca. Quello sguardo tutto nuovo l’aveva colpita. Non era come al solito carico di odio e disprezzo, ma spaventato, disperato, bisognoso di aiuto. Colpita dalla pioggia si sedette di fianco a lui, con sorpresa di entrambi.

Rimasero cosi’, sotto la pioggia, per un tempo indefinito. Hermione avrebbe voluto dire qualcosa, era chiaro che il Serpeverde era in difficolta’. Suo padre era stato arrestato, e lui, forse, era stato reclutato da Tu-Sai-Chi per fare chissa’ quali orrende cose.

D’istinto poggio’ una mano sopra quella del biondo, la mano del braccio sinistro di lui, dove il terribile tatuaggio inizio’ a bruciare ardentemente. Si giro’ verso di lei sorpreso. Uno sguardo caldo di solidarieta’ e comprensione, uno freddo di paura e dolore. Due occhi incatenati che si dissero molto con nessuna parola.

La pioggia incessante faceva da sottofondo a quello strano quadretto, improbabile e impossibile.

Hermione si alzo’, e guardo’ per un altro attimo il volto di Draco. Se non avesse creduto di conoscerlo, avrebbe giurato di aver riconosciuto tra quelle gocce di pioggia, anche una lacrima solitaria rigargli la pelle di una bianchissima guancia.




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