JONAS
A Bad End
Il successo li accecava. Dopo l'ultimo concerto avevano guadagnato
molti soldi ed ora vivevano negli agi più sfrenati. Il bene
materiale per loro era diventato la cosa più importante; i tre
Jonas da ragazzi semplici e modesti erano passati sfortunatamente ad
essere superficiali.
Ormai non era rimasta traccia della loro purezza e del loro magico
rapporto tra fratelli, anzi si odiavano più che mai, erano
persino giunti alle mani pubblicamente; le loro scenate erano su tutti
i giornali e i network.
Joe pensava di essere superiore ai fratelli; il suo manager l'aveva
convinto a intraprendere una carriera da solista, dicendogli che lui
era il leader del gruppo, era lui che metteva la sua bellissima voce,
doveva togliersi i fratelli dai piedi per salire di livello.
Per la verità, il manager se ne approfittava di questa rottura
tra i Jonas, ma dobbiamo dire che anche i tre facevano la loro parte.
Kevin aveva deciso di lasciare per sempre la musica e dedicarsi a sua
moglie, mentre Nick, il ragazzo più giovane, dopo aver perso
l'amore dei fratelli e il successo, che dopo la divisione era andato a
calare, aveva iniziato a cantare nei bar peggiori della città, a
drogarsi e a bere. Questa era l'unica via d'uscita al dolore che
provava.
Riportiamo qui sotto una delle loro frequenti litigate.
Di solito iniziavano con Joe che sbatteva in faccia ai fratelli la sua superiorià.
-Sei solo un pallone gonfiato!- esclamò Nick ubriaco fradicio.
-Cosa? Io sono migliore e lo sono sempre stato. Voi due siete soltanto due nullità, idioti!- sbraitò Joe.
Kevin, invece, preferiva starsene in un angolino, abbracciandosi le
gambe e tirandosi fuori dagli eccessi di superiorità del
fratello.
-E tu Kevin, cosa pensi? Chi è il migliore?- urlava Nick, agitando le braccia al cielo.
Il maggiore in tutta risposta ignorava bellamente il fratellino e se ne andava in cucina per affogarsi in un gustoso gelato.
Gli altri intanto continuavano ad urlasi contro, senza mai trovare un vincitore.
Ma questa è solo una delle loro litigate; infatti ci fu un
giorno che segnò per sempre la carriera dei Jonas, dove volarono
parole per niente carine tra di loro, le mani furono alzate più
di una volta
La baruffa non trovava fine, perchè l'odio annebbiava gli
occhi e il cervello, non facendoli più ragionare.
Erano tutti pieni di lividi, anche il povero Kevin, che non sappiamo
come era entrato nella lotta. I perfetti e lucenti capelli lisci di Joe
erano tutti arruffati. La camicia blu stirata di Nick era ormai ridotta
a brandelli, poco ne restava.
Intervenne nella rissa il famoso manager, di cui abbiamo parlato prima,
che doveva passare di lì per sistemare alcuni accordi con il suo
miglior cliente, Joe.
-Ragazzi!- urlò, quando vide la scena.
I tre si bloccarono di colpo, avevano il terrore di quell'uomo arrogante e presuntuoso.
-Cosa stavate facendo? Siete dei buoni a nulla! Per questo insieme non brillerete mai-
Questa frase è impressa tutt'ora nella mente dei poveri Jonas, ormai ricordati per il loro passato.
Ora sono divisi, ognuno fa una vita diversa.
Joe diede ascolto alle parole false del manager e per questo non sappiamo che fine abbia fatto.
Kevin si è creato una famiglia e cerca di educare i suoi
figli il meglio possibile per non farlgli commettere il suo errore.
Nick distrutto cerca di dimenticare.
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