Remus
Per par condicio, questa la dedico a Remus.
No. Non era vero. Non era vero.
“Sirius, come hai potuto. COME HAI POTUTO! Lui era tuo fratello. Sei il padrino di suo figlio, e tu l’hai ucciso.
E
poi, come la metti con Peter? Ha cercato di affrontarti. Tu hai ucciso
lui, e dodici babbani. E poi ti lamentavi dei Mangiamorte.
Non
sei poi diverso da loro, forse dovevamo aspettarcelo. Hai fatto una
manfrina inutile. A che ti è servito mentirci e scappare da
casa, se poi hai fatto quello che avrebbero voluto i tuoi genitori? EH?
Mi
fai schifo, Sirius. Perfino Bellatrix merita più rispetto di te.
Lei non ha mai fatto mistero di ciò in cui credeva, di cosa
voleva diventare. E una volta diventata Mangiamorte, ha fatto tutto
ciò che poteva per vincere. Tu sei solo un verme. Un lurido
verme disgustoso.
Un
lurido verme che mi è sempre stato accanto. Il mio migliore
amico. Quello che mi ha capito fino in fondo quando gli dicevo che mi
sentivo separato da tutti, odiato. Quello che ha preso una forma
più simile alla mia.
Da cane.
Dichiarando
poi che lo avevi fatto perché volevi sentirti più che
potevi vicino a me. Eri mio fratello, Sirius. Eri il fratello di James.
E di Peter. Eri nostro fratello, Felpato. NOSTRO FRATELLO!”
I pensieri di Remus si fermarono bruscamente. Il giudice davanti a Sirius iniziò a leggere la condanna.
-Sirius
Orion Black, lei è accusato di aver rivelato al Signore Oscuro
il nascondiglio dei coniugi Potter, essendo il loro Custode Segreto.
Questo ha comportato l’assassinio da parte di quest’ultimo
di James Potter e della moglie Lily Evans. Inoltre, ha poi ucciso 13
persone, tra cui il mago Peter Minus, suo conoscente. Per questo, lei
è condannato dall’intero Wizengamot all’ergastolo
nella prigione di Azkaban. Ha qualcosa da dire in sua discolpa?
Sirius sembrava sul punto di svenire. Remus si sentì morire dentro, dopo ogni parola, sempre un po’ di più.
-Signor Black?
-I-io ho solo lasciato accesa la lavatrice. Non ho fatto niente.
Remus in lacrime guardò un ultima volta Sirius dal posto riservato ai testimoni.
-Sirius..t-tu...c-come hai potuto...James. T-tuo fratello...
-Remus, la corrente…io ho solo lasciato accesa la lavatrice…
“SIRIUS.
HAI UCCISO JAMES E PETER! OVVIO CHE HAI FATTO QUALCOSA! E NON FARE LO
SCEMO SIRIUS, LO SAI PERFETTAMENTE QUELLO CHE HAI FATTO, LO
SAI...”
Le
lacrime iniziarono a solcare il volto di Remus, il volto di un uomo che
aveva sofferto per tutta la vita. E che stava soffrendo, di nuovo,
ancora una volta.
Un dubbio iniziò ad impossessarsi dell’uomo.
A Sirius poche volte nella sua vita erano state organizzate delle
sorprese, e Remus sapeva perfettamente come l'amico reagiva quando non
sapeva sul serio una cosa.
Iniziava a dire cose senza senso e ti guardava come se ti avesse visto per la prima volta. Esattamente come faceva ora.
“Ma stavolta è diverso, Remus. È diverso...”
Due ore dopo
Sirius si aggrappò alle sbarre della cella.
-NON HO STACCATO LA CORRENTE! IO NON HO FATTO NULLA! REMUS, DIGLIELO... REMUS!
Lo sguardo di Sirius si posò sul Lupo Mannaro. Remus stette in silenzio. Sirius lo guardò ferito.
“Non
sei l’unico a sentirti ferito, fratello. Si, perché
nonostante tutto tu sei mio fratello. Lo sei ancora. Lo sarai PER
SEMPRE.”
Remus aveva seguito il drappello che aveva portato Sirius in
prigione, nella sua cella. L’ultima cosa che vide fu il volto del
suo ultimo fratello rimastogli.
La barchetta lasciò l’isola di Azkaban.
Remus
aveva gli occhi chiusi, impressa a fuoco nella mente l’ultima
immagine che avrebbe avuto di Sirius. Per lo meno, era quello che
credeva.
Un
uomo che era già lo spettro di se stesso. Che aveva realizzato
davvero solo in quel momento, quando la barchetta si era staccata,
ciò che era successo.
Come per magia.
L’ultima cosa che Remus sentì fu l’urlo dell’amico.
-JAMES... NO!
****
La
stessa One-shot, ma dal punto di vista di Remus. Un uomo che ha sofferto
come pochi. E per tutta la vita. Dedicata a chi si sente tradita/o da
qualcuno. Perché tutto può succedere.
Derret
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