Quando il mio sole sarà calato

di Little Aleph
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Ma quando il mio sole
sarà calato oltre le cime
nevose dei monti dell'est,
e quando la mia vela strappata
avrà toccato l'ultimo orizzonte
dell'estremo mistero nebbioso,
quando sarà crollata, coperta
d'edera, anche l'ultima torre
del maniero mio antico,

non fate affiorare il mio nome
a labbra tremanti di pianto.
Non voglio ricordi, filamenti
di spuma sulla scia della
mia nave. Non voglio
che cani e sciacalli
si nutrano voraci della carne
morta della mia esistenza.

Gloriosi eroi di un fulgido passato
passarono nel tempo
e di loro rimane non che il nome,
sbiadito su qualche epigrafe,
inutile,
o a sproposito risorto infinite volte
sulla lingua ammuffita
di qualche blasfema volpe
di un qualche odioso bugiardo
che tra i denti lo rigira vorace
ghignando mostruoso.

Lasciatemi riposare
dimenticata, innominata,
nel tiepido oblio silenzioso
del taciuto amore di un amico.
Sia cancellato per sempre il mio nome,
affoghi nelle onde del blu oceano,
sia spazzato via dalla brezza d'autunno,
e di me rimanga solo
un'immagine muta,
sorridente, capace di accarezzare
e coccolare nella penombra
come un piccolo gatto a strisce
si dilegua felpato
su un tetto illuminato
dal plenilunio.





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