Sidar
Ivan ammira il cielo
costellato di astri luminosi.
Ricorda
come fosse ieri quella mattina del '61. Ricorda anche tutti gli uomini
che prima di Jurij si sacrificarono per un sogno e per lui, per la loro
patria.
Alza
una mano verso quello sfondo color ebano. Sorride. La terra su cui
riposa sembra sorridere di rimando. Oh, lei ricorda quel giorno.
Ridacchia,
pensando che in quel momento aveva sconfitto Alfred.
Ma
quanto era costata, quella vincita.
Tanti morti, nei
suoi occhi ametista.
Osserva il girasole
che tiene accanto. Anche quel 12 aprile aveva guardato il cielo
stringendo tra le mani un girasole.
Sgranocchia
cedro e cioccolato, un sorriso genuino sul viso.
Note
Autrice:
Forse
non è nulla di speciale. Volevo solo ricordare il primo
passo che l'uomo compì verso l'esplorazione dello spazio.
Chissà
com'è la Terra vista da lassù. :D
Dunque,
"Sidar" significa "Cedro" in russo, e fu il soprannome di Gagarin in
quella missione. Jurij è la traslitterazione del ben
più celebre Yuri, la preferisco :D
Invece,
riguardo gli uomini morti in missioni precedenti a quella di Gagarin,
sembra esistano delle registrazioni che furono effettuate dai fratelli
Cordiglia, nelle quali avrebbero udito degli astronauti gridare mentre
si perdevano, o bruciavano, nello spazio. Credo che questi uomini siano
realmente esistiti, ma il governo russo non lo affermò mai.
Vi rimando comunque alla pagina di Jurij Gagarin per ulteriori
informazioni.
Perdonate
la mia velocità, purtroppo sono molto di fretta. D:
Grazie
per aver letto.
claws_Jo
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