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Il
volo Z3245TB diretto a Seattle è in partenza,
si
pregano I signori passeggeri di recarsi agli imbarchi
Grazie
Ci
siamo, è il momento dell’imbarco e la
mia vita cambierà nel momento in cui atterrerò a
Seattle per poi recarmi a
Forks, per andare a vivere con mio padre e la sua nuova famiglia.
Fino ad una settimana fa era tutto perfetto, poi
improvvisamente tutto è
cambiato, distruggendo la mia vita.
Era
una sera come tante, nella bellissima
e caotica New York.
Essendo venerdì sera, avevo programmato con il mio
gruppo di amiche, di
uscire , tanto l’indomani non ci sarebbe stata scuola, quindi
il problema non
si poneva.
Il programma della serata era, cinema, cena e per finire discoteca, il
classico
programma del venerdì.
Intorno alle 2.00 sarebbe dovuta venirci a prendere mia madre,
ma erano già
quasi le 2.30 e non si era ancora vista.
La cosa era molto strana, è sempre stata una molto puntuale,
soprattutto quando
sapeva che doveva venirci a prendere fuori da una discoteca, non si
fidava per
niente di quei posti.
Provai a chiamarla, ma il cellulare era staccato, poco dopo vennero a
prenderci
degli agenti della polizia, perché mia madre non sarebbe mai
venuta.
Mentre stava venendo a prenderci, un pazzo gli ha tagliato la strada
facendola
finire dall’altra parte e facendola finire contro un muro:
Morta sul colpo.
Dopo
quel giorno, la mia vita non fu più
la stessa, mio padre venne da Forks, il giorno dopo
l'incidente rimase
con me fino al giorno del funerale ed è ripartito
soltanto due giorni per
motivi lavorativi.
Nel suo soggiorno a NY, mi ha proposto di andare a vivere con lui a
Forks, dato
che l’alternativa sarebbe stata quella di essere
affidata ai servizi
sociali, essendo ancora minorenne.
Decisi subito ,di andare a stare con papà, anche
perché da quando ha divorziato
dalla mamma 8 anni fa ci siamo sempre visti pochissimo e ancora meno da
quando
si è risposato 3 anni fa.
E cosi eccomi qui ad imbarcarmi, su questo volo che mi
porterà alla mia nuova
vita ma soprattutto da quello che rimane della mia famiglia: Mio Padre..
Eccomi
atterrata a Seattle, durante il
viaggio ho dormito tutto il tempo, cercando di non avere brutti
pensieri e
sogni, ultimamente mi capita spesso.
Scendo dall’aereo e vado a recuperare i miei bagagli per poi
recarmi all’uscita
dove trovo mio padre, che mi sta aspettando.
Subito gli corro incontro, abbracciandolo forte e facendomi
dare tutto
l’affetto di cui ho bisogno in questo momento.
“Tesoro, com’è andato il
viaggio?”
“Ho dormito tutto il tempo, quindi direi bene”
“Mi fa piacere, ora andiamo a casa, vedrai ti
piacerà qui”
Quella di mio padre è una grande speranza, perché
se la nostra “convivenza”
dovesse andare male o il posto non dovesse rendermi felice, i servizi
sociali
non ci penseranno due volte a portarmi via da lui.
Papà mi aiuta con i bagagli e li carichiamo in macchina, per
poi salire e partire
per Forks.
Arriviamo davanti a una piccola villetta e papà rallenta,
fino a fermarsi, ecco
qui la mia nuova casa.
“Alice, siamo arrivati ..Pronta a vedere la tua nuova
casa?”
“Certo, andiamo”
Scendiamo dalla macchina e saliamo i tre scalini che dividono il
vialetto dalla
casa, mio padre apre la porta e mi fa entrare.
A prima impatto, è molto accogliente e devo dire
che mi piace, facciamo
un giro della casa.. il mio verdetto è approvata.
“Nathalie e la Rachel, sono andate a fare shopping,
dovrebbero tornare tra un
po’, se vuoi intanto andarti a sistemare nella tua stanza, ti
chiamo io quando
tornano”
“Va bene, grazie papà”
Rachel è la figlia di Natalie, la moglie di mio padre, ha
dieci anni e papà ha
deciso di adottarla come sua figlia, dato che il padre la ha
abbandonata ancora
prima che nascesse.
Salgo le scale e vado nella mia stanza, ma mi mancano le forze per
sistemare le
mie cose, così mi sdraio sul letto e mi addormento in pochi
secondi.
“Aly,
sveglia, sono tornate Nathalie e
Rachel”
“Si scendo subito papà, dammi 5 minuti”
“D’accordo tesoro”
Mi da un bacio sulla fronte per poi uscire dalla mia stanza, non
ricordo
di essere mai stata così stanca, credo dipenda dal
fatto che sono
praticamente tre giorni che passo la notte in bianco.
Faccio un bel respiro, mi do una pettinata per poi uscire dalla camere
e andare
al piano di sotto, dove ci sono papà, Nathalie e Rachel.
“Ecco la mia principessa… Aly ti presento Nathalie
e Rachel”
“Piacere di conoscervi”
“Anche per noi, tu quindi saresti mia sorella?”
“Un qualcosa del genere credo Rachel”
“Bene”
“Spero che vada bene la stanza, non è niente di
particolare”
“Va più che bene davvero, grazie”
“Ne sono felice e puoi chiamarmi tranquillamente per
nome”
“D’accordo”
“Hai qualche preferenza per cena?”
“No guarda, non ho per niente fame, quindi sono a
posto così Nathalie”
“Sicura Aly?”
“Sicurissima davvero”
“Come vuoi … ma se ti viene fame,
c’è tutto quello che vuoi basta che vai in
cucina”
“Ok”
Nathalie è davvero molto gentile e premurosa, anche sul
fatto di non
volersi far chiamare mamma da me, le fa onore anche perché
questo non accadrà
mai, ma adesso voglio solo dormire, domani mi aspetta il mio primo
giorno di
scuola alla Forks High School.
Una nuova vita sta cominciando!
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ANGOLO AUTRICE:
Buongiorno ragazze!!
Come promesso, eccomi qui con una nuova storia, sulla nostra alice
questa volta.
Cosa mi dite di questo primo ccapitolo?
Aspetto i vostri commenti numerosi,
un bacione
sabry
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