Quanto mi avete odiato per la
fine del capitolo precedente? Scuuusate. Comunque tolgo ogni dubbio
dicendo da subito che Kristen non è incinta e che nella mia
FF non lo sarà mai u.u Detto ciò, grazie a tutti
quelli che hanno letto e recensito e grazie in particolare a tutte
quelle in pagina per avermi sostenuto in questi giorni. In particolare
le simpaticone dell'ave Maria: Marilù, Jennifer, Marika,
Alessia ed Elisabetta. E come sempre, Giovanna! :*
Ps(E' un po' corto, ma non avevo molte idee sta volta, spero mi
possiate perdonare D: )
Sle, Gilo e Dabi vi amo. Ciao. :D
Buona lettura gente!
Pov Kristen
"Ti devo dire una cosa, Rob." ti dico seria, il tuo viso è
preoccupato - hai i muscoli del viso leggermente tirati e mi guardi
fisso negli occhi.
"Cosa c'è, Kristen? Dimmi." chiedi ansioso.
"Non è niente di che, davvero."
"Beh allora dimmelo! Che aspetti?" mi prendi le mani e mi tiri su per
farmi mettere seduta sul letto, lo faccio.
"Allora?" chiedi ancora.
"D'accordo, ok. Ieri sono andata a pranzo con mia madre..."
"Sì questo lo so Kristen, e quindi?"
"Robert mi fai parlare? Altrimenti non la finiamo più qui."
"Sì, scusami." mi stringi le mani più forte e mi
guardi ancora più intensamente, stai aspettando. Beh, in
realtà non è davvero niente di che.
"Ok, allora... Abbiamo parlato davvero tanto, un po' di tutto. Mi ha
chiesto come fossero andate le riprese di Breaking Dawn e ne abbiamo
parlato, le ho descritto un paio di scene e le sono piaciute
particolarmente."
"E...?"
"Rob!"
"E ma tu non parli!" rispondi toccandoti i capelli nervosamente.
"E ma fammici arrivare amore!"
"Ok, ok..." mi prendi di nuovo le mani e le stringi forte.
"Niente, mi ha chiesto come fossero andate le scene del matrimonio e se
avessimo fatto foto con gli abiti da sposi addosso. Le ho detto
sì, e lei ha insisto per vederle finchè non ho
ceduto, le ha viste e quasi si metteva a piangere. E poi mi ha chiesto
come mi fossi sentita con un abito da sposa addosso, e te... dall'altra
parte dell'altare ad aspettarmi." stringi le mie mani
più forte e mi sorridi leggermente.
"E tu che le hai detto?"
"Beh... Niente di che in realtà, solo che mi sono emozionata
e che mi ha fatto un effetto un po' strano vederti dall'altra parte ad
aspettarmi, avevi gli occhi lucidi. E niente... tutto qui." sorridi di
nuovo.
"Era questo ciò che dovevi dire?" chiedi sempre sorridente.
"No, non del tutto. Mia madre mi ha praticamente chiesto se ti voglio
sposare. Non questo tono, in realtà ha detto - Tu e Robert avete intenzione
di fare le cose sul serio?- " imito il suo tono di voce e
tu scoppi a ridere divertito, poi torni serio e mi guardi senza dire
una parola.
"Che pensi?" ti chiedo, un po' preoccupata.
"Mh... Ti vuoi sposare ora?" chiedi.
"No! Cioè... No! Non ora, non... Nel senso. Sarebbe come se
ti avessi detto tipo 'Ehi Rob, mi madre mi ha chiesto se ci vogliamo
sposare quindi ora ti tocca chiedermelo', ed io non voglio - sarebbe
come se ti obbligassi. No ma comunque no, Rob! Non te l'ho detto per
questo!" ti metti a ridere di nuovo e posi la mano sul mio ginocchio,
lo accarezzi.
"Rilassati, non ti ho chiesto di sposarmi. Ho chiesto se tu vorresti
farlo ora, ma non l'ho chiesto. Prendi fiato e comincia a respirare di
nuovo." continui a ridere e ti tiro un colpo sulla spalla.
"Non è divertente, mi fa stare in ansia questo argomento."
"Perchè? Beh, è una bella cosa."
"Sì, lo è..." ti dico seria e sincera, senza
guardarti.
"Allora? Che hai detto a tua madre riguardo il fare le cose sul serio?"
"Ah niente, le ho detto che facciamo le cose sul serio e non so."
"Parla, andiamo." mi stringi il ginocchio.
"Le ho detto che facciamo le cose sul serio e che siamo felici. E che
stiamo assieme e che non lo so come andranno le cose, e che mi
mancherai in questi giorni. E che stare 9 mesi tutti i giorni assieme a
te è stato bello... e... oh insomma, cose così."
"E...? Continua, su..."
"E... niente, lo sai."
"No, non lo so... Puoi dirmelo?" mi accarezzi il viso con la
mano.
"Non sono brava in queste cose, Rob."
"Lo sei, ci metti un po', ma lo sei davvero... Quindi, vuoi dirmi che
vi siete dette?"
"Uff! Ok... Lei mi ha detto che sei un ragazzo d'oro che non dovrei
farti scappare, perchè ce ne sono davvero pochi come te, e
che si vede che ci tieni a me, mi ami, mi rispetti e bla bla bla. Ed io
le ho detto che ha ragione e che faremo le cose sul serio, sempre che
non succeda qualcosa in questi mesi, visto che siamo lontani, tu
ricominci i tuoi film ed io i miei. E sarà tipo come per il
periodo di The Runaways e Remember Me, non ci vedremo mai. Ci vedremo
due mesi dopo, ci sentiremo solo al telefono. Io avrò le
paranoie e tu avrai le tue, litigheremo su Skype mandandoci a fare in
culo ogni tre minuti e piangerò fino ad allagare il cuscino.
E poi ti stancherai e mi ignorerai fino a mollarmi come una scema."
"Hai mai pensato di fare la sceneggiatrice, tu?" mi chiedi serio.
"Smettila Rob, sono seria."
"No, non sei seria, sei paranoica."
"Lo so."
"Un punto per te che lo sai allora."
"Sono seria, davvero."
"Lo sono anche io Kristen."
"Lo so che lo sei, Rob."
"Ok, allora?"
"Cosa allora?" ti chiedo un po' spazientita.
"Smettila di fare così."
"Così come?"
"Così... Non essere paranoica. Ti ho sempre detto che se mai
dovesse finire non sarà di certo perchè ti lascio
io Kristen."
"Certo..."
"Kristen, oh! La vuoi smettere?"
"No, non ce la faccio! Abbiamo passato nove mesi tutti i giorni
assieme, non ce la posso fare di nuovo. Io vado in Europa a girare
Biancaneve Robert, IN EUROPA!"
"Ed io prenderò un aereo per venire in Europa appena
potrò e staremo assieme!"
"Robert, giri i film e prendi gli aerei... Da quando ti puoi sdoppiare?"
Sbuffi, ti stai innervosendo - il dopo sbornia ti riduce
così molto spesso, forse non era il momento adatto per
parlartene, ma era anche l'unico disponibile.
"Non sbuffare in quel modo." ti dico con un tono di voce un po'
dispiaciuto.
"Lo so che sono paranoica - continuo - mi dispiace. Dico sempre le
stesse cose, scusa. Chiudiamo l'argomento." ti accarezzo il braccio e
ti sorrido leggermente.
"Non devi chiedermi scusa - dici serio, alzi il capo e mi guardi negli
occhi - mi vuoi sposare sul serio? Non ora dico, un giorno. Quando
sarai pronta e cose così. Quando sarai un po' più
grande e consapevole del fatto che io sono qui e non andrò
da nessuna parte, nemmeno nei due mesi in cui non ci vedremo. Giuro che
non m'inginocchierò mai e non ti comprerò nessun
anello di diamanti, e non ti darò quello di mia madre. E ci
sposeremo da soli. E non inviteremo nessuno. Solo Tom, che
sarà pure sbronzo." dici ridendo.
"E non voglio proposte." ti dico ridendo assieme a te.
"Niente proposte. Solo un 'Ehi buongiorno, ci sposiamo? Scegli la
data.' sarà veloce ed indolore."
"Ok, così andrà bene."
"Anche perchè sono incapace ad inginocchiarmi, ricordati
com'è andata per Eclipse. Non è stato un bel
vedere, ho le gambe troppo lunghe."
"Robert." alzo gli occhi al cielo e sospiro.
"Che?"
"Smettila di dire cretinate su quanto sei alto, hai rotto! Mi piace che
tu sia così alto." ti dico sorridente.
"Dammi la tua altezza, io ti do la mia." mi dici serio.
"No, a me va bene la tua. Mi piacciono i ragazzi alti."
"Ma se sei stata con un tappo per una vita!" scoppi a ridere. Rido
assieme a te, in effetti Mike non era poi così tanto alto.
"Beh? - ti dico ridendo - ho recuperato bene, tu sei alto. Mi piaci
alto, rimani così ed evita di tagliarti le gambe."
"Ci proverò." mi dici sconsolato - ti sorrido e ti accarezzo
i capelli.
"Stanno crescendo, eh?" commento mentre li tirò un po'.
"Mh mh, li dovrei tagliare di nuovo per fare Cosmopolis, non lo so."
"A me piacciono così, non li tagliare. E fa che tornino
biondi velocemente."
"I nostri figli escono per forza biondi, c'hai mai pensato?"
"Non per forza."
"Sì, per forza. Io sono biondo, tu pure, se escono scuri e
con gli occhi scuri sono figli di Taylor, non miei." dici ridendo.
"Mavvà cretino!" ti tiro un colpo sul petto ma afferri la
mia mano prima che possa toccarti e mi tiri verso di te, mi dai un
bacio sulle labbra e poi ti allontani.
"Io sarò qui, davvero. Beh non ti dirò che
sarò qui per sempre, anche se lo spero. Sai bene come la
penso su queste cose... Però sarò qui
finchè tu mi vorrai qui, non ho intenzione di lasciarti
andare. E questi due mesi senza di te saranno un trauma, un vero
trauma. Svegliarmi da solo in un letto singolo ogni mattina
sarà una tragedia, senza sentire il tuo corpo sopra il mio,
o il tuo respiro durante la notte. Potrei morire al solo pensiero, ma
non mi faccio buttare giù per questo. Io sarò qui
finchè tu me lo permetterai, ci vedremo - troveremo il modo
amore, ci sentiremo ogni giorno e ti riempirò di messaggi,
ti racconterò le mie giornate sul set in modo che tu possa
sentirti vicino a me e non perderai nulla, e poi avremo un'estate
intera da passare assieme, andremo a Londra, e ci sarà il
tour di BD quindi staremo sempre assieme. E non voglio che tu sia
paranoica per questo, te l'ho detto così tante volte ormai.
Io voglio solo te, e vedo solo te. Ormai tutto il mondo se
n'è accorto, come fai ad avere ancora dubbi tu?"
"Non ho dubbi..." dico seria.
"Ogni tanto li hai sì, però è normale
quando si è innamorati. Perciò è ok,
sono qui anche per questo, anche per rassicurarti quando ne hai
bisogno. Non lo faccio al meglio, ma ci provo sperando di farti sentire
bene."
Ti sorrido e ti bacio di nuovo, piano - poi mi allontano di qualche
centimetro e ti sorrido - "Mi fai sentire bene." dico sotto voce.
Ricambi il sorriso e mi abbracci forte, baciandomi la spalla. Io
ricambio e ti accarezzo la schiena.
"Bene, vuoi dirmi altro?" chiedi, mentre siamo ancora abbracciati.
"Ma perchè sei così cretino che devi rovinare il
momento?" ti chiedo sciogliendo l'abbraccio.
"Ops! Scusa!" dici ridendo.
"Sei un cretino, io sto con un cretino." to do un pugno sul petto.
"Ehi!"
"Ehi un corno!" ti tiro un altro pugno.
"Perchè mi picchi ora?"
"Perchè rovini i momenti!"
"Non li rovinoooo! Ho solo chiesto se avevi altro da confessare."
"Sì..."
"Cosa??"
"Che sei un cretino!"
"E smettila!" ti accasci sul materasso e ti accucci sotto il lenzuolo
coprendoti tutto.
"Lo vedi? Sei un cretino." ti dico ridendo. Alzo il lenzuolo e mi
stendo vicino a te, mi copro tutta pure io e ci guardiamo negli occhi
per qualche secondo.
"Rovina anche questo momento." ti dico seria.
"No, l'hai rovinato tu adesso! Ah-ah!" ti prendo il viso tra le mani e
ti bacio prima che tu possa dire altro, posi una mano sul mio fianco e
l'accarezzi piano.
Sento il tuo stomaco brontolare, vorrei ignorarlo ma è
praticamente impossibile, mi allontano.
"Cos'è? Hai fame?"
"Un po'..." dici ridendo.
"Mh..."
"Che?"
"Andiamo a fare colazione."
"Forse dovremo prima farci qualcosa tipo una doccia."
"Ah dopo, la facciamo a casa."
"In quale casa?" chiedi ridendo.
"Mia, tua, nostra. In quella che ti pare." ti rispondo alzandomi dal
materasso.
Afferro i jeans e li infilo lasciando la tua maglietta addosso.
"Mi ridai la maglietta?"
"No!"
"Cosa mi metto io? La tua?"
"Ah boh, non è un problema mio." ti dico sorridendo.
Ti infili i jeans e le scarpe ed esci senza maglietta in cortile come
se niente fosse.
"Robert? Oh! Ma che diavolo fai? Vieni qui!"
"Beh? Hai detto che non era un problema tuo!"
"Oh ma vieni qui! Ti ridò la maglietta ma vieni qui!
Muoviti!" esco fuori e ti tiro per il braccio mentre tu te la ridi
divertito. Ti tiro fino alla stanza di prima e mi sfilo la tua
maglietta per ridartela.
"We we we! Potevi avvisare che ti spogliavi davanti a me. Questo causa
degli effetti indesiderati."
"Che ti terrai."
"E ma come sei cattiva!"
Afferro la mia maglietta e la indosso prima che tu possa raggiungermi
per provare a toccarmi.
"Ah, grazie." dici un po' dispiaciuto.
"Prego." ti sorrido.
"Che palle."
"Abbiamo fatto così tanto sesso da far schifo, non sei
stanco?"
"Mai!"
"E certo, se Kristen è ridotta uno schifo chi se ne frega."
"Mannò amore, mai." mi avvolgi il collo con il braccio e mi
baci i capelli, ti accarezzo lo stomaco e poi ti abbraccio forte, tu
ricambi.
"Ok, possiamo andare." ti dico sempre abbracciata a te.
"Andiamo allora!" non sposti il braccio dal mio collo, lo tieni posato
sulle mie spalle e usciamo così, siamo tranquilli qui, non
ci vedrà nessuno.
"Dove andiamo a fare colazione?" chiedi mettendoti i tuoi rayban neri,
ti seguo a ruota infilando i miei. Sembriamo due alcolisti che non
tornano a casa da giorni.
"Mh, non lo so... Da questa parte." ti afferro la mano ed intreccio le
tue dita con le mie, le stringo forte e iniziamo a camminare fino ad
arrivare ad un piccolo chioschetto sulla strada, si sente il profumo di
paste fresce da lontano, nessuno le ha ancora comprate, è un
po' troppo presto in questo quartiere.
Attraversiamo la strada fino ad arrivare al chiosco.
"Buongiorno!" dici tu allegro, il signore ti risponde ed aspetta che
decidiamo cosa prendere.
"Cosa vuoi?" mi chiedi voltandoti verso di me.
"Quella con il cioccolato." dico fissando la pasta ancora calda.
"Ok, mi da quattro di quelle?" chiedi tu, il signore annuisce e le
mette dentro un sacchetto di carta.
"Fate attenzione, sono piuttosto calde." dice lui.
"Ah grazie" dici tu sorridente.
"Da bere?" mi chiedi.
"Caffè."
"Ok un caffè e un caffèlatte per me." dici sempre
sorridente. Il signore comincia a prepararli e tu ti metti dietro di me
e mi stringi i fianchi poggiando il mento sulla mia spalla, ti poso una
mano sul viso mentre ti sento stringere forte.
"Dove andiamo a mangiare?" mi chiedi all'orecchio.
"Mh, non lo so..." mi giro e ti do un bacio sulle labbra.
"Ah, portrei prima mangiare te però." rispondi felice
dandomi un bacio sulla guancia.
"Beh forse." ti rispondo io accarezzandoti ancora il viso, mi dai un
altro bacio sulla guancia prima di girarti verso il signore che porge i
nostri bicchieri di carta. Mi passi la busta con le paste e mi chiedi
"Puoi tenere queste? I bicchieri sono troppo caldi amore."
"Sì." ti dico sorridente afferrano la busta di carta, dai 50
dollari il vecchio e gli dici di tenersi il resto. Questo tutto
perchè non hai voglia di mettere le monetine dentro al
portafoglio. Lui ti ringrazia ed andiamo via, ci sediamo in una
panchina a a mangiare.
"Sembriamo tanto due persone normali adesso." dici mordendo la tua
pasta e riempendoti di ciccolato le labbra.
"Lo siamo, sai?"
"Ah sì, lo siamo. Ma ora più del solito."
"Vero..." ti accarezzo le labbra con il dito e ti tolgo il
cioccolato dai lati.
"Ah comunque sono io a doverti dire una cosa adesso."
"Cosa?" ora me lo fai di proposito e mi fai allarmare per niente, che
stronzo.
"Ah non è niente di che." dici ridendo.
"Smettila Robert!"
"Ok ok, te la dico."
"E muoviti dai!" ti tiro un colpo sul braccio e scoppi a ridere.
"Ti volevo solo dire che... Se mai stessi in una stanza affollata,
vedrei solo te."
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