Anna

di MarchesaVanzetta
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Partite da presupposto che sono ubriaca. Più o meno.

Che ho parlato con il ragazzo che mi piace senza prenderci in giro.

Che il suddetto mi ha sorriso sei/sette volte.

E che finalmente, nel salutarci, mi ha chiamato per nome.

Che attualmente mi rimbomba in testa, quasi come se non l’avessi mai sentito.

Eppure è una vita che mi chiamano così. Così o con svariati soprannomi: Vanze, Annuzzi, Brocchi, Mucchi, Vanzetti, Hippy di merda, Annina… e potrei continuare pressoché all’infinito.

E nessuno usa il mio fottutissimo nome palindromo e antico!

Quindi, questa raccolta ha dediche speciali…

A me,
A Lui,
A tutte le Anna del mondo.
 





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