Tipologia:
one-shot
Genere:
nonsense -è molto leggero il nonsense.
Rating:
G (general) -l'unica cosa sconvolgente è che c'è
un bacio e una tetta.
Warning:
prequel -è ambientata praticamente appena Raj è
arrivato in America.
Pairing:
Shonen-ai. Raj/Howard.
Personaggio:
a scelta.
Random:
AU. Non è proprio rispettatissimo :\ Diciamo che
è ambientato in un sogno e alcuni atteggiamenti possono
essere giustificati per questo.
Note:
è una masculoXmasculo, molto ma molto leggera,
se non vi piace cliccate
sulla bella x
rossa lì in alto.
Un
imperdibile buono sconto
Raj adorava i
programmi televisivi americani e ancor di più adorava
poterli vedere su un enorme schermo al plasma e non sul suo minuscolo
portatile, dovendo avere a che fare con altre mille persone che
urlavano in casa.
In silenzio, spaparanzato sul divano, si godeva i drammi di Carrie e le
sue amiche, sorseggiando dell'ottima coca-cola.
Ancora non poteva crederci: era in America, negli U.S.A., in
California, aveva un lavoro e stava da solo.
Aveva una casa sua. E un televisore suo. E un divano suo.
E...
Okay, probabilmente doveva comprare qualcosa in più, ma quel
televisore l'aveva proprio chiamato e lui non era riuscito a resistere.
Sorrise ebete al pensiero del suo futuro roseo e cosparso di piacevoli
avvenimenti, si portò in bocca una manciata di pop-corn e
sprofondò tra i morbidi cuscini arancioni.
Si era quasi addormentato quando sentì suonare il campanello
di casa.
Sbuffando si alzò e andò ad aprire, compiaciuto
al suono del suo nuovo campanello.
Dall'altra parte della porta quel tipo ebreo con quell'improbabile
pizzetto lo fissava con un enorme sorriso sornione sulle labbra, mentre
ondeggiava avanti e indietro sui talloni.
«Ciao...» Raj si bloccò, non
ricordandone il nome, gli sorrise a disagio.
«Howard, Howard Wolowitz» disse questo allegro,
entrando con un saltello.
Raj sospirò e chiuse dietro di sé la porta. Gli
stava simpatico ed era felice che non se la fosse presa per non essersi
ricordato il suo nome.
«Allora, come stai?» gli chiese Howard, frizzante
come sempre, avvicinandosi al divano.
Dal televisore continuavano a sentirsi i bisticci acuti delle donne e
Raj, piuttosto imbarazzato, lo spense rapido.
«Era...» Howard lo guardò un po'
stranito, non riuscendo a trattenere un sorrisetto divertito.
«Niente» tagliò corto boforchiando
l'altro, diventando tutto rosso. Si sedette sul divano e si
voltò, sorridendogli.
«Accomodati» gli mostrò tutti i denti in
segno di amicizia e batté due volte sul cuscino accanto a
lui.
Howard si sedette e rimase in silenzio; si guardò un po'
intorno e poi gli sorrise di nuovo.
Stessa cosa fece Raj, che non sapeva bene cosa dire.
Imbarazzo.
«Ti... ti darei da bere, ma il frigo ancora non ce
l'ho» balbettò l'indiano, battendo un po' le mani
per smaltire l'agitazione.
«Oh, tranquillo» rispose Howard, sorridendogli
«Hai... hai qualche DVD?» chiese vago, notando
già che non c'era niente, in quella stanza, all'infuori
della tv e del divano.
Raj scosse la testa, imbarazzato.
«Mh... allora... ti andrebbe di vedere uno di
questi?» Howard sogghignò e tirò fuori,
da sotto il suo assurdo dolcevita alla Star Trek, una coppia di filmini
porno.
Raj spalancò gli occhi, le pupille si dilatarono e fece un
saltello sul divano. Deglutì e sbatté le palpebre
più volte.
«Su, vuoi dirmi che non ne hai mai visto neanche
uno?» rise Howard, pur essendo lui stesso piuttosto a disagio
-li aveva affittati e doveva riportarli, solo che sua madre aveva
monopolizzato il lettore DVD e a casa di Leonard era impossibile
vederli.
Il computer? In uno dei suoi tentativi di miglioramento era magicamente
svampato.
Raj era la sua ultima spiaggia.
Aveva speso i suoi ultimi risparmi della paghetta per prenderli e una
recensione a quei due film gli avrebbe permesso di diventare utente
d'oro in quel forum a luci rosse -e vincere così un buono da
cinquanta dollari.
Mica cosa da poco.
«Allora, che ne dici?» lo incalzò,
cercando di risultare rilassato e calmo.
Raj non ne aveva mai visto neanche uno, di quei film, a casa sua era
impossibile avere della privacy, quindi non poteva certo fare cose del
genere.
Però era in America, ora. Aveva una casa sua. Aveva dei DVD
del genere e... anche una voglia matta di vederli.
Howard era già partito in quinta, accendendo tutto e non
facendo neanche caso al fatto che Sex 'n' the city era ripartito.
«Se... se proprio vuoi» tossicchiò
imbarazzato, prendendo un cuscino e coprendosi con questo.
Howard si chinò davanti al televisore e ne inserì
uno. Immediatamente partì una musichetta sensuale, mentre
sullo sfondo si facevano più nitide le figure di due enormi
seni, che appartenevano a una prorompente donna svedese.
E non appena quei seni si fecero finalmente nitidi qualcosa
andò storto.
Marika divenne, magicamente, un Mariko. E l'amica, Svetlana, un aitante
Svetlano.
Qualcuno ci aveva registrato sopra e “Le calde saune dell'amore”
erano diventate “Alla
caccia dell'ultimo uccello”. Raj era sbiancato
e, istintivamente, si ritrasse da Howard, piuttosto sospettoso.
Quest'ultimo aveva assunto il colore del suo maglioncino bianco, con la
mascella spalancata. Immediatamente cercò con il suo
Blackberry se anche quel film fosse uno di quelli capaci di aiutare il
suo punteggio e, per assurdo, lo era.
Combattuto, mentre i due amici avevano iniziato a conoscersi per bene,
rifletteva se continuare o meno la visione.
Raj, al suo posto, fissava tutto tra lo sconvolto e l'incuriosito.
Sembravano divertirsi quei due, pure abbastanza.
Howard, nel frattempo -seguendo con l'orecchio le vicende dei
protagonisti- si struggeva nel decidere cosa fare o meno.
Ma cinquanta dollari in film porno e aggeggini vari sono sempre
cinquanta dollari, facendosi forza voltò la testa e deciso
iniziò a guardare il televisore.
Raj, ormai immerso nella trama,
continuò come se niente fosse.
Alla fine di tutto, Howard si era addormentato sulle gambe di Raj, che
invece si era assai interessato al film. Sospirando, il padrone di casa
svegliò l'ospite, che aveva iniziato a sbavare sui suoi
meravigliosissimi pantaloni di velluto bianco.
«Oddio, è finito?» sussultò
questi, alzandosi di scatto.
Raj annuì, piuttosto a disagio e gli sorrise, per calmarlo.
«Oh, cacchio, dovrò rivedermelo... altrimenti non
riuscirò mai a fare una recensione decente»
mugugnò tra sé.
Poi sospirò, aggiungendo: «È tardi, mia
madre ha bisogno di me...» pensò al bagno che
doveva farle e rabbrividì.
Raj l'accompagnò gentilmente alla porta e una volta
lì gli sorrise, prima di lasciarlo uscire, dopo averlo
salutato, lo baciò delicatamente sulle labbra.
Howard rimase impietrito mentre vedeva la porta chiudersi davanti a lui.
Al contrario, piuttosto soddisfatto, Raj rientrò in casa,
felice di aver salutato, come un vero
americano, il suo nuovo amico.
Howard si svegliò di soprassalto, si era addormentato sul
divano di Raj; sullo stomaco premevano i dvd che aveva portato per
vedere. L'amico si sedette accanto a lui, posando i popcorn sul
tavolino.
«Allora, che ci vediamo?» disse allegro.
Howard era pallido e lo fissava in modo strano, deglutì e
scosse la testa.
«Me li sono scordati a casa» si scusò
rapido, deludendo Raj.
Rannicchiandosi in un angolino del divano rimuginò sul suo
sogno.
Sì, meglio evitare. Sia mai che anche Jenny si trasformi in
Jhonny e che a Raj non prenda una nuova voglia di fare l'internazionale.
Angolo autrice:
niente da dire in proposito, spero in qualche parere (:
Quando il fandom ti chiama non puoi non rispondere! The
Fandom Show, è un'idea del «
Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest,
« since 01.06.08 »
Ho deciso di
farmi un account facebook per chiunque mi volesse aggiungere e fare una
chiacchierata Ulissae
EFPaggiungetemi (:
Se avete un livejournal,
questo è il mio: ulissae
Idem per anobii (ha trovato il giochino, la bimba): Ulissae
anobii
Se invece volete farmi una qualsivoglia domanda, ecco il mio formspring: Ulissae
|