Severus Piton

di Minerva McGranitt
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Resta fermo. Garda. Guarda il tuo dolore, la freddezza nei tuoi occhi. Il tuo viso è bruciato dai ricordi, il ricordo di un’ amore, il ricordo di una vita, il ricordo di un’identità, quando non eri di nessuno appartenevi a te stesso, solo a te. La pioggia bagna i tuoi capelli, i tuoi occhi sono bagnati dalle lacrime. Cammini nella nera notte, sotto il vento come anima in pena. Sei così stanco di vivere, creato nel buio, nell’ombra, e li resterai per sempre schiavo. Ai finto per troppo tempo di essere insensibile che ora non menti più a nessuno. Te ne rendi conto che la gente ti odia? Forse cambiando il tuo sarcasmo verso gli studenti… saresti amato, ma non lo farai. Ti ricordi di me? Sono il tuo cuore, pensi ancora ad una vita? Le ferite che ha la tua anima, non guariranno, lo sai. Tutto ormai è perduto, lo sai benissimo, sta bruciando tra i lamenti, i pianti, e le urla… tutto è perduto. Ormai non è più possibile svegliarsi da questo sogno, da questo incubo.




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