Eravamo io e la mia dama. Un buio
tenebroso inondava la stanza, solamente qualche spiraglio di luce,
proveniente dalla luna piena, filtrava dalla finestra.
Era notte fonda ed io ero ancora in
piedi poiché non riuscivo a prendere sonno.
Tale castello nonostante lo adorassi a
volte mi inquietava. Così pieno di camere e corridoi.
Improvvisamente percepii un profumo
nell'aria; un profumo piuttosto piacevole, sembrava proprio
femminile.
Mi guardai intorno come se cercassi
qualcosa... quando mi voltai nuovamente verso la dama, vidi una persona seduta dinanzi a me.
Portava un mantello di seta blu molto
scuro ed era incappucciata. Mi chiedevo chi fosse.
Poi allungò una mano e
spostò uno
degli scacchi. Notai la sua mano: curata, a dir poco perfetta. Era
una donna, non vi era alcun dubbio.
“Chi sei?”, le chiesi.
Non ottenni alcuna risposta. Poi si
alzò e si diresse verso la finestra, aprendola...
Io ero immobile, in un certo senso..ero
un po' impaurito. Dopo la raggiunsi e lei non osava guardarmi ed io
non riuscivo a scorgere neanche un minimo tratto del suo volto.
Fissava il cielo.
Quando credevo di aver ormai perso le
speranze, lei abbassò il cappuccio.
Volse lo sguardo verso di me e
finalmente la vidi.
Dei morbidi ricci castano chiaro le
ricadevano sulle spalle e i suoi occhi..grigi; così
penetranti,
profondi.
Continuò a non proferire parola.
Mi fissò più intensamente e
in
quell'istante caddi per terra.
Lei si inginocchiò...lasciò
scorrere
un dito sul mio viso. Era splendida...
Era come se non riuscissi più a
parlare e con lo sguardo cercavo di supplicarla...le chiedevo di
aiutarmi. Ma lei era impassibile.
Mi tese una mano ed io mi rialzai. Fui
condotto nuovamente verso il tavolo, mi costrinse a sedermi...
Adesso capivo: mi aveva ipnotizzato.
Poco dopo sentii le sue calde labbra
sul mio collo. Iniziavo a preoccuparmi seriamente...volevo
allontanarla ma sembrava quasi che lei possedesse più forza
rispetto
a me.
“Sshh”, sussurrò.
Poi non dissi più nulla. Rimasi inerme
fra le sue braccia.
Le dissi: “Baciami”.
E lei acconsentì: unì le
nostre labbra
e vi fu un bacio...
Un bacio che non sapeva di nulla...non
fu per niente passionale.
In seguito, dinanzi a me vidi un'enorme
vetrata color ghiaccio...e aldilà di essa vi era lei che mi
osservava attraverso quegli occhi enigmatici e una luce quasi
accecante era presente in essi.
Alcuni brividi iniziarono a percorrere
la mia pelle, il freddo mi pervase. Chiusi gli occhi e caddi dalla
sedia, come se fossi morto. La luna continuava a brillare su nel
cielo e mi vegliava.
Il mattino dopo mi risvegliai,
mettendomi a sedere.
Qualcosa bruciava sul mio petto...
Sciolsi lentamente il fiocco della mia
vestaglia e sul mio torso vidi dei segnali, anzi...erano proprio dei
graffi.
Alzandomi in piedi notai un bigliettino
sul tavolo... Una strana calligrafia ma nonostante ciò
comprensibile, diceva: “Scacco matto”. La mia dama
era sparita.
Che fine aveva fatto quella fantastica
donna? L'avrei più rivista?
Mi aveva spinto a non dire più alcuna
parola, mi aveva spinto a subire sotto le sue grinfie.
Una bellezza sovrannaturale.
Non era mai accaduto che qualcuno mi
ipnotizzasse.
Una magnifica ipnosi. Ti aspetterò con
ansia mia incantevole e provocante donna.
Quando tornerai, non ti lascerò andare
via. Vivremo insieme una magica notte in preda alla passione e al
tormento.
Già, al tormento...perchè
purtroppo
non esisti.
Ogni cosa che ti appartiene non è
reale..anche il tuo profumo.
Non riesco più a percepirlo,
è
svanito anch'esso.
E adesso? Non mi è rimasto niente.
Torna qui e amami davvero se ne hai il
coraggio.
Io continuerò ad aspettarti, anche in
eterno se sarà necessario...non mi
allontanerò da qui finchè tu non sarai nuovamente
arrivata.
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