Mezzosangue

di Laura Anita Winchester
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No.
Non doveva toccarla.
Un grido rimbombò nella sala facendomi trasalire.
Arretrai di qualche passo finchè non mi fermai contro la parete.

- Dimmi dove l’avete trovata.

- Non lo so! Non lo so! – urlò per l’ennesima volta.

- Menti! L’avete rubata alla banca! E’ mia! – strillò Bellatrix, a pochi centimetri dal viso della mezzosangue.

Aprii la bocca, ma la richiusi subito non potevo intromettermi…
La ragazza strillò nuovamente e dalle segrete arrivarono altre grida.
Hermione, ora, era a terra e sanguinava.
La scritta del suo sangue le ricopriva il braccio steso sul pavimento.
Lei aveva perso i sensi, ma una lacrima scendeva lenta sulle sue guance.
Bellatrix si allontanò da lei e riuscii ad avvicinarmi senza farmi notare.
Anche se non serviva, controllai il suo battito cardiaco premendo leggermente sulla gola.
Raccolsi la lacrima che scendeva ancora lenta sul viso, prima di alzarmi per combattere contro Potter e Weasley che erano riusciti ad evadere.
Bellatrix riprese il controllo puntando un coltello al collo della Granger.
Guardai i suoi amici spaventati.
Ron deglutiva rumorosamente e continuava a muoversi incerto se aiutare la sua amica o meno.
Gli occhi di Potter saettarono sul lampadario in cristallo.
Seguii il suo sguardo e vidi l’elfo svitare le viti del lampadario.
Non dissi nulla a Bellatrix  e lasciai che la scena accadesse.
La mezzosangue si tuffò tra le braccia del rosso e fu in quel momento che il mio cuore iniziò a battere.
Fu allora che mi accorsi di riuscire ad amare.
Guardai con odio Potter, mentre mi prendeva con la forza le bacchette e spariva con i suoi amici portandosi via l’unica salvezza della mia vita.
L’unico modo per essere una persona normale.
L’unica persona che io abbia mai realmente amato.
Perché, per quanto possa essere una sangue sporco, lei era speciale.
Era libera.
Mentre il mio cuore no, perché intrappolato dal suo amore. 




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