Mani

di Aya Lawliet ___backupFGI
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Mani ~

prompt: #034, twice

 

 

 

C’era una quieta, silenziosa delusione, negli occhi di Will, e faceva molto più male così che non se avesse urlato. Negli ultimi mesi Miss Swann era cresciuta; aveva imparato a fronteggiare a viso alto borghesia e pirateria e gente più o meno raccomandabile e finanche l’autorità di suo padre – tutto per William Turner. Eppure, la semplice vista di quello sguardo le era insopportabile, e doveva lottare con tutta l’anima per costringersi a non distogliere il suo.

«Ti prego, Will. Mi stai uccidendo.»

La penombra si addensava intorno, saliva fin nelle sue pupille. Faceva freddo, nell’antro di Tia Dalma. O forse solo dentro di lei?

«Vi ho visti con questi occhi. Vi ho visti.» La voce gli tremava, ma i tratti del viso erano fermi, duri. «Devi dirmelo, Elizabeth; non puoi continuare a fingere che non sia mai accaduto. Tu ami Jack Sparrow

Elizabeth lo guardava, ma il suo sguardo correva lontano. E il buio non era più quello degli occhi dell’uomo che amava – ma quello di una notte confusa, ai limiti brumosi della sua coscienza, là dove la realtà si mescolava al sogno ad occhi aperti. E al sapore del rum.

 

 

«Non sono così ubriaca da lasciarti prendere certe libertà, capitano.»

Ma le rudi mani del pirata sono un balsamo sulla pelle, e il suo respiro alterato è molto più caldo del falò sulla spiaggia; e la sottoveste di lei è diventata così fastidiosa. È un bene che quelle dita ambrate di sole e di mare sappiano scioglierne tanto abilmente i lacci, vero?

«Non sono così sobrio da lasciarti dettare certe condizioni, tesoro.»

Ride, ma non è certa che sia l’alcool a ottenebrare il suo buonsenso. Sono le mani di Jack… Solo le mani di Jack.

Ride mentre le soffia via la sabbia dai capelli, ride mentre inveisce contro quegli stessi lacci, ride mentre s’impossessa della sua bocca.

Ride. Fino a piangere.

 

 

Ritornò a se stessa; e un po’ di quelle lacrime se le portò negli occhi.

Ma Will non voleva lacrime. Voleva risposte.

«Elizabeth?»

Respirò profondamente, un sospiro amaro di vergogna o di rimorso [o forse persino di rimpianto]. Sperò che l’uomo che amava continuasse a scambiare per freddo i brividi che la scuotevano.

«Era un addio, Will. È stato soltanto un addio. Soltanto quel bacio

 

 

{ Due, Elizabeth. Due. }

 

 

[ 380 parole ]





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