challenge
AUTORE: Unsub
TITOLO: Challenge
RATING: Verde
GENERE: sentimentale.
AVVERTIMENTI: One-shot
PERSONAGGI: Sarah Collins, Cameron Leane.
DISCLAIMER: I personaggi
non mi appartengono(tranne quelli da me inventati), sono di Jeff Davis.
Criminal minds appartiene alla CBS. Questa storia non è a scopo
di lucro. Cameron Leane appartiene alla sua creatrice, Robin89.
NOTE: Piccolo missing-moment che si colloca alla fine di “Carry me”.
Le matricole erano tutte
radunate in mensa per il pranzo, come al solito Cameron Leane sedeva in
disparte da sola ed ascoltava i discorsi dei suoi compagni. Quei
ragazzi erano di una noia mortale ed era stato relativamente facile non
farsi distrarre dal suo scopo ultimo, essere la migliore del corso di
profiling ed entrare nella BAU.
Sapeva che l’agente
Dickson, il loro istruttore, sarebbe andato in pensione fra un anno e
si era aperta la caccia al suo successore. Dickson era un tipo
tranquillo e pacato, non alzava mai la voce e le sue lezioni erano
tutte teoriche, non portava mai materiale audio-visivo di supporto,
niente che potesse turbare i giovani allievi che gli erano stati
affidati.
Lei era la prima del
corso, cosa piuttosto facile visto che il professore era un tipo di
manica larga e che i suoi compiti erano per lo più test di
facile soluzione. Quando si rese conto che i suoi compagni stavano
parlando del nuovo istruttore, tese l’orecchio per carpire ogni
più piccolo indizio su chi potesse essere.
- Ti
rendi conto? Collins ha lavorato sul campo, non è uno di quelli
tutto teorie e nient’altro – dalla voce della ragazza
traspariva l’ammirazione per chiunque avesse lavorato a dei casi.
-
Dovresti dire “una” – la corresse un ragazzo
con aria saccente – La dottoressa Collins è una donna, e
che donna aggiungerei!
Scoppiarono tutti a ridere al gesto del ragazzo di mimare delle imponenti protuberanze.
- Peccato sia sposata – aggiunse un altro tipo – Con un agente dalla BAU.
- Ma il protocollo non vieta rapporti fra colleghi?
- Forse
è proprio per questo che l’hanno mandata ad insegnare
– ipotizzò un’altra.
- Forse… sapete con chi è sposata?
- Il dr
Spencer Reid – disse sicuro un ragazzo, guardandosi in torno
timoroso di essere sentito da orecchie indiscrete – Quella specie
di spaventapasseri magro e dall’aria trasognata.
- Scherzi? Io ho sempre pensato che fosse gay.
- Misteri – chiuse il discorso la prima ragazza.
Ronnie si alzò
stizzita, aveva sentito abbastanza ed era curiosa di conoscere questa
tipa che era stata buttata fuori da un team perché aveva sposato
un collega. Sicuramente sarebbe stata una passeggiata anche con lei
arrivare sempre prima ai test.
Cameron incrociò
le braccia e strinse gli occhi, la lezione era cominciata da dieci
minuti ed aveva già deciso che quella donna la irritava da
morire. Prima di tutto era fredda come il ghiaccio, quando si era
presentata non li aveva neanche guardati continuando a sistemare il
materiale cartaceo che aveva con se. Sembrava disinteressata a quei
giovani allievi, come se le desse fastidio trovarsi lì ad
insegnare.
Poi c’era il fatto
che era bella, anche troppo per i gusti di Ronnie. Sicuramente era una
che prendeva sottogamba il lavoro, convinta che la bellezza
l’avrebbe sempre aiutata. Non le piaceva, questo era un fatto
assodato. E ancor meno le piaceva l’occhiata sarcastica che le
aveva rivolto quando l’agente Dickson l’aveva presentata
come l’allieva più promettente del corso.
Dopo che il professore
era uscito, Collins aveva messo in chiaro che lei avrebbe usato
supporti audio-visivi. Cominciò la lezione con delle foto di
alcuni cadaveri, dicendo che se c’era qualcuno dallo stomaco
delicato avrebbe fatto meglio a cambiare corso. Non si giocava sul
campo ed era meglio essere pronti a quelle scene.
Vide tre o quattro
ragazze alzarsi e lasciare l’aula, ma lei non si fece
impressionare da tutto quel sangue. Era una tosta e l’avrebbe
fatto vedere alla nuova insegnante. Accavallò le gambe e
continuò a studiare la professoressa, mentre quest’ultima
stava spiegando in base a cosa si poteva fare un profilo partendo dalla
scena del crime.
Sorrise soddisfatta, almeno le lezioni sarebbero state più interessanti.
Aveva preso una C,
continuava a guardare il segno rosso sul foglio e a sbattere le
palpebre incredula. Quella donna le aveva dato una C. Si alzò
dalla sedia di scattò e la guardò con gli occhi chiusi a
fessura.
- Problemi, matricola Leane? – chiese la donna sollevando un sopracciglio.
-
Vorrei spiegazioni in merito al mio voto – Ron cercava di
trattenere la collera, meditando che non sarebbe stata una buona idea
saltare al collo della sua insegnate.
- Se ha
dei dubbi può venire nel mio ufficio dopo la lezione. Ora, se
non le dispiace, vorrei proseguire con la spiegazione.
Bussò decisa alla
porta, intenzionata a dirgliene quattro a quella tipa arrogante e dallo
sguardo duro. Se pensava che sarebbe stata in silenzio mentre le
rovinava la media, la professoressa Collins non era questo
granché come profiler. Lei non permetteva a nessuno di umiliarla.
- Avanti – la voce pacata della donna la irritò ancora di più.
- Professoressa – disse entrando decisa e chiudendo la porta in modo brusco.
- Si
accomodi pure, matricola – la donna non aveva neanche sollevato
gli occhi dal dossier che stava sfogliando.
- Vorrei delle spiegazioni in merito al mio voto – il tono era arrogante.
- Non
c’è molto da spiegare, matricola Leane – la donna
finalmente sollevò gli occhi verdi sull’esile ragazza mora
che stringeva in pugno il proprio test – Forse con dei test a
risposta multipla se la cavava meglio. Il compito prevedeva un profilo
preliminare in base a delle informazioni che vi venivano fornite
relativamente alla vittimologia e alla scena del crimine. Il suo lavoro
è approssimativo.
- Approssimativo? – Ronnie era letteralmente esplosa.
- Pensa
di poter fare di meglio? – la donna tirò un fascicolo
attraverso la scrivania – Le do la possibilità di
rimediare, prenda questo dossier e faccia un profilo preliminare entro
lunedì.
- Ma oggi è venerdì – disse la ragazza perplessa.
- Aveva
programmi per il week-end? Scusi, forse sono io ad aver capito male.
Credevo lei fosse interessata ad entrare nell’Unità.
-
Infatti è così! – Cameron afferrò il
fascicolo con un moto di stizza – Non c’è problema,
troverà il profilo preliminare sul suo tavolo lunedì
mattina.
Senza salutare,
uscì sbattendo la porta. Sarah tirò fuori
l’incartamento che stava visionando prima dell’ingresso di
quella ragazzina arrogante.
Sfogliò il dossier di Cameron Leane con sempre maggiore interesse e poi cominciò a fissare la porta.
“Bene, matricola
Leane. In due settimane non ho visto niente di rilevante in quella
classe. Ma tu bambina… tu hai quello che serve per diventare una
profiler. Ti sfiderò, ti pungolerò e ti farò
letteralmente impazzire. Ma alla fine farò di te la migliore
profiler di tutta Quantico”.
Si lasciò andare contro lo schienale della sedia e sorrise soddisfatta: aveva trovato il nuovo membro della sua squadra.
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