Buonpomeriggio! ^^
Dopo quasi 3 anni o più che non riscrivo una fanfiction,
eccomi qui!
>\\\\< Ahhh! Che emozioneee!!
Approfittando delle febbre da fieno, che mi culla dolcemente in un
esistere piuttosto comatoso, mi sono fatta coraggio. E' davvero molto
tempo che non scrivo, penso che si noti molto e anche lo stile e le
tematiche saranno molto diversi! Ho questa storiella in mente, che non
è più solo romantica, nella quale si muoveranno i
miei adorati Roy e Ed. Avverto anche che da molto tempo non rivedo
l'anime e che mi sono autoimposta di non guardare la serie Brotherhood,
perciò se ci saranno delle incoerenze con ciò che
avviene là... capitemi! ^^''
Ok... mi pare che per ora ci siano più contro che pro a
leggere questa storia! xD
Però spero che non siate già scappati all'home
page! U____U Da braaaavi/e leggete e se potete commentate, insultate,
dite la vostra su questo primo capitolo!
Buoooona lettura... [Il titolo è
ispirato/scopiazzato dalla canzone di Caparezza, i personaggi non sono
ovviamente i miei o avreste visto FMA in streaming ma su you porn!]
Good-Bye, Malinconia.
[Cap. 1]
Ogni uomo ama la pace, ma desidera la guerra. Se ogni strage, ogni
massacro e ogni battaglia nella storia non fossero altro che il
perverso bisogno di azione?
Ogni uomo diviene eroe solo in un epico scontro che prevede la
sconfitta del suo rivale, non è forse così?
Questo si chiedeva il colonnello Mustang leggendo i rapporti delle
missioni del suo sottoposto, l'alchimista d'Acciao. Il ragazzo era
finalmente riuscito a restituire il corpo a suo fratello che era
tornato a vivere a Reesembool, con l'amica d'infanzia. Portava ancora
gli Auto-mail. Nel momento critico aveva infatti scelto di non
cancellare il suo passato del tutto. Come per ricordare non solo il suo
peccato, ma anche tutta la strada che aveva percorso per riuscire a
riparare ai suoi errori.
Quella scelta parve a Roy sciocca. Mentre ne discuteva con il suo ex
tenente Hawkeye venne però corretto da lei: alla donna
pareva più un gesto nostalgico.
I documenti che leggeva in quel momento davano ragione alla tesi della
sua collega, Edward Elric dopo un primo periodo di lavoro alle
dipendenze della sede centrale si era dato a un nuovo peregrinaggio in
cerca di... cosa diamine cercava quel ragazzo?!
Si era recato più volte a sud e da ciò che
riportava non aveva ancora trovato nulla di interessante su un certo
libro. Un libro che trattava di... poesie?! Le spese d'albergo e dei
vari viaggi in lungo e in largo per il paese, dovevano essere
addebitati allo stato perchè un alchimista miniaturizzato
faceva il poeta maledetto?!
Al moro tutto questo non quadrava, decise allora di far leva sui suoi
contatti con le alte sfere in modo tale che il giovane dovesse
necessariamente tornare a Central City. Gli bastò alzare la
cornetta e digitare un numero che sapeva ormai a memoria. "Pronto?"
"Sheska, sono il colonnello Mustang, mi potresti cortesemente passare
il Furher?"
"Uh, colonnello certamente!" - disse la donna passando la telefonata al
superiore -
"Colonnello non crede di star oltrepassando il mio limite di
sopportazione?"
"Eheheh, Riza carissima, sei stata tu che hai voluto per prima superare
i limiti del sottoscritto. Comunque mi dovresti fare un favore..."
Aveva trovato velocemente il modo più efficace di tutti per
far rientrare il biondino: tagliargli i fondi!
"Eeeetchiù!"
Molto più a sud del luogo nella quale si era svolta quella
telefonata Acciaio vagava per una piccola cittadina marittima.
Attraversato qualche vicolo arrivò sul lungo mare. Uno
spettacolo mozzafiato gli riempì gli occhi, una brezza
piacevole spettinò i suoi capelli e un odore
salmastro si intrufolo nelle narici. Si sentì quasi
sovrastato dall'armonia che l'insieme dei suoi sensi stava provando.
Per cui decise di assecondare per un attimo il paesaggio sereno, si
sedette su di una panchina e si perse nei suoi pensieri...
Era passato esattamente un anno dal giorno in cui aveva ridato il corpo
al suo amato fratello. Finalmente era riuscito nel suo intento, eppure
non si sentiva soddisfatto. I primi tempi era stato felice di vivere
insieme alla zia e all'amica d'infanzia, ma sentiva che quella non era
la sua vita. Perciò decise di continuare le ricerche, dato
che, 'grazie a dio', l'alchimia riservava ancora molti campi da
scoprire e migliorare.
Poi la svolta... Durante un viaggio nella sede del sud era stato
inseguito da un uomo. Questo l'aveva fermato con la forza, balbettando
qualcosa sulla fortuna che aveva avuto ad incontrare un alchimista di
stato. Edward non era riuscito a capire chi fosse o cosa volesse
l'uomo, anche perchè non fece in tempo a parlare che
sentì degli spari. L'altro, colpito mortalmente, gli si
accasciò addosso. Il giovane impaurito, ma non impreparato,
notò un biglietto nella mano del corpo senza vita e, prima
di mettersi all'inseguimento dell'assassino, lo prese. Sperava che
potesse fornire lui indizi.
Corse a perdi fiato, si trovò finalmente
davanti l'uccisore. Quello sorrise e abbassò il
cappuccio che rendeva irriconoscibile il suo volto.
Il ragazzo trasalì. Conosceva quella persona, la conosceva
fin troppo bene!
Approfittando dello sgomento del biondo l'altro gli si
avvicinò a una velocità disumana. In meno di un
secondo gli fu addosso. Languì il lobo del suo orecchio con
la lingua e sparò un colpo all'altezza dello stomaco.
Acciaio pensò che quella fosse la fine, d'istinto
cercò di guarirsi le ferite più pronfonde con
l'alchimia. La vista era appannata e si ritrovò a contatto
col gelido asfalto. Stava per svenire e colui che l'aveva appena ferito
si trovava in piedi davanti al suo corpo. Sarebbe morto, senza alcun
dubbio. Ma diversamente da quello che Ed si aspettava, l'uomo si era
chinato su di lui e, prima di sparire per le fitte vie della
città, aveva sussurrato:
"Ebbene, questo è il tuo rimpianto..."
Edward sgranò gli occhi. Prima di perdere del tutto i sensi,
due lacrime scesero pesanti dai suoi occhi. Cosa diavolo ci faceva in
quel luogo il colonnello? Per quale motivo Mustang l'aveva quasi
ucciso?! Cosa diamine era la storia dei rimpianti?!
Poi venne risucchiato dal buio e le sue domande rimasero irrisolte.
Il rumore di una nave che attraccava nel porto, quasi più
grande della cittadina intera, lo ridestò dai suoi pensieri.
Quando si era risvegliato in un ospedale, dopo essere stato attaccato
dal colonnello, l'unica cosa che gli era rimasta era il bigliettino che
aveva preso al pover uomo ormai morto. Vi era scritto il nome di una
città, Malinconia. Era il luogo dove si trovava in quel
momento. Aveva impiegato molto tempo per arrivarvi, ma da una parte
pensava che questo gli sarebbe tornato utile per confondere chi
l'avresse ipoteticamente potuto inseguire e per far perdere le sue
tracce. Ancora non capiva se il suo superiore era realmente coinvolto
in tutta quella storia. Ma una cosa era certa: stava accadendo qualcosa
di grosso. Perciò aveva deciso di restare sul vago nei suoi
rapporti, omettendo l'aggressione. Il destinatario di quei documenti,
se non si era sbagliato, doveva sapere meglio di lui cosa stava
succedendo. Voleva saperne di più, doveva capire.
Perciò decise di mettere un riferimento, per far intendere
all'altro che lui qualcosa lo sapeva. In fondo al foglietto, oltre al
nome della città, vi era una poesia.
"Rimpiangi.
Rimpiangi tua madre, la tua famiglia, la patria che non hai salvato.
Vedi in me quello che volevi compiere
sei morto su foglie di un immeritato alloro.
Eroi pii, ringraziate la guerra
vedete in me quello che non otterrete mai."
Non capiva il senso di quei versi. Sentiva che recandosi in quel luogo
avrebbe però trovato delle risposte.
La parte più intima di lui, intanto, pregava in silenzio che
quello non fosse Roy. Non l'uomo che stimava, più di un
padre. Non poteva aver ucciso a sangue freddo, non poteva averlo
ridotto in quello stato senza dare alcuna spiegazione. Non Roy...
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Post Scriptum:
Partendo del presupposto che non sono affatto fiera di me, spero che la
storia vi abbia interessato almeno un po'! Si ok, in effetti ancora non
si capisce niente, ma dal prossimo capitolo, che vedrà
insieme i due protagonisti diventerà una vera e propria
RoyxEd! Credo anche che diventerà un po' spinta se la mia
vena perversa troverà il coraggio di rivelarsi del tutto!
*A* Mbuahahahaha!!
Grazie per essere arrivati fino alla fine di questo capitolo! Se
lasciate una recensione l'autrice di questo coso probabilmente
sarà esonerata dall'autoflagellarsi! v.v
Un bacio, Envuccia!
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