Ciao a
tutti! Questa OS partecipa al contest ''CANDY SMILE'' indetto dalla
pagina Roba
da scrittori di Fanfiction
Spero
che questa shot vi piaccia se si fatemelo sapere con una recensione e
se vi va votatemi con un mi piace nella pagina dove vi consiglio di
diventare fan! Buona lettura ci vedio dopo ciaooo! :D
La
sveglia suonava e lei automaticamente si voltava nel letto dalla parte
opposta.
Ogni
mattina la stessa storia. La voglia di alzarsi non c'era mai, ed il
solo pensiero di svegliarsi per passare un'altra giornata a scuola sui
libri dava ancora meno forza al corpo dallo staccarsi dal letto caldo
ed accogliente.
Ma
quella mattina era diverso.
Tutto
era diverso.Ma perchè? Non riusciva a ricordarselo. Anche
questo era una consuetudine di tutte le mattine. Riordinare i pensieri
dei giorni precedenti e riprendere coscienza della realtà.
Dopo
il terzo squillo della sveglia Kate si era alzata contro voglia e quasi
automaticamente si guardò allo specchio.
I
capelli rossi arruffati, gli occhi smeraldo lucidi per il sonno e le
labbra rosse e carnose leggermente più gonfie del normale.
In quel momento sembrava molto più piccola dei suoi
diciott'anni e in un secondo tutti i ricordi del giorno precedente le
ritornarono alla mente.
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Era
appena tornata dalla palestra, suo hobby fin da ragazzina, ed ancora
stanca e sudata si era lanciata sul letto in camera sua per riprendere
fiato.
Neanche
cinque minuti dopo il suo cellulare aveva cominciato a squillare. Lo
prese dal comodino e senza neanche vedere chi la stesse chiamando
rispose con un ''pronto'' strascicato.
-
Kate? Sei tu? Tutto okey?- le rispose una voce che conosceva anche
troppo bene
Si
tirò su di scatto dal letto e rispose emozionata
-
Alex! Ciao si si sto bene, e tu?
-
Oh certo bene …
-
come mai mi avevi chiamato?
-
si , be volevo chiederti se avevi impegni per domani ... - Kate
sentì il suo cuore accelerare , ma non voleva sperare
stupidamente che ciò che sognava da tempo si stesse
realizzando.
-
domani è sabato vero?- dopo un mugugno affermativo
dall'altra parte della cornetta continuò- no, non ho impegni
… perchè?
-
be … ti va di fare un giro? Nulla di che, un giro
a Central Park … una pizza …
-
certo … perchè no!- cercava di
trattenere l'enorme sorriso che premeva di uscire dalle sue labbra e
cercava di mantenere un minimo di contegno almeno davanti a lui.
-
okey allora ti vengo a prendere domani verso le 10?
-d'accordo
a domani …
-
a domani Kety!
Adorava
quando lui la chiamava così. Era una cosa che faceva solo
lui e lei lo trovava molto dolce.
Quando
chiuse la chiamata si lasciò andare ad una risata
liberatoria e si rilanciò sul letto felice ed elettrizzata.
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Quel
giorno ci sarebbe stato il suo primo appuntamento con il ragazzo che
desiderava da anni. Alex era tutto ciò che lei aveva sempre
sognato. Bello, divertente e simpatico. Un artista! Sapeva suonare e
amava il disegno. Guardando l'orologio vide che erano le otto e trenta
e così per evitare ulteriori ritardi cominciò a
prepararsi.
Intanto
Alex nella sua stanza si stava finendo di vestire. Non voleva
ammetterlo ma era agitatissimo per questo primo appuntamento con Kate.
Lei era per lui quell'amore impossibile che si portava dai tempi delle
scuole medie. Lui, infatti, prima che si conoscessero, già
l'aveva notata nella folla. Quando da ragazzina portava i lunghi
capelli racchiusi un una coda alta e sul suo volto non c'era ancora
neanche un filo di trucco, ma a lui piaceva proprio così.
Semplice e bella al naturale.
Lei
non lo aveva mai notato o almeno questo è quello che lui ha
sempre creduto.
Si
conobbero un giorno di qualche anno passato quando per caso a Kate
erano caduti tutti i libri proprio davanti a lui in mezzo al corridoio
della scuola. Lui da ragazzo gentiluomo che è sempre stato
li ha subito raccolti per lei e dopo una chiacchiera con lei ed
un'altra di giorno in giorno si sono conosciuti sempre di
più fino a diventare quasi amici.
Il
problema per Alex era che più la conosceva più se
ne innamorava e, purtroppo per lui, si rendeva conto che non gli
piaceva solo fisicamente ma anche mentalmente.
Ma,
per quanto lui riconosceva di essere un bel ragazzo, sapeva anche che
lei non lo considerava come tale.
Finito
di vestirsi passò davanti allo specchio.
I
folti capelli neri lucidi per via del gel erano sparati ed
incorniciavano un viso dai tratti definiti e mascolini, le folte ciglia
perfezionavano il taglio degli occhi , di un blu ghiaccio che
ipnotizzava. La camicia semplice e i jeans scuri scelti per l'occasione
facevano intravedere un po dei muscoli del ragazzo e valorizzavano il
suo metro e ottantacinque di altezza.
Dopo
aver fatto un respiro lungo e profondo prese la sua immancabile
tracolla e le chiavi della moto.
Scese
le scale pronto ad una giornata che sapeva di non poter mai dimenticare.
Infilate
le sue ballerine era pronta. Non aveva voluto strafare, non era la
prima volta che uscivano insieme ma era la prima volta che stavano da
Soli Insieme. Una semplice gonna sbarazzina e colorata che mostrava
parte delle sue gambe lunghe e toniche, merito della palestra. Una
t-shirt verde e le ballerine dello stesso colore.
Neanche
con il trucco aveva esagerato. Una volta Alex le aveva accennato al
fatto che lei era bella così com'era, al naturale. In quel
momento lei rimase principalmente scioccata dal complimento, insolito,
da parte di lui che mai si apriva in modo così diretto con
lei, ma poi a mente fredda rifletté su questo particolare.
Mise
un leggero tocco di ombretto verde, un filo di eyeliner nero, lo stesso
di matita e per finire aveva messo un po di lucida labbra trasparente.
Era
pronta. Agitata ma pronta. La giornata era stupenda. Soleggiata e
luminosa. Perfetta per il giorno che volevano passare insieme.
Cercò di distrarsi chiamando la sua amica Lucy che
cercò di infonderle quel coraggio in più che a
lei sembrava mancare, ma non ci riuscì molto
perchè quando alle 10 in punto il campanello di casa sua
suonò lei sobbalzò ed entrò nel panico.
Non
volendo fare brutta figura prese la borsetta con il cellulare, le
chiavi ed il portafoglio ed uscì sbattendo il portone di
casa.
La
aspettava poggiato alla sua moto, compagna di viaggi dai suoi 16 anni.
Era emozionato non poteva negarlo e quando la vide rimase a bocca
aperta. I capelli rossi erano illuminati dal sole mattutino e gli
occhi, belli e luminosi come gli smeraldi, sembravano brillare
anch'essi al sole. Poteva un uomo perdersi tanto nell'ammirare
l'oggetto del suo desiderio? Be Alex non lo sapeva ma in quel momento
credeva proprio di si. E mentre lei si avvicinava quasi a rallentatore,
Alex sognava di poterla stringere a se e di poterla baciare come se
fosse stata sua.
Era
rimasta abbagliata davanti alla vista del ragazzo dagli occhi di
ghiaccio, così lo chiamavano lei e Lucy prima di sapere il
suo vero nome. Bello imponente e che aspettava solo e soltanto lei. Si
avvicinò con la dovuta calma ed un sorriso enorme sul viso.
Quando
ormai erano a pochi centimetri di distanza si dettero i due baci di
rito e si salutarono, poi lui le diede un casco e montarono in sella
direzione Central Park.
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Le
ore con lei passavano in un lampo. Stavano così bene
insieme! Si stavano divertendo. Avevano giocato, parlato e scherzato.
Appena
finito di mangiare una pizza ad un ristorante d'asporto erano tornati
nel parco dove la luce che passava tra gli alberi donava all'ambiente
un tocco magico.
Kate
aveva insistito per andare sulle giostre. Lui invece l'aveva convinta
ad andare ma senza di lui. Preferiva guardarla da lontano dove poteva
apprezzare in silenzio tutto di lei.
La
giostra era una di quelle che non si vedono più tanto in
giro. I classici cavalli impreziositi da colori come oro e argento, le
classiche giostre da Carillon, come quelli che da bambina sua madre le
metteva per farla dormire o per farla smettere di piangere. Mentre
saliva sul cavallo ,che a suo avviso era il più bello ,
notò che Alex aveva aperto la sua tracolla e ne aveva fatto
uscire fuori un album con dei colori. Stava disegnando. Lei amava
guardarlo disegnare. Quando erano insieme agli altri loro amici lui a
volte prendeva il suo album e disegnava tutto ciò che lo
circondava una volta perfino aveva fatto il ritratto di tutto il gruppo!
La
guardava fisso e lei si sentiva in soggezione ma non abbassò
mai lo sguardo, memore della giornata appena passata.
Con
questa giornata lei si era resa conto che non gli era totalmente
indifferente e che finalmente una speranza di stare con lui si poteva
accendere nel suo cuore.
I
tocchi della matita erano delicati, quasi invisibili. Venivano
ripassati solo in seguito con una marcatura più forte.
Disegnare lei gli veniva naturale. Forse perchè gli artisti
sono guidati dalle loro muse e lei per lui era questo in effetti. Una
musa che mai gli faceva perdere l'ispirazione. Ma guardarla
lì, su quella giostra a ridere come una bambina gli aveva
fatto quasi automaticamente prendere l'album e ritrarla. Lui non
guardava mai il foglio. Guardava solo lei. A cosa serviva guardare
quando in testa hai già Lei? Ed in quel quadro, tra quei
ghirigori che diventavano i suoi boccoli lui sperava di poter mettere
tutto l'amore che a voce non riusciva a trasmettergli.
Scesa
da quella giostra il suo unico pensiero era lui. Alex che con un solo
sguardo l'aveva fatta capitolare, che le aveva fatto dimenticare dove
si trovava ma non era riuscito a farle dimenticare con chi era. L'amava
ne era certa. Ma lui la desiderava almeno un minimo di come lei
desiderava lui?
Lei
ormai a pochi centimetri da Alex si sedette sopra il plaid dove era
seduto anche lui. La vedeva curiosa, si curiosa è il termine
adatto per descriverla in quel momento. Lui sapeva che lei avrebbe
voluto vedere il quadro ed a questo punto perchè non
mostrarglielo, se la voleva per se doveva mettere tutte le carte in
tavola e quando le chiese se volesse vedere il quadro lei ne fu
entusiasta e lo prese tra le mani quasi senza rispondere. Alex vedeva,
ormai aveva imparato a conoscerla bene, che i suoi occhi cambiavano e
pian piano diventavano lucidi.
Lei.
L'oggetto di un così bel dipinto era lei. Non ci poteva
credere. Era impossibile. Come poteva un ragazzo così,
così meraviglioso , così fantastico voler
riprodurre con tanto amore e tanta perfezione lei!
Sentiva
le lacrime pungergli gli occhi ma ormai non le importava di nulla che
non fosse lui.
L'aveva
disegnata sul quel cavallo spensierata e sorridente, con i boccoli
rossi che volano liberi al vento e le fossette sulle guance marcate
dalle risate naturali. Ormai le lacrime scendevano dai suoi occhi
rendendoli più scuri e spontaneamente si lanciò
tra le braccia del suo amato ragazzo dagli occhi di ghiaccio.
Era
rimasto scioccato dalla reazione di lei. Possibile che davvero fosse
riuscito a dirle quanto l'amava con quel disegno?
Si
era lanciata nelle sue braccia. Per quanto l'aveva desiderato? Da tanto
, troppo tempo ed istintivamente la strinse di più a se
accarezzandole i capelli e respirando il suo profumo. Non erano mai
stati così vicini. Lei sapeva di sole e di rose. Stupenda.
Le
lacrime continuavano a scendere, ma erano di felicità.
Stretta a lui si sentiva completa e amata. Gli lasciò un
bacio sul collo e lui tremò visibilmente risalì
fino al suo viso e si trovarono occhi negli occhi. Ghiaccio e Smeraldo
fusi insieme indissolubilmente.
Quel
bacio che gli aveva lasciato sul collo l'aveva scosso perchè
non credeva che tutto ciò potesse mai essere vero e quando
si ritrovarono a pochi millimetri di distanza con gli sguardi
allacciati insieme non poté più trattenersi e
unì le loro labbra in un bacio che sapeva quasi di vittoria
ma sopratutto di amore reciproco che finalmente veniva espresso nel
modo dei più puri che possa esistere.
Quando
lui si staccò da lei, Kate si sentì male
già le mancava un contatto così profondo con lui.
Gli lasciò un'altro bacio a stampo e lo guardò
negli occhi che sprizzavano vita e felicità immensa. Si
amavano e ormai nient'altro importava.
Può
una persona scoppiare dalla troppa felicità? Alex ne era
certo: Si. L'aveva sempre amata ed ora sapeva che Kate lo ricambiava.
Restarono
così forse per ore abbracciati su quel prato in mezzo a
Central Park nella loro bolla privata ad amarsi in silenzio con uno
sguardo.
Allora
che ve ne pare? Per scrivere questa OS ho preso ispirazione da
quest'immagine
Che
si trova in
questo sito
Non c'è un motivo
particolare perchè quest'immagine mi abbia fatto scrivere
questa OS so solo che quando ho visto quella ragazza sul cavallo della
giostra ho pensato ad un appuntamento tra due innamorati. Spero che vi
sia piaciuta quanto a me è piaciuta scriverla :D un saluto a
tutti e se vi va recensite ciaoooo!!!
Eby -
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