shopping with Kurt

di Driz
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- Direi che questo è perfetto- esclamò Kurt entusiasta girando come una trottola intorno a Blaine e osservando come gli stava il vestito da cerimonia – farai un figurone alla comunione di tua cugina!-
- Sinceramente questo vestito non mi piace proprio- disse l’altro guardandosi allo specchio del camerino con aria critica – mi fa sembrare ancora più basso!- concluse un po’ infastidito.
- Più che altro non valorizza le poche forme che hai- si intromise Juliet, la commessa del negozio che ormai conosceva bene Kurt dato che era solito andare lì a fare shopping il sabato pomeriggio.
- Come scusa?- domandò Blaine confuso per poi iniziare a guardarsi il fondoschiena attentamente.
- Julie ha ragione, scusa se non te l’ho mai detto ma era per non offenderti. A proposito, non si potrebbero stringere sulle gambe per dargli una figura più slanciata? –
- Sì, certamente ma non su questo vestito. Non gli sta molto bene- sentenziò la ragazza per poi correre verso l’armadio a estrarre un altro vestito– scusate, me ne stavo quasi dimenticando. Guarda, è arrivato l’altro ieri. Ti piace, Blaine?- chiese mostrando al moro un abito nero gessato.
- Sì, è molto bello. Lo provo subito!- disse prendendolo in mano per poi rifugiarsi nel camerino.
Julie prese amichevolmente Kurt sottobraccio e lo portò dall’altra parte del negozio, vicino alle casse e bisbigliò:
- Proprio carino quel Blaine, eh? Da quanto state insieme?-
- Mmm da un mesetto, più o meno- rispose il ragazzo sorridendo timidamente.
- Sono contentissima per te. Sembra un bravo ragazzo, molto dolce e premuroso. Hai intenzione di andare con lui al ballo di fine anno?-
- Mi piacerebbe, manca qualche settimana ma non mi ha ancora invitato. Non credo che lo farà-
- Perché no? Mi sembra troppo interessato a te,non si lascerà sfuggire di certo un occasio… -
La voce di Blaine risuonò nel negozio e interruppe la ragazza che stava parlando.
- Sono pronto. Dove siete?-
- Arriviamo, arriviamo- urlò Julie a gran voce per farsi sentire.
 
***
 
Quella ragazza era una forza della natura. Era così allegra che riusciva a mettere chiunque di buon umore ed era molto diretta, schietta, diceva sempre quello che pensava senza mezzi termini anche se a volte poteva sembrare un po’ sfacciata. Aveva ventiquattro anni e amava leggere, dipingere e soprattutto disegnare e produrre vestiti. Era una stilista provetta e spesso dispensava consigli di moda a Kurt e alla sua amica Mercedes. Lavorava part-time nel negozio d’abbigliamento per uomo di suo zio per raccimolare qualche soldo per portare avanti i suoi studi da stilista. Era una ragazza alta e molto carina, aveva gli occhi verdi chiari e i capelli castani lisci e lunghissimi. Ormai Julie era parte della famiglia Hummel, spesso andava a cena da loro.  Anche Burt e Carole la conoscevano siccome aveva disegnato insieme a Kurt i loro abiti delle nozze.
 
 
***
 
- Che ne dite?- chiese Blaine curioso di sentire il parere dei due esperti.
- Sei bellissimo- rispose subito Kurt con una sincerità disarmante.
- Lo pensi davvero?-
 
In effetti quel vestito gli stava veramente bene, il nero gli donava e le righe verticali del gessato, bhè, lo facevano sembrare un pochino più alto.
 
- Pensi davvero che sia bellissimo in questo vestito?- gli ripetè la domanda.
- Come sempre-
Kurt sorrise e si sporse verso di lui per dargli un bacio dolce e delicato sulle labbra.
Juliet avrebbe passato delle ore solo a guardarli ma fu costretta a raggiungere un nuovo cliente appena entrato dalla porta d’ingresso. Mentre stava andando a servirlo,Blaine rientrò in camerino a cambiarsi. Il ragazzo usci dopò qualche minuto e raggiunse la cassa mano nella mano con Kurt.
 
 
***
 
Quel negozio aveva un arredamento piuttosto semplice e lineare. Non c’erano molti mobili e gli interni erano colorati di beige, lo spazio era suddiviso in due parti: c’era il piano terra e un piano rialzato di qualche gradino rispetto al primo. Gli armadi erano disposti ordinatamente sulle pareti e in base a dove si trovavano contenevano diversi capi di vestiario. La cassa era situata davanti alla porta d’ingresso e ogni qualvolta che un cliente entrava, veniva accolto dal radioso sorriso di Julie.
Le piaceva quel lavoro ma desiderava ardentemente, come quasi tutti i ragazzi della sua età, andarsene da quel buco di città che era Lima per fare la stilista. Magari a New York, Parigi o a Milano. Intanto lei sognava in grande.
 
-Grazie mille e arrivederci- salutò raggiante il cliente che aveva appena acquistato una camicia e un paio di scarpe. Raggiunse i due ragazzi che intanto stavano guardando attentamente dei jeans accuratamente piegati.
Devo farli smettere o mi verrà il diabete per quanto sono dolci e zuccherosi. Ci tengono davvero l’uno all’altro e devono volersi un bene dell’anima.”  Pensò Julie.
Lei non aveva mai visto Kurt così felice e sorridente prima d’allora e Blaine era davvero fortunato ad averlo al suo fianco.
- Ragazzi desiderate qualcos’altro?- li interruppe la commessa sbucando da dietro.
- No, grazie basta così. Sei stata fin troppo gentile. – rispose educatamente il moro porgendole il vestito e una carta di credito.
Pagò e presi i sacchetti  si diressero verso la macchina salutando Julie con la mano. 




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