SEE YOU 4
SEE YOU (1)
Quello che trasformò Sam in un centometrista da record mondiale
mentre si buttava letteralmente fuori dalla finestra della stanza di
Bela per inseguirla, fu il pensiero che la ladra stava per
scappargli un'altra volta. Le decisioni che, invece, prese Samuel Colt,
furono dettate da altre motivazioni, un po' meno personali di quelle
che avevano mosso Sam. Prima di tutto recuperare la pistola,
ovviamente. Secondo Samuel doveva assolutamente impedire a Abby di
raggiungere le scuderia dell'albergo. Aveva la sensazione che se lei
fosse riuscita a scappare a cavallo, quello strano ragazzo
dall'abbigliamento stravagante avrebbe avuto non poche
difficoltà ad inseguirla con lo stesso mezzo di trasporto. Tutte
le volte che ripensava a come lui aveva risposto quando gli aveva
domandato da dove venisse, un pizzicorino non proprio rassicurante
prendeva possesso del suo stomaco: di sicuro la risposta, quando
gliel'avesse data, sarebbe stata tutt'altro che intuitiva.
Motivo per cui, fuori dalla finestra della camera di Abby, Samuel corse
come un fulmine dalla parte opposta rispetto a lei e a Sam: voleva
bloccare la ladra in modo che si venisse a trovare fra due fuochi, lui
da una parte e Sam dall'altra. Infatti, appena svoltato l'angolo dopo
l'ingresso principale della villa vide Abby circa a metà della
costruzione e Sam poco più indietro.
Quando la donna scorse Colt pochi metri davanti a lei si rese
immediatamente conto di essere intrappolata, quindi senza pensare, si
lanciò dentro una porticina di legno di fronte a sè,
cioè l'unica sua via di fuga.
Come immaginate voi il castello di Dracula? Personalmente me lo
vedo perso nel mezzo di una landa desolata e immerso nella nebbia; in perfetto stile
gotico-opprimente, secondo me domina imponente il paesaggio con i suoi
quattro piani e le sue innumerevoli torri. Dentro di sicuro è un
susseguirsi di stanzoni in fredda pietra grigia, con un soffitto
così alto che sembra quasi non esserci, bui da mettere i brividi
e dalle condizioni igeniche scadenti (va beh, stiamo parlando di
Dracula, un vampiro, quindi a meno che batteri e ratti grandi come
labrador non sviluppino improvvisamente la capacità di impugnare
un'ascia o un macete, un ambiente salubre in cui vivere sarebbe
l'ultimo dei suoi problemi). Le porte, tutte nessuna esclusa, di sicuro
cigolano sinistramente, le scale sono tutte strette, anguste e con
gradini così alti da richiedere una discreta forma fisica per
arrampicarcisi sopra. Di finestre, ovviamente, neanche a parlarne.
Insomma un luogo angosciante ed inquietante, nel quale non si
passerebbero neanche cinque secondi della propria vita.
La porticina imboccata da Abby, immetteva nelle segrete della villa, e,
quando anche Sam e Samuel varcarono quella soglia, ebbero la netta
sensazione di essere stati catapultati nel bel mezzo della Transilvania
all'interno dell'incantevole dimora del Conte di cui sopra. Beh, non
subito, però, perchè prima di tutto rischiarono di
rompersi l'osso del collo rotolando giù per i cinque gradini che
c'erano immediatamente dietro la porta, e poi perchè il buio pesto
impedì loro di capire dove fossero. I loro occhi
impiegarono diversi secondi per abituarsi alle nuove condizioni di
luce.
-Dove siamo finiti Sam?- chiese Samuel mentre si rialzava ed impugnava nuovamente la pistola.
-Direi che siamo finiti sotto la villa, in una specie di scantinato o
segreta...- rispose Sam facendo lo stesso e nel contempo guardandosi
attorno.
In quel momento si trovavano in una specie di stanza in pietra grigia,
fredda, anzi gelida, senza aperture se non uno stretto corridoio di
fronte a
loro e del quale non si vedeva la fine. Entrambi i cacciatori si
guardarono intorno, studiando la situazione, poi Colt sentenziò
senza mezzi termini:
-Ok, non abbiamo molte alternative. Muoviamoci, andiamo a prendere
quella puttana!- disse e s'incamminò verso il corridoio di fronte a
sè.
Così avanzarono lentamente, Samuel un po' più avanti
rispetto a Sam, armi in pugno, tutti i sensi allertati e tendendo
l'orecchio per cercare di udire anche il minimo rumore che la ladra avrebbe
potuto fare muovendosi in quel tetro e buio sotterraneo. Mentre si
addentravano sempre di più in quel cunicolo che sembrava non
avere fine, Sam pensò a quanto Colt assomigliasse a suo
fratello: entrambi duri come il diamante e sboccati allo stesso modo.
Sì, cacciare con Colt non era poi così diverso che
cacciare con Dean. Anche per lui valeva lo stesso discorso fatto per
Rachel: Colt non poteva avere il corpo di un uomo qualunque.
Dopo un tempo che a loro parve infinito, quel corridoio finì e i
due uomini sbucarono in una stanza rotonda, forse quella che doveva
essere una cantina per conservare il vino, a giudicare dalla sua
struttura. Era un ambiente alto, sempre freddo gelido, il soffitto
sembrava fatto a punta e da
una parte centrale del diametro di circa una ventina di metri, si
aprivano cinque camere laterali più piccole e comunicanti fra di
loro, a quanto riuscirono a vedere Sam e Samuel dal punto in cui si
trovavano. Si accedeva a queste camere laterali grazie a
cancelli che avevano l'aspetto di essere bloccati così
com'erano. Per fortuna erano aperti.
Samuel stava per dire qualcosa, quando uno sparo rimbombò in
tutta la stanza, ma risultò ancora più forte a causa
delle camere laterali che funzionarono da casse di risonanza.
Istintivamente Sam e Samuel si accucciarono a terra, e fu un bene,
perchè un proiettile sibilò a pochi centimetri dalla
testa di Samuel.
Senza bisogno di parole, i due ritirarono appena dietro l'angolo del corridoio.
-Puttana!- ringhiò Samuel.
-Già...senti, tu coprimi, io vedo di arrivarle alle spalle passando per una camera laterale.-
Samuel annuì, per cui Sam si sporse appena per sparare un colpo
a caso, in modo da capire dove si fosse nascosta Bela. Lei, ovviamente,
rispose al fuoco rivelando la sua posizione. A quel punto Sam fece un
cenno a Colt che cominciò a sparare nella direzione indicata,
mentre lui correva verso la camera alla loro sinistra.
Quando Sam raggiunse la sua destinazione:
-Abby!! Vieni fuori!- non che Samuel sperasse di essere ascoltato, ma
doveva trovare il sistema di tenere impegnata quella donna malefica
evitando contemporaneamente di trovarsi senza munizioni nel momento del
bisogno.
Lei rispose con uno sparo.
-Avanti Abby! Hai appena detto che la pistola non ce l'hai tu! E allora?-
Un altro sparo.
-Ok, senti basta. Ora vengo allo scoperto. Non sparare...-
Samuel mise cautamente il naso oltre l'angolo del corridoio. Attese
qualche secondo per assicurarsi che nessun proiettile fosse in arrivo,
tutti i muscoli tesi come corde di violino, pronti a scattare di nuovo
al coperto della parete alla sua destra. Niente; fece un intero passo
avanti esponendosi completamente. Mani in alto (senza comunque
abbandonare la presa intorno all'impugnatura del revolver) e sguardo
fisso davanti a sè, ma concentrato su Sam che si muoveva alla sua
sinistra ,
cominciò lentamente ad avanzare fino a che non raggiunse il
centro della stanza.
Nel frattempo il cacciatore del ventunesimo secolo aveva raggiunto la camera latarale più
alla sua sinistra, che però non comunicava direttamente con
quella dove si trovava Bela, in mezzo ce n'era una terza.
Quando sentì la voce di suo fratello che cominciava a parlare
intimando ad Abby di venire allo scoperto, ringraziò mentalmente
Samuel che era stato abbastanza furbo da pensare di coprire con la
propria voce la sua avanzata. Quando però capì che Colt
si era addirittura esposto portandosi al centro della stanza rotonda, Sam
pensò che lui e Dean non avevano in comune una cosa: la pazzia.
Dean non si sarebbe mai scoperto così tanto...no, si corresse
immediatamente, no, Colt e Dean avevano in comune anche uno scarso
stato di lucidità mentale sotto stress; anche Dean,
infatti, si sarebbe esposto così tanto. Solo due cose sulla
faccia della terra, però, sarebbero state in grado di spingerlo a tanto: suo fratello e la sua macchina.
Sam doveva muoversi se non voleva fare ammazzare Colt e cambiare la
storia del mondo, per cui, sperando che Bela fosse sufficientemente
concentrata sul suo compagno, con due lunghi passi raggiunse la colonna dietro
la quale la ladra si stava nascondendo. La mancò di un soffio,
mentre quest'ultima usciva allo scoperto raggiungendo Samuel nella
stanza
principale:
-Colt...che piacere!- disse lei con tono soddisfatto e con il suo
tipico sorriso malizioso puntando la pistola contro l'uomo che le stava di fronte. Piano piano, con passo sensuale, si
avvicinò di un paio di metri al suo bersaglio.
Sam, da dietro la colonna, imprecò in tutte le lingue del mondo
per essersi fatto scappare Bela a quel modo. Ora prenderla senza farsi
sentire, sarebbe stato molto più difficile e Colt avrebbe dovuto
attirare l'attenzione della donna molto meglio di prima. Si
sporse leggermente dal suo
nascondiglio, giusto il tempo necessario per fare cenno a Samuel
di continuare a distrarla.
In quel momento fu Samuel ad imprecare in tutte le lingue del mondo:
come si supponeva che potesse distrarla da Sam che le arrivava alle
spalle? Insomma per quando bravo potesse essere quel ragazzo e per
quanto buia potesse essere quella stanza, lui era pur sempre un metro e
novanta. Improvvisò: cominciò ad avvicinarsi ad Abby,
piano, molto piano, e tenendola sempre impegnata con la propria voce:
-Allora Abby...chi ti ha pagato per rubarmi la pistola?- chiese fissandola negli occhi per distrarla ancora meglio.
-Potrebbe essere stata una mia iniziativa.-
Samuel rispose di getto: -No, non sei una cacciatrice e a quanto pare
neanche un demone o uno di quei figli di puttana...quindi non
può che trattarsi di un furto su commissione.- mentre parlava
fissava il viso della donna di fronte a lui, ma concentrandosi su Sam,
che, dietro di lei, stava per uscire allo scoperto.
-Allora sei anche furbo Colt, oltre che pazzo. Insomma avvicinarti così ad una pistola, o sei coraggioso o sei pazzo!-
Sam era a più di un metro da Abby, ora.
-Già, beh, sai come si dice...a chi troppo e a chi niente...io sono affascinante, intelligente e ...-
Sì, decisamente Colt assomigliava a Dean molto più di quanto Sam pensasse all'inizio.
-Ferma!- Sam, deciso.
-....e ti ho presa!- Samuel, trionfante.
Dal viso di Bela non trasparì nulla se non una fugace contrazione d'ira che durò per un brevissimo secondo.
Sam non aveva voglia di perdere tempo, quindi andò dritto al succo del discorso:
-Avanti, dove hai messo la pistola?- chiese senza troppi complimenti.
-E cosa vi fa pensare che ce l'abbia io?- ribattè lei senza mostrare il minimo turbamento, ma anzi sorridendo.
-Almeno Abby, abbi la decenza di non offendere la nostra intelligenza!-
Colt cominciava a spazientirsi e, quando Colt cominciava a
spazientirsi, per chi gli stava di fronte sarebbe stato meglio che lui
in mano non avesse una pistola, anche se del 1835. Forte della strana
arma che Sam stava puntando addosso a Abby, anche lui fece lo
stesso: senza esitazioni impugnò la sua revolver con entrambe le mani e
la puntò contro la donna che aveva davanti minacciandola:
-Senti sono stanco di questo tira e molla, quindi o mi dici dove hai
messo la mia pistola, o noi la cercheremo per conto nostro dopo che ti
avrò ammazzato! A te la scelta!- urlò fissando la ladra
negli occhi con uno sguardo che, per intensità, avrebbe permesso
di ottenere una scansione accurata del cervello di lei. Per essere
ancora più convincente, tirò leggermente il
grilletto, fino ad un primo scatto, in modo da armare il cane, ed in
modo che il suo gesto non passasse inosservato alla diretta
interessata.
Ancora una volta la leggera contrazione dei muscoli
facciali di Bela, durò solo un secondo, tuttavia quel secondo prese il controllo anche dei suoi pensieri:
-Stai scherzando?-
Quelle parole fecero inferocire Samuel oltre ogni possibile limite di
sopportazione umana. Le si avvicinò dimenticando eventuali
rischi ed agganciò gli occhi di Bela senza più mollarli,
come se una specie di energia invisibile li tenesse legati. Quando
parlò il tono della voce di Colt faceva quasi più paura
del suo sguardo:
-Guardami negli occhi Abby e ascoltami bene! Ti sembra che stia scherzando?-
No, decisamente Abby concluse che Colt l'avrebbe di sicuro ammazzata se
lei non fosse riuscita a trovare il modo di prendere tempo, per cui
,dopo un'altra contrazione fulminea del viso, riacquistò la
sua
espressione accattivante (che però in Sam e Colt riuscì
solo a scatenare ancora più rabbia) e cambiò strategia:
-Accidenti come sei precipitoso Samuel! Aspetta...magari possiamo fare un accordo...-
-Non così in fretta...socia!-
Una voce arrivò dal corridoio. Una voce di donna, dal tono
risoluto e deciso. Una voce di donna dal tono risoluto e deciso che sia
Sam che Samuel conoscevano fin troppo bene.
(1) "See You" - Depeche Mode
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