Un concetto difficile

di aoimotion
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shot L'ultima cosa che ricordi di aver visto, è stata la sua espressione.
Lo conoscevi abbastanza da poter dire che era diversa, ma non così tanto da capire in cosa lo fosse.
Forse, in realtà, non l'avevi mai conosciuto davvero. "Dove sta... andando?"
Non furono parole a giungere alle tue orecchie, ma sentisti comunque il suono del tuo cuore che si rompeva in pezzi.
E non sapevi perché.
Quel sorriso fu l'unica cosa che ti rimase, così labile da non potertici neanche aggrappare.
Destino crudele.
Non ci fu nemmeno attesa, perché quando Tsuna uscì dalla porta della tua stanza di ospedale e tu tendesti la tua mano verso di lui, miserabilmente il nulla vi scivolò attraverso.
E del tuo Decimo, Gokudera, non avesti più alcuna notizia.
Il meccanismo che teneva insieme la tua dignità di uomo si era miseramente inceppato, e inevitabilmente ci furono parole che non giusero mai alle tue orecchie.
Del resto, la morte era un concetto troppo astratto perché qualcuno come te potesse davvero accettarne i principi. Figuriamoci la sua.










Note di Vetro: cosa fanno i vetri quando non hanno niente da fare? Questo, come potete vedere. Davvero, l'ho scritta solo perché mi andava di deprimermi, è quel che si dice una storia senza pretese. Mi andava di condividerla con voi, e così ho fatto. Grazie per essere passati di qui.
<3
Il contesto sarebbe pre/post la morte di Tsuna, AU perché non ho pensato alla morte nell'opera originale.








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