I'M GONNA SHOOT MY LADY(1)
-Non così in fretta...socia!-
Quella voce proveniente dal corridoio fu seguita da alcuni passi,
mentre una donna usciva allo scoperto puntando una pistola contro
Colt. Quest'ultima precauzione, in effetti, fu del tutto inutile,
perchè sia Colt che Sam erano già in stato
catatonico a causa di quelle poche parole, che giunsero nei loro cervelli come
un elettroshck. La loro reazione fu press'a poco identica, entrambi a
bocca aperta e con un filo di voce chiamarono un nome femminile:
-Ally...- Sam.
-Rachel...- Colt.
-Oh tesoro, quanto mi dispiace darti questa delusione...- disse la donna al marito fingendosi addolorata.
-Rachel...- ripetè inebetito Colt. Di tutti possibili
pericoli che aveva preso in considerazione nel programmare il
suo viaggio, il tradimento di sua moglie di sicuro non era fra essi.
Rachel lo aveva
tradito! Lo sgomento gli fece abbassare l'arma: a quel punto niente
più importava, avrebbero perfino potuto sparargli. Anzi, meglio
se gli avessero sparato, perchè non avrebbe potuto sopportare
oltre l'idea di essere stato tradito da sua moglie. Insomma da quanto
erano sposati...nove, dieci anni? E dopo tutto quel tempo, dopo tutte
le vicissitudini che avevano vissuto insieme, combattendo le cose
più disgustose ed infime sulla faccia della terra, lei lo
tradiva così, rubandogli "La Pistola"? E per cosa, poi? Per una
manciata di dollari? Maledizione, avevano perfino progettato di
costruire una porta per l'inferno per ficcarci dentro tutti i figli di
puttana che sarebbero riusciti. Insomma, le porte dell'inferno per la
miseria! Non è mica una cosa semplice semplice da fare; ma loro
due, insieme, avevano programmato tutto: il luogo, una struttura
sufficientemente robusta ed inalterabile col tempo, una chiusura
inattaccabile (utilizzare La Pistola come chiave era stata un'idea di Samuel
per inciso), gli incantesimi nessari per aprire le porte e, infine,
un sistema perfetto ed infallibile per rendere quel posto
irraggiungibile dai non umani. Praticamente un piano perfetto. Era
stata dura pianificare tutto, ma lui non aveva mai mollato, e non lo
aveva fatto per un solo motivo, e cioè perchè Rachel non
aveva mai mollato, dando a lui la forza necessaria per portare a
termine la costruzione della Pistola e la programmazione del secondo
loro progetto. Mentre
pensava quelle cose, nella mente di Samuel tutte le certezze piano
piano cominciarono a sgretolarsi come un muro di fango sotto la
pioggia, lasciandolo senza più nessun
punto fermo e nessun riferimento.
No, no, no, qualcosa a Sam Winchester non tornava. Quella non poteva essere
Rachel! Nel modo più assoluto. Quel viso duro,
insensibile...spietato. Ecco, per Sam quello sguardo era spietato e
crudele, oltre al fatto che sembrava proprio che lei si stesse divertendo.
No, quella non poteva essere Rachel, però allo stesso tempo era
lei...corporatura, capelli, occhi...tutto apparteneva a Rachel. Com'era
possibile?
No, un momento, quella non era Rachel, quegli occhi non potevano essere di
Rachel. Ok, lui praticamente non conosceva Rachel, ma conosceva Allison
e i suoi occhi fin troppo bene per confonderli con quelli che lo
stavano fissando in quel momento. Aveva visto Allison provare qualunque
tipo di sentimento: paura, rabbia, affetto, rancore,
amore, piacere, determinazione, coraggio e
tanti altri ancora. Ma in quegli occhi grigi avevano sempre e comunque
brillato delle emozioni. Mai una sola volta nello sguardo di
Allison, Sam aveva visto quel...quel...quel vuoto che leggeva ora negli occhi della
donna che gli stava davanti.
Un campanellino cominciò a suonare timidamente nella mente di
Sam: se quella non era Rachel, poteva essere solo un'altra cosa. E a
quel punto il campanellino si trasformò in una sirena
antincendio assordante: "Shapeshifter...merda e dove lo
trovo dell'argento adesso?!!" pensò allarmato.
Bene, quindi il punto della situazione era il seguente: al centro
dello stanzone rotondo Rachel, o meglio lo shapeshifter che ne aveva
preso le sembianze, stava puntando una pistola contro Samuel che, dal
canto suo, era in preda ad una severa forma di psicosi da tradimento
coniugale che lo aveva estraniato dall'ambiente circostante; Sam non
disponeva di argento nella forma più utile per far fuori uno
shapeshifter, cioè, non disponeva di argento in nessuna forma per
la verità, mentre Bela, approfittando del momento di distrazione
generale, se la stava svignando di soppiatto.
Fu Sam a prendere in mano la situazione:
-Ferma!- e puntò contro la ladra, che si era già
allontanata di alcuni metri, la sua pistola. Bela, non potendo fare
altrimenti ubbidì. A quel punto Sam doveva riportare Colt sulla
terra:
-Samuel, ascolta quella non è Al...Rachel!- ma Samuel sembrava
non aver sentito, per cui al giovane cacciatore non restò che
usare le maniere forti; deglutì e respirò profondamente
per prendere coraggio, poi, con quanto fiato aveva in gola, si rivolse
di nuovo a Samuel:
-SAMUEL!! IO AMO TUA MOGLIE!!- tuonò risoluto evitando accuratamente di aggiungere "..in un'altra vita!".
Avete ragione, la scelta di quella frase faceva schifo, ma fu la prima
cosa che passò per la mente del ragazzo e, comunque,
funzionò, perchè Colt spostò il suo sguardo
perso nel vuoto su Sam e si concentrò su di lui. Quest'ultimo
avrebbe potuto giurare di vedere del fumo uscire dalle orecchie e
dal naso del compagno mentre piano piano gli si avvicinava,
incurante
della pistola che lo shapeshifter gli stava puntando addosso.
-No no no! Stavo scherzando!- si affrettò a spiegare Sam mentre
Colt, minaccioso, continuava ad avanzare. Poi: -Senti
quella non è Rachel, vedi?! E' uno shapeshifter...sono certo che
Rachel sta bene dovunque sia...- ma Colt non accennava a fermarsi. In
quel momento Sam cominciò a pensare che, forse, aveva esagerato
un po' con le maniere forti:
-No Samuel guarda non vedi che non può essere Rachel quella lì? Tua moglie non ti ha tradito...-
Nel frattempo Colt si era parato di fronte a Sam e con fare intimidatorio chiese:
-Come fai a sapere che quella non è Rachel e, soprattutto, cosa significa che tu ami mia moglie??!!-
-Ok, cosa significa casomai te lo spiego più tardi, ma guarda i suoi occhi Samuel! Non sono quelli di Rachel...-
Mentre Colt si voltava verso la donna che poteva non essere sua moglie
scrutandola e studiandola attentamente, Sam incrociò
virtualmente le dita pensado all'ironia di quella maledetta situazione:
lui stava sperando con tutto sè stesso che suo fratello, in
quella vita, amasse l'Allison di quel mondo a sufficienza per rendersi conto che quello
che aveva di fronte era uno shapeshifter e non l'originale. Riprese a
respirare solo quando Colt parlò:
-Già...hai ragione...Rachel è molto meglio...-
Meno male! Però le parole che Colt disse dopo non gli piacquero allo stesso modo:
-Hai ragione Sam..- voltandosi nuovamente verso il ragazzo, poi
proseguì facendo dei gesti molto espliciti con le mani: -...però ieri sera era lei, sono sicuro...che
fosse Rachel...insomma quando noi abbiamo...era lei te l'assicuro!-
Quelle erano le ultime parole che qualcuno che amasse la propria vita
avrebbe dovuto dire di fronte ad un Sam armato. Quest'ultimo
sentì il proprio sangue affluirgli alla testa tutto insieme
e, per uno sfuggente secondo, cioè quando l'orribile immagine di suo fratello ed Allison...insieme
gli si materializzò davanti agli occhi, perse il lume della
ragione e fu tentato di rivolgere la pistola verso Colt e tirare il
grilleto; il respiro gli si fece affannoso, mentre pensava che
doveva concentrarsi e ragionare sul fatto che quei due non erano
Dean ed Allison...non erano Dean ed Allison...non erano Dean ed Allison...non erano Dean ed Allison...
Sam, cominciò a ripetersi quel mantra, e, per fortuna, il sangue
prese a defluire verso altre parti del suo corpo che non fossero il
cervello; lentamente, molto lentamente, tornò in sè e
riprese possesso sia delle porprie facoltà mentali che di un
colorito più umano in viso.
-Va bene, se voi due avete finito di amoreggiare direi che è il
caso di tornare a noi, che ne dite?- lo shapeshifeter richiamò
l'attenzione di tutti -Sì, è vero non sono Rachel
Colt..mi dispiace averti messo in difficoltà Samuel, ma non
volevo togliermi questo divertimento! Anche se devo dire che te lo
saresti meritato un comportamento così da tua moglie, con tutto quello che hai fatto passare a quella
poveretta negli ultimi mesi...io, fossi in te, non sarei così
sicuro dell'amore di mia moglie! Sei un bastardo Colt!-
A quelle parole Samuel s'infervorò di preoccupazione. Ok, lo
shapeshifter non aveva tutti i torti, con Rachel si era comportato come
un vero stronzo nelle ultime settimane. Annotò mentalmente di
affrontare il discorso direttamente con lei alla fine di tutto quel
dannato incubo...già ma dov'era sua moglie in quel momento? Credette
d'impazzire all'idea di aver perso Rachel:
-Dov'è Rachel!! Dove l'hai messa?- ringhiò a denti stretti.
Lo shapeshifter scrollò le spalle e rispose con indifferenza:
-Non l'ho presa io! Non sono interessato a lei! Anche se a pensarci
bene forse in questa situazione mi sarebbe tornata molto utile!-
-Ti ammazzerò, lo sai vero?- sibilò Colt fissando minacciosamente la figura di Rachel di fronte a lui.
Lei rise divertita: -Già come no! E dimmi..tesoro...come pensi
di fare? Guarda che io non ho intenzione di restare qui per sempre!-
Quelle parole fecero rabbrividire Sam; aveva bisogno di comunicare con Samuel, ma non
poteva certo gridare "Senti tu ad argento come stai messo perchè
io qui sono un po' scarso al momento!", in certi casi la riservatezza era
d'obbligo.
Non avendo altre alternative, si schiarì la voce. Colt si
voltò verso di lui e Sam fece un cenno con il capo alla propria
pistola, sperando che lui capisse.
"Ok, allora Sam non ha argento...strano che quell'affare non abbia
la possibilità di caricatori multipli..." pensò Samuel
mentre un sorriso cinico affiorava sulle sue labbra. Con decisione
alzò la sua rivoltella e la puntò verso la finta Rachel
dicendo:
-Non hai argento, eh Sam? Beh, io sì però!- e tirò
il grilletto senza esitazioni. Lo shapeshifter non fece in tempo ad accorgersi di nulla.
Gli eventi successivi si svolsero allla velocità della luce. La
finta Rachel cadde a terra con un buco nel cuore ed
un'espressione del viso che sembrava quasi sorpresa; rimase immobile.
Bela approfittò di quell'istante di distrazione di Sam e
scappò attraverso la galleria costituita dalle camere laterali per
poi imboccare il corridoio che portava all'esterno. Sam sparò
due colpi, ma riuscì solo a prendere il muro, imprecò e
si lanciò all'inseguimento della donna insieme a Colt che non
spese più di un secondo ad osservare il cadavere dello
shapeshifter che aveva ancora le sembianze della moglie.
Una volta conquistato il giardino della villa, con enorme sollievo dei
rispettivi polmoni e occhi, Sam e Samuel videro Bela entrare, sempre di
corsa, nella scuderia dell'albergo. Senza esitare la seguirono.
La
scuderia dell'albero era piccola, in effetti. Formata da un corridoio
centrale poteva ospitare non più di otto cavalli dentro a box di
circa 3x3 posti sia a destra che a sinistra del corridoio stesso. Una
volta dentro, Sam e Samuel si misero al riparo dentro il primo box a
destra e restarono in ascolto. Bela doveva essere lì da qualche
parte, dal momento che l'unica via d'uscita era la porta da dove loro
due erano appena entrati.
Samuel fece capolino cautamente dal loro riparo e vide qualcosa muoversi dentro un box dall'altra parte del corridoio:
-E' là in fondo...secondo me sta preparando un cavallo per fuggire.- bisbigliò all'orecchio del compagno.
-Beh, allora sarà meglio darsi una mossa.- sentenziò
Sam e fece per uscire allo scoperto. Non aveva mosso un passo completo
fuori dal box, che un cavallo, con Bela sopra, si scaraventò nel
corridoio puntando lui e Samuel dietro di lui. I due
cacciatori, per evitare di
finire orribilmente schiacciati, dovettero fare dietro front e
rientrare nel loro nascondiglio. Sam imprecò seguito a ruota da
Samuel.
Non appena il cavallo con la fuggiasca uscì dalla scuderia, Sam
gli corse dietro, raggiunse la porta ma si rese conto che l'unica
possibilità che aveva di prenderla era sparare. Motivo per cui
puntò l'arma alla schiena di Bela e...e....esitò. Prima
di
tirare il grilletto esitò un secondo; dannazione, ma come poteva
sparare alla schiena di Bela. Alla schiena!!! Insomma sarà anche
stata una ladra che di lì a un paio di secoli e mezzo gli avrebbe
infilato una pallottola in corpo, ma come poteva lui sparare alla
schiena di qualcuno?
Quel
maledetto secondo, però, gli costò un'altro
proiettile nella spalla sinistra da parte della
stessa persona. Infatti appena fuori dalla scuderia, Abby, spronando il
cavallo al galoppo, si voltò, prese la mira e tirò il
grilletto. Lei non esitò, e il proiettile sparato dalla sua
pistola centrò Sam alla spalla sinistra, un'altra volta.
(1) Da "Hey Joe" - Deep Pourple
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