la furia di trent

di pazzopazzini
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furia LA FURIA DI  TRENT
Era un sabato mattina quando il conduttore più famoso al mondo disse: 
“Purtroppo oggi Chef si è preso il raffreddore quindi, senza un aiutante al mio fianco, siete liberi di fare quello che volete!” Dai ragazzi si sollevò un grido di gioia per il primo giorno di vacanza in tre anni . Il più felice di  questa situazione era Trent  che non vedeva l’ora di avere un momento libero per dirne quattro a Duncan visto che quest'ultimo era solito prenderlo in giro.
Si avvicinò a lui con passo deciso ed iniziò a dirgli: “Ehi, scusa un attimo, un informazione,  ma ti credi tanto figo con quel taglio alla moychana che porti in testa? Se  la tua risposta è sì , credimi, hai sbagliato di brutto, perché a me ricordi molto un vecchio camaleonte con la faccia di quel fantoccio di Chef!” Echeggio subito la voce roca e minacciosa di Chef: “NON CHIAMARMI FANTOCCIO!” Dopo un istante di esitazione  Trent continuò: “Tornando a noi, tu non sei bello neanche un po’, fai schifo, ogni volta che…” In quel preciso istante il ragazzo punk si giro si tolse le cuffie dalle orecchie e disse: “Scusa Trent, non ho sentito quello che dicevi  perché avevo le cuffie alle orecchie; stavi dicendo…” il moro, capendo che adesso Duncan lo poteva sentire rispose un po’ incerto: “…no… niente… stavo dicendo che…VIA”  Aggiunse in fine. Nel frattempo fuggì verso la sua stanza mentre pensava a cosa avrebbe potuto fargli il bulletto, se avesse sentito tutto il suo discorso.
FINE




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