Waiting For Forever
Allora,
chieso scusa a coloro che aspettano i capitoli delle fic (Tutto per il
libro e I miss you every time I am alone) ma sono ancora a
sistemarle
perchè....ho avuto un piccolo contrattempo. QUale?? Questa
fic...lo so
sembra strano ma invece di scrivere il capitolo di
I miss you every time I am alone, è uscito questo. COme
sarà venuto? Non lo so, è uscito da solo
XD
Mi
spiace che ancora non abbia commentato le vostre fic ma piano piano le
leggerò fino alla fine e le commenterò. Baci^^
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Waiting
for Forever (Aspettando per Sempre)
Waiting For Forever
Se sapessi che in questo mondo
esiste una sola persona, capace di
renderti
felice, che è quella giusta per te, cosa sacrificheresti per
trovarla? Per
quanti secoli la cercheresti?e s e infine la trovassi, la lasceresti di
nuovo
andare? Non la stringeresti piuttosto forte tra le tue braccia come
solo tu
puoi, per non lasciarla mai più...mai
più??
Esisterà secondo te quella
persona che sarà capace di amarti al tal punto da
sacrificare la
sua vita? CHi?
Chi potrà mai amare infinitamente così tanto, da
considerare la vita di quella
persona più importante della propria? Il sapere che
vivrà
grazie a te? Esisterà
mai un medaglione con due facce talmente grande da contenere, oltre
l'immagine,
anche tutto il sentimento che quei profili emanano? Può
esserci
qualcosa di più
conduttore dell'oro? Che possa sia trasmettere che emanare come una
fievole
luce, i ricordi e le emozioni che solo quella persona può
imprimere nella mente
e far sussultare il cuore? Se davvero esiste, se veramente esistesse
una simile
creatura, il mondo vedrebbe con i propri occhi, cosa vuol dire
affezione e cosa
significhi veramente amare. Forse, bisognerebbe dire, esiste colui o
colei in
grado di far vibrare le corde dell'anima a tal punto, da non vedere che
felicità.....???
Ovunque lei vada, io vado con lei. Qualunque cosa pensa, io
la
penso come
lei. Quasi tutto....Qualunque cosa bella, la sento come la sente lei.
La vedo come la vede lei. Ci
sono volte in cui le persone non
possono
immaginare come diventi strano un legame con una persona, come possa
diventare
una simbiosi necessaria.
'Una coesistenza di due spiriti,
una sintonia accordata come le
corde di un
violino con i tasti di un pianoforte, una fusione viscerale. Un legame
senza
spiegazione.... '
Parole dette da un'indovina qualche giorno fa, quando un pò
per
scherzo e un pò
per curiosità io e Lina avevamo provato le previsioni di
un'indovina. Era stata
una cosa strana quella di vincere a una fiera semplicemente colpendo
dei
barattoli vuoti, una 'guardatina nel fututo' come la chiamo io.....
Lina era
scettica, non credeva alla cartomanzia e altri tipi di divinazione che
per lei
sono sacrilegio nell'uso della magia. Lei crede solo alla magia che
utilizza,
per lei visibile. Provabile. Sfruttabile. Altra possibilità
sul
suo uso,
nessuna. Nonostante tutto, decisi di provare. infondo, era gratis!
Avevo vinto
soltanto grazie a lei, che credeva chissà che
premio.
Aveva notato anni
addietro, quando all'inizio del nostro viaggio Zolf
entrò
in locanda con
i troll, come fossi bravo a lanciare semplicemente con le dita piccoli
oggetti
sferici o semisferici. E da quella volta, mi sono rovinato! Mai far
capire a
Lina Inverse quanto si è bravi o portati per qualcosa! Si
rischia di fare la
fine del povero lupacchiotto che invece di aiutarlo, lo vendette a un
circo
come fenomeno da baraccone o come il sottoscritto che
è
costretto a
provare alcuni giochi da luna park per dei premi, che lei puntualmente
rivende
al primo rigattiere che passa. Non ha avuto pietà
neanche
per quel
bellissimo pinguino alto 35 cm che avevo vinto mesi fa e a cui avevo
dato un
nome, Pocha. Era uno di quei peluche costosi che si possono permettere
in pochi
e lei, senza considerare quanto mi ci fossi affezionato tanto da usarlo
per
prenderla in giro su quanto il suo broncio somigliasse al becco di
Pocha, lo
prese dalla mia camera di nascosto e lo vendette a mia insaputa. Tutte
le cose
strane che si porta dietro nel mantello non le vende però,
dice
che sono così
rare e costose che in confronto Pocha era un mucchio di pezze e ovatta.
Questa
è Lina.
Eppure, mi fece ridere sentire come per l'indovina, dovevo incontrare
la
persona della mia vita. disse che sarebbe stata ...
"Una coesistenza di due spiriti, una sintonia accordata come le corde
di
un violino con i tasti di un pianoforte, una fusione viscerale. Un
legame senza
spiegazione....la fanciulla sarà il tuo futuro, un incontro
casuale e una
felicità eterna. Nella tua vita vi saranno onori e incarichi
di
prestigio,
amore e passione con l'unica persona che saprà colmare il
tuo
vuoto.....sono 8
monete o un buono premio...Grazie..."
disse la vecchina, dopo aver guardato nella sfera di cristallo
Le diedi il buono e notai che Lina scrutava con fare indagatorio la
sfera.
Ovviamente, pensava fosse truccata e la vecchina mentisse.
"Senti vecchia, se ti do 6 monete me lo guardi il futuro???"
domandò con aria di sfida
Non potevo credere che lei prendesse in questo modo la cosa. Voleva
capire come
la vecchina imbrogliasse, e per farlo voleva vedere cosa avrebbe detto
su di
lei. La vecchina la squadrò, sorrise e la fece accomodare al
mio
posto. NOtai
che lei fissava Lina e poi me, come se non vedesse bene e dovesse
mettere a
fuoco. Poi tornò alla sfera, agitò le mani sopra
e una
luce tenue iniziò a
irradiare dal cristallo
"Duqnue....vedo che tu sei un tipino particolare....nel tuo futuro vedo
fuoco e devastazione, combatterai contro nemici potenti e ti ergerai
come paladina
del mondo. Ma solo tu lo dici...."
disse con suono grave, come se avesse visto quello che vedo sempre io e
io
scoppiai a ridere cercando di nasconderlo
Lina la fissò seria, ma non disse subito nulla, dopo poco
chiese
"E dimmi...oltre le mie memorabili gesta....cosa vedi della mia vita
privata....."
La vecchia strinse gli occhi a fessura, abbassò lo sguardo
verso
la sfera e
iniziò a fare uno strano verso come un 'MMMMMMMMMMMM'
continuo,
cantilenando.
Lina sorrise, mi guardò e mi fece segno che era una bufala
come
pensava, poi la
vecchia disse
"Vedo un povero disgraziato che dovrà sopportarti per la
fine
dei suoi
giorni, digerendo malamente il fatto di averti sposato e maledicendosi
per il
doverti ascoltare dalla mattina alla sera, lagnandoti di tutto....."
Panico iniziò a scorrermi per il corpo, la vecchia rideva
maleficamente e Lina
pareva essere diventata un pezzo di marmo. Posai la mano sulla spalla e
sentivo
i nervi saltare come corde di violino. Ma la vecchia disse
"EhEhEhEh....calmati ragazzina, scherzavo. NOn ho visto questo, volevo
solo farti capire quanto sei indigesta....."
Non sapevo se ridere davanti a loro per la battuta o cercare di calmare
Lina.
lei però pareva averla presa sportivamente
"Se la metti così, continua vecchia. Voglio vedere
dove
andrai a
parare con le tue fandonie sul futuro....."
sfidandola
"Come vuoi...dunque...nel tuo futuro vedo un uomo....bello,
affascinante,
al tuo fianco mentre attraversate i corridoio di un palazzo dalle mura
bianche.
Vedo ancora, tante persone accanto a voi che rideono felici, vedo tu e
l'uomo
festeggiare qualcosa di speciale. ...."
"Ehi....non cè nulla di nuovo?? Sai a tutti si dicono queste
cose...."
disse Lina con un tono tra il divertito e l'ironico
"Va bene..vediamo....ad esempio questa sera finirai avvolte da qualcosa
che sembra un lenzuolo, finirai dentro un cassone della spazzatura e
finirai in
arresto.....un giovane affascinante e dal cuore puro ruberà
il
primo
bacio....."
Lina rimase senza parole mentre ascoltava, nonostante adesso la
vecchina pareva
seria, lei era esasperata. Pregai che il suo solito carattere non
venisse fuori
per una stupidaggine del genere. Invece si alzò senza farla
finire di parlare,
buttò i soldi sul tavolino e andò via sbottando
"che idiozie...."
Io salutai la vecchina, ma prima di uscire mi fermò
"Ragazzo. La prima parte...quella dell'uomo al suo fianco, delle mura
bianche e del festeggiare....non era una menzogna..."
La fissai, mi chiedevo perchè non lo dicesse a Lina
"Ho visto il modo con cui l'hai guardata mentre dicevo quelle parole,
se
fossi in te cercherai la fanciulla della tua vita come ti ho
detto....forse ho
messo un bacio rubato in più per la tua
amica….però…."
"Non capisco, sta dicendo che dovrei abbandonare Lina per cercare la
ragazza di cui mi ha parlato??"
Lei sorrise, ma non si sbilanciò. Mi voltai per cercare Lina
e
non la trovai,
salutai nuovamente e iniziai a correre per raggiungerla. Era rimasta
incollata
a un carretto di patate dolci, stava mordicchiandone una quando mi
notò
"Ehilà...credevo che volessi farti dire chi fosse la
misteriosa
fanciulla....."
sogghignando
"Non credi a quello che ha detto?"
"No....sono invenzioni...."
disse alterata
Alzai gli occhi al cielo, tipico di Lina. Quando vedeva che le cose
erano
diverse da come immaginava, non le considerava. Decisi di troncare la
discussione
e gustare anche io le patate dolci. Ne acquistai un sacchetto per
entrambi e
trovammo un angolo pacifico dove mangiare, un piccolo parco. L'aria era
fina,
si sentiva un gradevole odore di fiori e seduti su una
panchina,
guardavamo in lontananza le persone che animavano le viuzze della
città. L'atmosfera
era rilassante, pacata a tal punto che le stelle in cielo e i grilli
dietro di
noi parevano fare da completamento a un quadretto che per molti era in
un certo
modo....
Voltai lo sguardo verso di lei, era intenta a prendere l'ennesima
patata ancora
calda dal sacchetto, con aria da affamata. Era divertente vederla
magiare con
gli occhi le cose prima di metterle in bocca. Adoravo guardarla mentre
gli
occhi le si illuminavano o il suo sorriso sapeva di innocenza. Lei si
accorse
che la fissavo e si voltò, guardandomi con fare
interrogativo.
Sapeva mostrare
tante facce di sè, tante sfumature che io sapevo
ormai
cogliere e
decifrare. A pochi sarebbe saltato all'occhio quel lieve rossore o il
modo di
arcuare le sopracciglia, segno che per lei cèra qualcosa che
non
andava.
Nonstante a prima vista, sembrerebbe sol o dirti con gli occhi
'dimmi...'.
Allungai la mano per prendere il sacchetto e cercai di trattenermi nel
sorridere notando che aveva la bocca sporca di patate. Sembrva davvero
una
bimba innocente, nonostante sapessi da tempo che lei era una ragazza,
che non
fossi in grado però di ammetterlo a me stesso.
Inconsciamente volevo
soltanto vivere a quel modo con lei, se avessi tentato anche solo un
minimo approccio
diverso, leggero, lei si sarebbe ritirata per la paura come un riccio.
NOn
aveva esperienza a livello di 'contatto' con il genere maschile e per
me non fu
affatto facile da un certo momento fino ad ora, guardarla in volto
cercando di
reprimere quello che sapevo di provare per lei. A volte mi chiedevo
cosa
esattamente vedessero gli ltri in lei, come la considerassero gli altri
uomini.
NOnostante la si prendeva in giro per le 'mancanze' in certi posti, era
innegabile che fosse bella. Dimostrava meno della sua età,
ma
non si potesse
dire che 'sembrava un ragazzo' come molti credevano perchè
no
nera formosa.
Qualcuno, poteva realmente vederla come una ragazza?
Non era semplice stare accanto a lei e resistervi. Zel mi prendeva in
giro
sulla mia forte fibra, sul fatto che per lui Lina fosse una gatta
troppo da
pelare e che, se avessi voluto rimanere sano di mente, avrei dovuto
fare armi e
fagotto e trovarmi la mia strada. Lui non era tipo da sdolcinatezze, ma
sapevo
che era solo uan scorza che nascondeva il suo animo più
sensibile. Lina e Zel
quasi si somigliavano in un certo senso, entrambi nascondevano
ciò che erano
dietro un muro, mostrando il lato duro e sicuro si sè.
Soltanto
conoscendoli,
studiandoli, si poteva invece cogliere la loro vera natura, i veri
caratteri e
ciò che provano. COn Lina, era stato così, avevo
imparato
a conoscerla e a
capire che sotto sotto, lei era buona e dal cuore d'oro. Voleva
però che gli
altri la vedessero come una maga potente e invincibile, che non si
piegava a
uomo o Re, a demone o Dark Lord. E vi era riuscita, nonostante ancora
sorpa la
sua testa aleggiasse la nuvoletta con scritto 'dra-mata e distruttrice
cromica'....per riassumere tutti i soprannomi che in un papiro non
entrerebbero....
Allungai un braccio verso di lei e poggiai il le dita sotto il mento
per
toglierle il cibo dal viso ocn il pollice. La sua bocca si
spalancò in un
attimo di sorpresa, sfiorai le sue labbra e tolsi gli altri pezzetti di
patata
anche dall'altra parte. Ai miei occhi, come in quel momento, sarebbe
stata
sempre una bambina innocente, nonostante fremevo nel baciarla
là
dove avevo
fatto sparire 'gli intrusi' dal suo viso. Mi perdevo nei suoi occhi, mi
ci
specchiavo, ci vedevo dentro. Sarei stupido a fare ciò, a
volte
mi domando s e lei
prova qualcosa nei miei confronti, anche se lo 'leggo' chiaramente
quando mi
sorride o in certi gesti o atteggiamenti verso di me. Ma altre volte
è
scostante e temo per colpa mia, come un attimo prima.
"Avevi del cibo sul viso..."
dissi cercando di apparire tranquillo
lei mi fissò interdetta, riuscì sol o a dire
"M-ma...Gourry....c-he f-fai...smett-ti-la...."
scostando la mia amano e tornando a mangiucchiare la patata
Rimasi pochi minuti con la mano ferma a mezz'aria, mentre lei voltava
lo
sguardo verso alcuni bambini che correvano pochi metri più
in
là. Sapevo che
non sarebbe stato facile farmi accettare da lei come 'più
di....' e che
oltrepassare una certa soglia sarebbe stato per lei uno sforzo.
Indomabile e
forte in battaglia, guardando negli occhi il nemico senza abbassare mai
la
testa. Eppure così fragile e timorosa nel privato e con il
contatto con altri.
le due facce di Lina.
Alla fine, constatata la sua totale negazione per una vicinanza
superiore al
'seduti vicini', presi un'altra patata e la addentai, mentre alcuni
fuochi
d'artificio illuminavano il cielo sopra di noi. Mi domandai se vi era
qualche
festa in città. Notai che Lina li guardava con interesse,
finendo il cibo come
me. Portai la mano dentro al sacchetto per prenderne un'altra ma sentii
qualcosa sfiorarmi, voltai di scatto incontrando gli occhi di Lina che
aveva
fatto la medesima cosa. La sua mano era dentro al sacchetto con la mia,
sfiorando le rispettive dita, mentre un silenzio innaturale aleggiava
tra e fra
noi. Dovevamo sembrare due ebeti, fermi, immobili, a fissarci con lo
sguardo
sorpreso. Portando gli occhi verso il basso, notai che era rimasta solo
una
patata e Lina disse
"Prendila tu...."
ritraendosi con la mano e voltandosi ancora verso alcune persone nella
strada
davanti a noi.
Sospirai, mi ero illuso. Decisi però di prenderla e
dividerla a
metà, dandole
quella più grossa. All'inizio non voleva accettare, pareva
contrariata ma poi
rimasto fermo con la pagata in mano a pochi passi dal suo viso, notai
che stava
ridendo velatamente, cercava di reprimere una risata e risi senza
badare al
fatto che potesse capirlo. Si voltò, mi squadrò e
poi
decise di prenderla in
mano, la teneva fra le dita di entrambe le mani come se fosse bollente,
come s
e no sapesse che fare.
"Lina, mangia la patata o si raffredda....se vuoi te la riscaldo con il
fiato,
ancora no so usare una palla di fuoco...."
le dissi scherzando, scoppiando alla fine in una fragorosa risata
lei mi guardò torva e disse un 'che schifo' smorzato, poi si
perse fra le mie
risate, accompagnandomi. Eravamo alle lacrime, si sentiva attorno solo
noi
ridere e mi sentii meglio. Sentivo come se mi fossi liberato di
qualcosa di
opprimente, la vidi nuovamente allegra. Questa per me era sufficiente.
La vidi
mangiare la sua metà tranquilla, senza però
voltarsi di
nuovo verso di me.
Fissai le stelle che parevano pulsare e terminai l'ultimo boccone di
cibo. Lina
mi tirò per la manica facendomi sussultare
"A proposito....se vuoi posso insegnarti qualche incantesimo
base...come
lanciare una palla di fuoco, accendere un fuoco, castare un lighting..."
"Non dici sempre che dal brodo che è il mio cervello, non
caveresti
nulla???"
"NO, Gourry....dico sempre che sei un cervell o di medusa e da
ciò, è
difficile cavare un ragno dal buco...."
"NAh....la mia spiegazione era più bella...."
ridendo
"Gourry, lascia perdere...."
"NO, dai...davvero saresti così gentile da insegnarmi
qualcosa?
Secondo te
è già tanto che capisca la differenza tra un
incantesimo
e l'altro..."
"Guarda, dopo che Sylphill ha sfoderato un dragon slave di tutt
rispetto,
credo che anche tu saresti capace...."
"Invece dovresti insegnarmi a pescare con quel tuo metodo....te l o
ricordi
quando cercavi di pescare prima con i capelli e dicevi 'pesciolini,
pesciolini,
pesciolini..' con fare sensuale e non venivano? E poi hai usato qualche
trucco
e ne hai pescati a decine che ahi dato a troll??? Ecco,
quello mi
piacerebbe....però
troppo forte la scena 'pesciolini, pesciolini pesciolini..' e poi
'QUi,
stupidi pesciolini, $#@!#...'AHAHAHAHAH sono morto quella volta...."
scivolando di lato per le risa
"MA COSA..."
sbottò lei contrariata
Io ridevo a crepapelle e lei faceva il solito broncio con le braccia
conserte,
la adoravo messa così
"Guarda, guardati...sei precisa a Pocha..."
tornando a ridere
"Ehi, basta! Meno male che ti ho tolto quello stupido peluche, davi
troppo
sui nervi...."
accavallando le gambe
Cercai di calmarmi e mi rimisi seduto tranquillo. La guardavo di
sfuggita ogni
tot di tempo, mentre non la smetteva di fare il broncio. Alla fine dissi
"Io sono pronto, maestra. Mi dica cosa devo fare...."
facendola voltare
Mi fissò perplessa, poi disse
"No, questa sera non mi va....se deciderò di insegnarti
qualcosa
te lo
dirò..."
alzandosi di scatto
Stavo nascondendo un altro attacco di risa, cercai di fare il serio ma
lei andò
via, dirigendosi verso la strada. Rimasi dietro di lei un paio di
passi, lei
camminava avanti noncurante di ciò che le stava intorno.
Finchè verso di noi
non si materializzò un ladro con il bottino in mano, mentre
qualcuno urlava 'al
ladro, prendetelo!'. Lina si lanciò per
raggiungerlo, sopratutto quando sentì il tintinnare di
monete. Mentre prendeva la borsa dal ladro dopo averlo accoppato con un
pugno al grido di 'A MEEEEE!!!', un
lenzuolo
cadde sopra di lei dalla corda da bucato messa per la strada, che
raggiungeva
la casa di fronte. Lina urlò di liberarla ma correndo alla
cieca, mentre la
raggiungevo per aiutarla, lei si fermò e io non feci in
tempo a
evitarla,
spintonandola in avanti facendola finire letteralmente dentro il bidone
della
spazzatura aperto. Il signore che aveva il coperchio in mano e il suo
sacchetto pronto a buttarlo, urlò terrorizzato, credendo di
aver
visto un
fantasma, tanto che diede a Lina un colpo di coperchio in quella che
doveva
essere la testa e la fece finire infilata nel secchio, urlando 'un
fantasma, un
fantsamaaa'. Lei agitava le gambe, l'unica cosa
che fuorusciva
dal contenitore metallico, mentre l'uomo tornava dentro. Cercai di
afferrarla
per i piedi ma l'uomo uscì con una ascia e lasciai
andare
Lina per
sbaglio, che si schiantò nuovamente sul fondo del secchio.
Cercai di calmare
l'uomo ma alcune guardie attorniarono il bidone, fecero uscire Lina e
la
arrestarono. Chiesi un chiarimento al capitano e lui disse
"Questa giovane ha il bottino in mano, ha cercato fuggire e questo
brav'uomo l'ha fermata...."
Lina si vide ammanettata e scalpitò come una forsennata
urlando la
sua innocenza.
Fortunatamente, l'uomo a cui avevano rubato arrivò e
spiegò la situazione
facendo liberare Lina. In pochi minuti era successo il finimondo e mi
accorsi
che la vecchina pareva aver predetto il vero. Ma preferii non dirlo a
Lina, era
già di pessimo umore.
"Guarda, i miei abiti sono orrendi, puzzeranno per giorni anche s e li
lavo. Che iella....e mi fa male la testa, devo avere un bernoccolo in
fronte...."
sbottò nervosa
"Fammi dare un'occhiata...."
le dissi fermandola per un braccio
Mi misi di fronte e le scostai la frangia, notando che un livido
sembrava
formarsi verso ll'attaccatura dei capelli che l'indomani sarebbe stato
sicuramente enorme. Sotto le dita sentivo la sua pelle calda e cercai
di
pensare al livido
"E' solo il colpo che hai preso nel bidone, non puoi castare un
recovery??"
"Eh......no.."
disse lei voltando il viso arrossito
"Ho capito, hai le tue cose...."
risi mentre lei mi fulminò con l o sguardo
"Ok, ok...non ho bisogno di uno specialista improvvisato...."
biascicò levando la mia mano con gesto rapido
Dovetti camminare con passo affrettato, vista la sua
velocità
nello sfuggire
alla situazione che involontariamente avevo creato. Nonostante fosse
piccola,
sapeva fuggire a gambe ultra levate! Camminavo vicino a lei, facendo
finta che
non ero là per lei. Si, facevo finta che i negozi e le
vetrine
che incontravamo
erano più interessanti della sua schiena, più
attraenti
dei suoi capelli che
danzavano a ogni passo, più belli del suo profilo quando,
credevo di non essere
vista, si voltava impercettibilmente verso di me. Ogni cosa che faceva
o
diceva, alimentava
nel mio profondo
qualcosa....pensavo..dicevo.....'il
sogno che vorrei' oppure ' la vita che farei'. Lei è....la
luce
dentro me, la
pace che non ho, la forza che vorrei... lei
è...................Lei è il
tempo che ora non passa mai; è l'ombra accanto alla mia...
è............è
dentro l'anima... è storia che non morirà
mai...........
Io non mi
dimentico i miei sogni irraggiungibili, perchè so
che per
lei ci sono
identici e nascosti. Di quei pensieri dove nascono frasi come 'Non
posso vivere
in un mondo in cui tu non esisti '.' E' come una droga per me'. Ormai
ho capito
che senza di lei non si può vivere. E' troppo tardi. E se
fosse
per sempre...il
vivere con lei... ne gioirei ! È difficile da descrivere.
Non
è un colpo di
fulmine, davvero. È più ...
Quando vedi lei, all'improvviso non è più la
terra che ti
tiene attaccata a sé.
È lei. E niente conta più di lei. Sai che per lei
faresti
qualsiasi cosa, per
lei saresti qualsiasi cosa. Diventi tutto ciò di cui ha
bisogno,
che sia un
protettore, un amante, un fratello, o un amico
A volte vorrei tenerla stretta e dirle 'Stammi a sentire. Ti amo
più di
qualsiasi altra cosa al mondo, senza eccezioni. Non ti basta?'. Ma
poi....non è
nel mio carattere affrettare le cose, se lei non sente quella voce, che
so per certo
esserci, non posso affrontarla, occhi negli occhi, i questo modo. Forse
sarebbe
meglio un' Sei diversa da chiunque altra abbia conosciuto. Mi
affascini.',
conoscendo il suo modo di vedersi, di considerarsi, forse er a la mossa
giusta?? NO, cosa potrei dirle per farla fermare?? Forse 'La mia vita
sei tu.
Soffrirei davvero soltanto se perdessi te'..??? NO, meglio forse 'Dimmi
solo se
dopo tutto ciò che ti ho fatto di spudorato, puoi ancora
amarmi
o no.
Puoi?...'????
probabilmente con lei sarebbero inutili....lei è romantica a
modo suo....
Alla fine, mi avvicinai a lei e le dissi
"NOn è meglio che andiamo da un guaritore?
Lei assunse un'aria maligna, di quelle che dicono 'zitto e cammina' e
tornò a
camminare spedita. Ma quando vidi l'insegna di una guaritrice, la presi
a forza
e la trascinai verso la porta, bussando. Tentò di liberarsi
prendendo a pugni
il mio braccio e alla fine sbottai
"Lina, domani diverrà enorme e il dolore
aumenterà. Fatti
guarire..."
Lei ostinata, continuò a lamentarsi finchè non
venne ad
aprire una donna sui
quaranta. Le chiesi se er a possiible essere ricevuto e lei ci fece
accomodare,
mentre tiravo Lina con la forza. Era cocciuta e se on mi imponevo,
finiva per
lamentarsi per giorni del bozzo. La donna ci condusse in una stanza con
un
lettino, una sedia, un tavolo con varie cose e un armadio a vetri.
Chiese quale
fosse il problema, Lina però non aprì bocca e
sfoggiò il solito broncio.
Spiegai allora cosa era accaduto e lei annuì, prese
dall'armadio
a vetri una
boccetta e delle garze e si avvicinò a Lina, la quale invece
di
farsi curare si
voltò dall'altra parte arrabbiata. Le chiesi di cambiare
atteggiamento e lei
sbuffò e accettò infine l'aiuto della donna.
Imprecò varie volte per il dolore,
tanto che dovetti tenerla ferma per le braccia e alla fine la donna
disse
"Allora, così il gonfiore non dovrebbe aumentare,
però se
toccherai la
parte il dolore lo sentirai...ma massimo un paio di giorni e il gioco
è fatto....in
caso, poggia sopra una pezza bagnata di acqua fresca...."
posando tutto
La ringrazia e uscimmo, Lina si fermò davanti a me con i
pugni
sui fianchi
"Spero che no n accada più una cosa del genere GOurry, non
ho
bisogno di
tutore, mi basta che tu ti autoproclami mio protettore....."
"Lina, essendo tuo protettore devo anche stare attento alla tua
salute...."
"Ma dove lo hai letto scusa???"
"Se non fosse per la mia idea, adesso staresti morendo di dolore,
ammettilo. Lo vedo dalla tua faccia che stai meglio...."
La frase dovette averla sorpresa, perchè iniziò a
sbattere le palpebre
nervosamente e poi negò tutto. Alla fine alzai le spalle e
ci
incamminammo
verso la locanda. Era ormai tardi, avevamo mangiato solo
patate e
pensai
che una buona cena fosse la soluzione migliore. Ma lei decise di andare
a letto
presto e rimasi in corridoio , davanti la sua porta, senza sapere che
fare.
Andai giù dal proprietario e ritornai dop un pò
davanti
la sua camera. Bussai
una volta ma lei non aprì, bussai nuovamente e alla fine
iniziai
a
preoccuparmi. Quando stavo decidendo di buttarla giù, la
vidi
salire le scale
in accappatoio, segno che era andata a farsi un bagno. Ci
accigliò nel vedermi,
sopratutto con le cose in mano.
"Gourry, non cè nè bisogno...."
mi disse con un tono secco
"Lina, se lo sistemi questa sera è meglio...."
le dissi
Lei entrò in camera, tentò di chiudere la porta
dietro di
se ma io mi impuntati
e entrai spintonando la porta, facendola arrabbiare. Posai sul comodino
vicino
il letto un catino con dell'acqua fresca e sullo schiena della sedia
alcuni
panni di lino. Lei bofonchiò qualcosa e andò a
cambiarsi
dietro il separé in un
angolo della stanza. Quando spuntò indossando il pigiama,
rimase
a fissarmi
firente, poi si mise a letto dandomi però le spalle.
"Lina, voltati che ti metto sul bernoccolo un panno fresco....."
Lei si voltò verso di me col broncio, si mise in posizione
supina, con le
braccia conserte. Bagnai un pezzo di stoffa nell'acqua e le strizzai
per poi
posarla sulla sua fronte. Cerci di scostarle la frangia, ma era
maledettamente
ribelle. Mentre litigavo con quel ciuffo antipatico, la sentii
ridacchiare e la
vidi sorridere mentre osservava. Tornai seduto e ci fissammo
senza dire
nulla. DOpo un pò, lei disse
"ho fame...."
quasi miagolando
Risi alla cosa, non aveva detto che voleva dormire??? MI alzai e le
dissi di
aspettarmi, lei però mi fermò prendendomi per il
polso
"NO, Gourry. Sei già andato a prendere queste cose.....e
ormai è tardi per la cucina....."
La tranquillizzai e andai a prendere qualcosa. Purtroppo era rimasto
poco vista
l'ora. Fette di arrosto con del purè e una fetta abbondante
di dolce.
Portai tutto in camera sua, ma qaundo aprii la porta la trovai in piedi
davanti
la finestra, si voltò e mi sorrise.
"Lina, vieni a letto. Ho portato qualcosa....."
"Tu no n mangi?? Sembrano poche cose...."
"Cè nè abbastanza per entrambi.....E.....Non ho
un bernoccolo da far sparire....se mangi domani mattina ti
rimetti...."
"GOurry, se mangio come un maiale, poi domani si che sarà
gonfio...ma di
cibo...."
ridendo
"Ah, non sapevo che avessi lo stomaco in testa...."
dissi ridendo come risposta alla sua frase
Avevamo finalmente ritrovato quell'atmosfera nostra. Mangiammo
con gusto la
carne e il purè, poi le diedi il dolce. Però disse
"Gourry, dividiamolo a metà come per la patata..."
Presi il coltello ma lei me lo strappò dalle mani e mi fece
cenno di sedermi
sulla coperta del letto. Mi sistemai in modo da esserle di fronte e mi
diede
una forchetta. mangiammo il dolce insieme, ridendo a ogni boccone che
finiva
nelle nostre bocche. Quando rimase un pezzo grande quasi una moneta, ci
guardammo. Avevamo le forchette che vibravano per aria e scrutavamo
l'altro per
anticipare le sue mosse. Ma lei fu più lesta e dopo averlo
fatto
voltegiare per
aria in segno di vittoria s elo portò in bocca. Assunse
un'aria
da monella mentre
masticava e non potevo resistere nel fissarla. Così come non
potei resistere quando
mi avvicinai di più con le labbra, così veloci
che
sfiorai le sue. Mi ritrassi
un pò, vedendo che lei si era bloccata. Ma non riuscii a
frenarmi e la baciai,
questa volta schiudendo le mie labbra sulle sue, in un impeto
così forte da
farla finire con la testa sul cuscino. Sentivo le sue dita sulle mie
spalle, ma
quando mi alzai lievemente per guardarla negli occhi, mi accorsi che
non mi
stava respingendo e anzi, aveva seguito le mie labbra timidamente.
Scesi ancora
sulla sua bocca e le stampai un altro bacio, un pò
più
passionale. Chiusi gli
occhi e lasciare vagare una mia mano sul suo viso, mentre con l'altra
mi
sostenevo sul materasso. Sentivo lei rispondere dolcemente ai miei baci
e azzardai
, con la mano, un tentativo di scendere verso il collo ma lei mi
fermò. Sussurò
il mio nome come un a supplica e mi fermai. Quando cercai il suo
sguardo ,
lei si voltò verso il muro, a fissarlo. Capii che non era
pronta
per qualcosa
che lei considerava tropo audace. Le chiesi scusa e le preparai il
panno
bagnato da mettere in fronte, mi lasciò posare il tessuto
sulla
pelle calda, fissando
sempre la finestra. Sapevo di aver agito da stupido nei suoi confronti,
rovinando qualcosa che avevo sperato da tempo. Scostai la sedia dietro
di me e
la salutai. Quando raggiunsi la porta, lei mi chiamò
"Rimani qui....ancora un pò...."
non guardandomi
"Lina, devi riposare...."
"...almeno finchè non mi addormento....."
Tornai alla sedia e mi sistemai, lei aggiunse fissando il muro che
pareva così interessante tinteggiato di bianco
"però,sappi che non garantisco nulla sul mio umore nel caso
tu
inizi a
fare stile chioccia.....odio ammalarmi per questo....."
Il modo in cui lo disse non sembrava una minaccia, e le sorrisi,
sapendo che alla fine sarei stato ocntento anche con un bernoccolo. Le
sistemai le
coperte e lei mi prese una mano stringendola con la sua. Ci fissammo a
lungo, finche
no mi diede la buonanotte e iniziò a scivolare nel mondo dei
sogni.
E'
cambiato qualcosa in tutto questo tempo? si è smosso
qualcosa
in lei?
Spesso la gente non si rende conto che quello che ha per le mani
è come un
miracolo.....qualcosa di unico e particolare che non troverà
più......l'unico motivo per svegliarsi al mattino.....
Poggiai un gomito sul letto e rimasi lì a fissarla, riuscii
solo
a sussurrare
guardandola
"Mi sento un bambino che crede al destino, lo sai?? NOn so se la
vecchia
avesse ragione ma...non ti era sembrava che parlava del nostro
incontro?? Non
ti è sembrato che descrivesse quel giorno, nella foresta??
All'inizio .....Ti
vedevo lontano anni luce e cercavo di capire se ti eri accorta di me
oppure
dovevo farmi notare. Però, poi capii......... che non ce
n'era
bisogno perché
avevo a che fare con una persona stupenda e solare. Così
speciale.... Che mi ha
fatto innamorare e ha saputo apprezzare....il poco che ho da
offrirle...........Sei l'unica persona che mi ha saputo aiutare, quando
credevo
che la mia vita fosse nebbia. Che mi ha dato una ragione di vivere e
sfruttare la spada e le mie abilità. Dove andremo domani,
Lina???"
Me lo sono sempre chiesto se
esistesse una persona straordinaria in
grado di
regalare la felicita....se esistesse una persona profondamente uguale a
me, con
la quale sperimentare una concreta “pienezza”,
della vita e
di ogni minima
stupidaggine passata per la mente.…se esistesse una persona
in
grado di
riflettersi in me e viceversa.
Non ricordo molto della lotta contro Phibrizo, Zel mi disse che Lina
sacrificò
se stessa per salvarmi. Non credo che fosse giusto dirmelo, ma credo lo
abbia
fatto per 'aprirmi gli occhi'. L'unica cosa che so di quel giorno,
è che dentro
di me, senza sapere la verità, mi sentii perso nel saperla
sparita per sempre,
nel sapere che non avrei mai potuto rivedere il suo sorriso,
quel
sorriso
solo per me, quei capelli carezzati dal vento e le sue mani gentili su
di me
quando si sentiva tranquilla al mio fianco. Avrei sofferto
così
immensamente,
che la perdita della spada di luce o di chiunque altro, sarebbe stata
la stessa
cosa di una zanzara schiacciata. Avrei sofferto forse più
quel momento che il giorno che persi mia nonna, nonostante le volessi
bene. Avrei perso tutto, solo il mio corpo avrebbe continuare a vivere.
Ogni giorno mi chiedo cosa sarebbe accaduto....se non
avessi conosciuto la
pazza maga quel giorno. Esisterà una spiegazione con cui
capire
come possano
due persone diverse e agli antipodi, diventare da subito complementari?
Ebbene........ per me esiste e ..... se il destino, Lon o
altri,
per una
ragione hanno voluto ciò, posso solo
ringraziare...di
questa nuova vita,
di questa felicità, di questa simbiosi che non necessita di
altro...... amando
ogni suo singolo respiro, ammirando il suo sorriso, e
vivendola
al mio fianco....nel
nostro modo...aspettando per sempre!
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