Persecuzione
Persecuzione
Quando
le fan-writers rendono la vita dura ai personaggi IC…
La ragazza
cercò di muoversi per i lunghi corridoi di Hogwarts facendo meno rumore
possibile, ben attenta a non farsi udire e nel contempo a percepire il possibile
arrivo di qualcun altro. Sulla punta dei piedi cercò di raggiungere il passaggio
segreto che dava sul cortile della Torre dell’Orologio, da lì sarebbe facilmente
arrivata allo sgabuzzino dove Gazza stipava tutta la robaccia requisita agli
studenti; aveva da poco scoperto che quello era un luogo perfetto per
nascondersi da loro.
Era quasi
arrivata al quadro che celava il passaggio quando udì chiaramente un rumore
provenire dal corridoio alle sue spalle. Si appiattì prontamente contro il muro
e iniziò a strisciare fino ad una nicchia abbastanza grande per
nasconderla.
-Mione tesoro,
dove ti nascondi, lo so che sei qui…-, la chiamò una voce maschile.
Lei per tutta
risposta cercò di raggomitolarsi ancora di più nella cavità del muro, attendendo
pazientemente che se ne andasse, e lanciandogli Maledizioni mentali per averla
chiamata con quel ridicolo soprannome.
Il nuovo
arrivato non accennò ad allontanarsi, anzi venne presto raggiunto da qualcun
altro.
-L’hai
trovata, Harry?-, chiese la voce di Ron, leggermente affannata come se avesse
corso.
-È sicuramente
passata di qua.-, affermò sicuro il Bambino Sopravvissuto.
-Ne sei certo,
Potter?-, una terza persona si intromise nel discorso.
-Ti dico di
dì, Malfoy. Qualche giorno fa l’ho vista nascondersi nel gabbiotto di Gazza,
vicino al cortile della Torre dell’Orologio e qui vicino secondo le Mappa del
Malandrino ci dovrebbe essere un passaggio per andare là.-, ribatté
Harry.
Hermione
ancora celata nella nicchia sentì gelarsi il sangue: non si era accorta che
Harry l’avesse scoperta e non aveva neppure pensato potessero usare la Mappa.
Dovevano avergli suggerito loro quella mossa.
-Bene, allora
io chiamo gli altri.-, annunciò Draco allontanandosi.
Lei lo sentì
allontanarsi e si maledisse per tutte le volte che aveva cercato si incoraggiare
l’amicizia tra Grifondoro e Serpeverde. Ora sarebbe andato a chiamare rinforzi e
lei non avrebbe avuto scampo.
-Mionuccia,
vieni fuori. Siamo noi, Harry e Ron, i tuoi amici.-, si sentì chiamare dal
Portiere di Grifondoro.
Amici un
cavolo, pensò la ragazza, so bene perché mi state cercando. E pregò perché
cambiassero idea e se ne andassero altrove. La sua preoccupazione aumentò con il
ritorno di Malfoy e degli altri.
-Si è di nuovo
nascosta?-, si informò Lucius Malfoy.
-Ovvio, ma
Harry dice che si rifugia nel ripostiglio di Gazza. Aspettavamo che arrivaste.-,
rispose Ron, cose se parlare tanto tranquillamente al Mangiamorte fosse la cosa
più naturale al mondo.
-Allora non
perdiamo altro tempo!-, esclamò Lord Voldemort.
Detto questo
si avviò velocemente in direzione di temporaneo nascondiglio di Hermione, subito
imitato da Neville Paciock, Severus Piton,Argus Gazza, Cedric Diggory, Sirius
Black, Victor Krum e molti altri.
Hermione
decide di fare un tentativo, anche se disperato: uscì a sorpresa dalla nicchia
sorprendendo i suoi inseguitori e con uno scatto da atleta olimpionica partì a
razzo verso i dipinto.
-Eccola!-,
urlò alle sue spalle Malocchio Moody.
Stanno per
raggiungermi, pensò disperata Hermione e con uno slancio dettato dalla sconforto
riuscì ad attraversare il quadro.
Non appena
atterrò dall’altra parte la ragazza riprese a correre, alla ricerca di un nuovo
nascondiglio. Mentre si allontanava dal cortile della Torre dell’Orologio un
luogo ideale le venne in mente.
Si affrettò su
per varie rampe di scale mobili, arrivando infine davanti al gargoyle posto a
guardia dell’ufficio del Preside.
Superò senza
problemi la statua, dal momento che conosceva la parola d’ordine, e si intrufolò
nello studio.
Qui non
verranno mai a cercarmi, si disse soddisfatta.
-Buona sera,
signorina Granger.-, la salutò Silente, alle sue spalle.
-Mi scusi
Preside, ma mi creda: è un’emergenza!-, si affrettò a specificare
Hermione.
-Non
preoccuparti, tu puoi venire da me in qualunque momento, Mione cara…-, disse
l’anziano Preside.
Lei lo fissò con gli occhi fuori dalle orbite:
loro
erano arrivate fino a lui!
-Dannatissime
fan-writer!-, escamò con la voce carica d’odio, scappando
dall’ufficio.
the End
Angolo dell'aUtrice (con la "U"
maiuscola)
Eccomi di
nuovo qui su EFP.
È un bel po'
che trascuro le mie storie, ma questo è l'anno degli esami per me e tra
compiti, interrogazioni e la tesina non trovo mai tempo per scrivere.
Spero di poter
riprendere presto in mano le mie vecchie ff, non appena finiti gli obblighi
scolatici. Intanto godetevi (se vi è piaciuta) questa storia
demenziale^^
Lety
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