Persecuzione

di Lety Shine 92
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Persecuzione

Persecuzione

 

Quando le fan-writers rendono la vita dura ai personaggi IC…

 

La ragazza cercò di muoversi per i lunghi corridoi di Hogwarts facendo meno rumore possibile, ben attenta a non farsi udire e nel contempo a percepire il possibile arrivo di qualcun altro. Sulla punta dei piedi cercò di raggiungere il passaggio segreto che dava sul cortile della Torre dell’Orologio, da lì sarebbe facilmente arrivata allo sgabuzzino dove Gazza stipava tutta la robaccia requisita agli studenti; aveva da poco scoperto che quello era un luogo perfetto per nascondersi da loro.

Era quasi arrivata al quadro che celava il passaggio quando udì chiaramente un rumore provenire dal corridoio alle sue spalle. Si appiattì prontamente contro il muro e iniziò a strisciare fino ad una nicchia abbastanza grande per nasconderla.

-Mione tesoro, dove ti nascondi, lo so che sei qui…-, la chiamò una voce maschile.

Lei per tutta risposta cercò di raggomitolarsi ancora di più nella cavità del muro, attendendo pazientemente che se ne andasse, e lanciandogli Maledizioni mentali per averla chiamata con quel ridicolo soprannome.

Il nuovo arrivato non accennò ad allontanarsi, anzi venne presto raggiunto da qualcun altro.

-L’hai trovata, Harry?-, chiese la voce di Ron, leggermente affannata come se avesse corso.

-È sicuramente passata di qua.-, affermò sicuro il Bambino Sopravvissuto.

-Ne sei certo, Potter?-, una terza persona si intromise nel discorso.

-Ti dico di dì, Malfoy. Qualche giorno fa l’ho vista nascondersi nel gabbiotto di Gazza, vicino al cortile della Torre dell’Orologio e qui vicino secondo le Mappa del Malandrino ci dovrebbe essere un passaggio per andare là.-, ribatté Harry.

Hermione ancora celata nella nicchia sentì gelarsi il sangue: non si era accorta che Harry l’avesse scoperta e non aveva neppure pensato potessero usare la Mappa. Dovevano avergli suggerito loro quella mossa.

-Bene, allora io chiamo gli altri.-, annunciò Draco allontanandosi.

Lei lo sentì allontanarsi e si maledisse per tutte le volte che aveva cercato si incoraggiare l’amicizia tra Grifondoro e Serpeverde. Ora sarebbe andato a chiamare rinforzi e lei non avrebbe avuto scampo.

-Mionuccia, vieni fuori. Siamo noi, Harry e Ron, i tuoi amici.-, si sentì chiamare dal Portiere di Grifondoro.

Amici un cavolo, pensò la ragazza, so bene perché mi state cercando. E pregò perché cambiassero idea e se ne andassero altrove. La sua preoccupazione aumentò con il ritorno di Malfoy e degli altri.

-Si è di nuovo nascosta?-, si informò Lucius Malfoy.

-Ovvio, ma Harry dice che si rifugia nel ripostiglio di Gazza. Aspettavamo che arrivaste.-, rispose Ron, cose se parlare tanto tranquillamente al Mangiamorte fosse la cosa più naturale al mondo.

-Allora non perdiamo altro tempo!-, esclamò Lord Voldemort.

Detto questo si avviò velocemente in direzione di temporaneo nascondiglio di Hermione, subito imitato da Neville Paciock, Severus Piton,Argus Gazza, Cedric Diggory, Sirius Black, Victor Krum e molti altri.

Hermione decide di fare un tentativo, anche se disperato: uscì a sorpresa dalla nicchia sorprendendo i suoi inseguitori e con uno scatto da atleta olimpionica partì a razzo verso i dipinto.

-Eccola!-, urlò alle sue spalle Malocchio Moody.

Stanno per raggiungermi, pensò disperata Hermione e con uno slancio dettato dalla sconforto riuscì ad attraversare il quadro.

Non appena atterrò dall’altra parte la ragazza riprese a correre, alla ricerca di un nuovo nascondiglio. Mentre si allontanava dal cortile della Torre dell’Orologio un luogo ideale le venne in mente.

Si affrettò su per varie rampe di scale mobili, arrivando infine davanti al gargoyle posto a guardia dell’ufficio del Preside.

Superò senza problemi la statua, dal momento che conosceva la parola d’ordine, e si intrufolò nello studio.

Qui non verranno mai a cercarmi, si disse soddisfatta.

-Buona sera, signorina Granger.-, la salutò Silente, alle sue spalle.

-Mi scusi Preside, ma mi creda: è un’emergenza!-, si affrettò a specificare Hermione.

-Non preoccuparti, tu puoi venire da me in qualunque momento, Mione cara…-, disse l’anziano Preside.

Lei lo fissò con gli occhi fuori dalle orbite: loro erano arrivate fino a lui!

-Dannatissime fan-writer!-, escamò con la voce carica d’odio, scappando dall’ufficio.

the End

 

Angolo dell'aUtrice (con la "U" maiuscola)

 

Eccomi di nuovo qui su EFP.

È un bel po' che trascuro le mie storie, ma questo è l'anno degli esami per me e tra compiti, interrogazioni e la tesina non trovo mai tempo per scrivere.

Spero di poter riprendere presto in mano le mie vecchie ff, non appena finiti gli obblighi scolatici. Intanto godetevi (se vi è piaciuta) questa storia demenziale^^

Lety





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