Un’opportunità per essere felice
Un tuono squarciò il cielo, mentre la pioggia scendeva bagnando lo strano edificio a forma di cupola.
L’acqua scrosciava, provocando un rumore tanto piacevole quanto rilassante per chi era al coperto lontano dalle intemperie.
Un tonfo destò l’attenzione della scienziata.
-Tesoro. Sei tornato finalmente, ma sei tutto bagnato?
Il ragazzo dai capelli lillà sorrise
-Certo, diluvia.
La madre osservandolo non poté non lasciarsi trasportare da un tenero ricordo.
Rammentò una situazione simile, avvenuta –ormai- molti, forse troppi anni addietro, ma nonostante ciò l’immagine non era sfocata, anzi era nitida come se fosse accaduta pochi istanti prima.
-Cosa fai scimmione, non lo vedi che sei tutto bagnato e sporco di fango? Esci subito dal mio laboratorio!
L’uomo inarcò il ciglio prima di sorridere e di avvicinarsi alla donna per baciarla.
-Cosa fai? Non hai sentito ciò che ti ho appena detto?
Aggiunse lei, questa volta non rimproverandolo, ma con un tono più dolce.
E con voce suadente continuò
-Dovresti prima spogliarti?
Ricordava quel giorno, uno dei pochi felici, uno degli ultimi prima della morte di Goku e dell’inizio dell’apatia del suo Principe. Uno di quei giorni che precedevano la scoperta di essere incinta.
Chi sa? Forse era proprio quello il giorno del concepimento...
Sorrise a quel pensiero.
Ricordava la fierezza del Principe, il suo orgoglio e la sua testardaggine.
Lui era stato il suo amore più grande, ma al tempo stesso la sua più grande delusione.
Non aveva avuto tempo per amare e tanto meno per essere amata, se mai una simile opportunità ci fosse stata…
Ricordava le parole del figlio appena tornato dal passato, i suoi racconti le apparivano inverosimili.
Vegeta che difende suo figlio?
Non avrebbe mai immaginato una reazione simile, non pensava che potesse provare sentimenti anche per altri e non solo per se stesso.
Il tempo era davvero cambiato e, forse, anche lui.
-Tesoro, spero tu non sia stato deluso dalla conoscenza di Vegeta?
Gli chiese Bulma, al ritorno dal primo viaggio, conoscendo già la risposta.
-E’ burbero e arrogante come lo avevi descritto.
Rispose Trunks, con lo sguardo fisso sul pavimento.
Era triste e, sì- anche- deluso.
La conversazione avvenuta al ritorno dal seguente viaggio era totalmente diversa e infondeva in Bulma un calore incredibile, avvolgente, una gioia e speranza per una se stessa del passato, per la possibilità di vivere in pace e, forse, con l’uomo che amava.
Il figlio le riferì che il Saiyan sarebbe rimasto, che non aveva intenzione di partire.
Trunks comprese la curiosità della madre, sapeva ciò che lei desiderasse ascoltare, così aggiunse:
-Non so se stanno insieme, ne dubito fortemente, ma chi sa il futuro cosa riserverà loro?
Bulma soddisfatta sorrise, in fondo la se stessa del passato aveva –così- un’altra opportunità per essere felice.
Angoletto dell’autrice
Spero proprio che questa breve fiction possa piacervi, sono aperta a consigli e critiche, soprattutto se costruttive.
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