1 Cap
Era
un giorno come gli altri. Ormai pure la scuola mi stava annoiando.
-Mikuru!- -Uh? Scusa Suzumiya-san...- -Buongiorno!- strillò lei.
-E' solo che ultimamente sono un pò stanca.-
-Eh, Mikurella non è un bene che tu ti addormenti sui banchi di
scuola, poi dove va il tuo buon rendere?- stavo per risponderle quando
fummo interrotte dal suono della campanella che annunciava la fine
dell'ora.
Mi alzai e mi diressi verso la porta. -Suzumiya-san faccio un giro nel
cortile e ci vediamo nell'aula per la prossima lezione!- non le diedi
nemmeno il tempo di rispondere che già mi trovavo fuori.
-Non ce la faccio più... Sono sempre tanto stanca... E poi sta
pure arrivando la bella stagione...- alzai il viso al cielo e mi
sedetti sui gradini che portavano al campo di atletica leggera della
nostra scuola.
-Però devo essere costante con lo studio! Non posso lasciarmi
andare proprio ora...- mi appoggiai con la schiena al tronco
dell'albero lì accanto e, chiudendo gli occhi, mi addormentai.
Non so per quanto tempo restai addormentata, sta di fatto che al mio
risveglio mi trovai in infermeria, con un'unica domanda "chi mi aveva
portata qui?".
Mi misi a sedere continuando a pensare a chi fosse stato a portarmi
qui, quando una voce irruppe nei miei pensieri... -Ti sei svegliata
finalmente. Come stai?-
Quella voce non l'avevo mai sentita... -B-bene...- mi guardai in giro per capire da chi provenisse quella voce.
Il mio sguardo fu catturato da un ragazzo, avrà avuto sì
e no una ventina d'anni, o forse era più grande. La sua pelle
era bianca, in contrasto con le sue iridi e i suoi capelli color
dell'ebano.
Addosso aveva una maglia bianca molto più grande della sua
statura ed un paio di jeans scoloriti, ma la cosa che mi colpì
di più era il modo in cui stava seduto sulla sedia.
All'improvviso sentii le mie guancie prendere fuoco senza motivo.
-P-perché mi hai portata qui?- cercai di nascondere il mio
imbarazzo. -Mi parevi stanca, così ho deciso di farti riposare
in un posto più comodo. Non penso che quelle scale siano tanto
comode.-
-G-grazie... Comunque mi chiamo...- -Mikuru...- -Come fai a sapere il
mio nome?- lo guardai stranita. Sebbene io non sapevo chi fosse
quell'individuo, esso sapeva il mio nome.
-Non ti preoccupare, Asahina. Non è importante il motivo per il
quale io so il tuo nome.- detto questo si diresse verso la porta.
-Ah, ho detto io al tuo insegnante che stavi male e non potevi recarti
in classe... E pure a quella tua amica strana...- saltai giù dal
letto e presi la mia borsa. -Grazie.- feci un lieve inchino e uscii
fuori da quella stanza.
Appena arrivata a casa decisi di chiamare Haruhi. Dopotutto era tutto
il giorno che non mi facevo sentire, magari era preoccupata. Appoggiai
la borsa sul mio letto e mi misi a cercare il telefono.
Lo trovai e mi accorsi che era spento. Io non mi ricordo di averlo
spento. Subito pensai alla batteria scarica, poi, invece, mi accorsi
che non era poi così importante sapere come mai era spento.
Lo accesi e composi il numero di Haruhi. Dato che da più di 6
anni che ci conoscevamo il suo numero l'avevo imparato a memoria. Dopo
vari squilli qualcuno mi rispose...
-Suzumiya-san?- -Mikuru! Che fine hai fatto!? Pensavo ti avessero
rapita gli alieni! Mi sono preoccupata per te!- strano. Haruhi si era
preoccupata seriamente. -S-sto bene... Ho solamente avuto un calo di
pressione...-
-Mikuru...- -Dimmi Suzumiya-san- -Se domani non sei pronta per andare a
trovare i ragazzi all'altra scuola, ti ci trascino io anche se sei
muribonda!- -M-ma Suzumiya-san...-
Ora che ci penso io e Haruhi frequentiamo la solita facoltà,
mentre Itsuki, Kyon e Yuki, hanno preso una facoltà diversa. -Ma
io domani voglio andare a scuola!- -Mikuru? Non è da te
ribellarti... Che ti prende?-
Ora è il momento della verità... Che faccio? Glielo dico?
No, lasciamo passare... -E' che non mi va di vedere Itsuki... Dopo
quello che è successo... Sono ancora un pò triste...-
Eh già! Itsuki Koizumi mi aveva lasciata perché mi aveva
dichiarato di essere innamorato di un suo compagno di classe... A me la
vicenda mi aveva fatto vedere il mondo con altri occhi...
-Scusa Mikuru, non ci avevo proprio pensato!- e ride. Io mi devo ancora
saper spiegare che ci trova da ridere quella matta! Comunque decisi di
non farla per le lunghe.
-Suzumiya-san ora scusa, ma sono tanto stanca... Ci vediamo domattina!
Ciao!- e nemmeno le avevo dato il tempo per rispondere che già
le avevo attaccato il telefono in faccia.
Misi sotto carica il telefono e mi lasciai cadere all'indietro sul
letto. Fissai il soffitto. C'era silenzio. Appena chiusi gli occhi mi
tornò in mente quella figura... Quel ragazzo era entrato
già nei miei pensieri.
-Che stupida!- mi misi a sedere. -Mi sono dimenticata di chiedergli il
nome... Però lui sapeva il mio...- questo non me lo sapevo
spiegare...
Mi tornarono in mente le sue parole... "Non ti preoccupare, Asahina.
Non è importante il motivo per il quale so il tuo nome". Questo
tipo mi nascondeva qualcosa...
Io non ho avuto il tempo di presentarmi che lui mi ha detto sia il mio
nome che il mio cognome... Decisi che l'indomani sarei andata a fondo
in questa storia... Dovevo capirci di più... Dovevo sapere chi
era e perché sapeva il mio nome...
E soprattutto, perché arrossivo solo al pensarlo? Il mio cuore
non aveva mai battuto così forte... Mi portai istintivamente una
mano al petto... Forse... Mi stavo innamorando...
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