Stolen
Non l’ha
ancora fatto.
Si nasconde sempre
dietro la convinzione granitica che no, in questo momento non ha i
soldi – sì okay, non ce li ha davvero lui, ma sua madre sì,
e sa che potrebbe chiederglieli senza problemi –, che un
giorno gliela ricomprerà, certo, gliel’ha promesso
e Ash Ketchum le promesse le mantiene; un giorno. Non c’è
mica fretta.
Se lo ripete sempre,
glielo ripete sempre: Prima o
poi te la ripagherò, quella bici.
E nel frattempo sono
passati anni. E nel frattempo non l’ha ancora fatto.
Misty ormai glielo
ricorda sempre meno, forse in fondo si è arresa; ma non
è per questo che lui continua a non farlo. Il problema
è che quella bicicletta da ripagare è diventata
un punto interrogativo fra loro. Ash se lo sente addosso, e lo vede
anche negli occhi di Misty, ogni tanto. Cosa succederebbe se domani le
desse quei benedetti soldi? Lei direbbe Bene,
finalmente;
e poi…?
E poi finirebbe tutto
così, tra loro? No, non potrebbe crederlo: la loro amicizia
non si è mai basata su un veicolo carbonizzato. Non lo
crede, eppure Ash lo sa, che se vedesse materializzarsi quella bici
nuova la scusa per viaggiare insieme cesserebbe di esistere. La
bicicletta assumerebbe le sembianze spaventose di un fantasma che
appare all’improvviso.
Sì, magari
Misty l’avrebbe avuta al suo fianco comunque, anche senza
quell’incidente di tanti anni prima. Ma la bici è
stata l’origine di tutto. Se fosse anche la fine?
Ash non sa davvero
perché quella promessa non la mantiene ancora. È
solo che a volte gli capita di guardare Misty e di pensare che, se
restituisse quella bici in qualche modo, poi dovrebbe restituire anche
lei.
E allora no, grazie.
Non ha proprio un bel niente da dare indietro. Lui quella bici
l’ha rubata. Ecco.
Note: Niente, un triplo drabble
(300 parole) piuttosto insignificante, nato a mezzanotte
ù__ù Non ho davvero altro da dire questa volta xD
Disclaimer: Pokémon è di
proprietà di Satoshi Tajiri, Nintendo, Game Freak e
compagnia bella. La "storia" però è mia.
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