IL COLLABORATORE PERFETTO
« Da quanto ci conosciamo? Trenta, quarant'anni? »
Il grosso gatto seduto sulla poltrona in posizione composta,
guardò con aria scettica e annoiata l'anziano mago che aveva
di fronte.
« Oh, oh, oh, oh, oh! Hai ragione: saranno almeno
cinquant'anni! Eh... il tempo passa molto rapidamente amico mio, e
nemmeno riesco a rendermene pienamente conto, sai, mangio ancora api
frizzole! »
Il gatto strinse gli occhi in due fessure compiacenti e
mostrò un sorriso sornione.
« E devo aggiungere che in tutto questo tempo non sono mai
riuscito ad incappare in quella gelatina al gusto di torrone alle
mandorle che tanto ho invidiato al nostro caro Elphias, quindi mi
auguro, e così anche a te,
amico mio, ancora lunghi anni dinanzi per riuscire a scovare in qualche
pacchetto questa delizia... Ma veniamo a noi. Ti ho chiesto questo
colloquio per un motivo che ritengo
abbastanza importante ed urgente. Come ben sai, tra poco
inizierà il terzo anno ad Hogwarts per il giovane Potter e
per i suoi amici»
l'espressione del felino era ora attenta, gli occhi puntati in quelli
del mago, «ed in occasione del ritorno di Harry nel mondo dei
maghi, Voldemort si è rifatto vivo sia
al primo che al secondo anno. Se la prima volta si è
preoccupato di sanare il suo fisico tentando di impadronirsi della
pietra di Nicholas, si è ritrovato,
però, anche a dover fare i conti con il suo grande incubo:
Harry. Il fatto che lo stesso bambino che era stato causa dei suoi
problemi sia lo stesso che ha mandato all'aria i suoi
piani di acquistare l'immortalità, non deve averlo reso
molto felice, ma, soprattutto, ha potuto constatare che anche adesso
Harry non è solo, ma che ad
aiutarlo ci sono altri due giovani maghi che hanno dimostrato in
più occasioni capacità e coraggio degni del nome
della casa in cui sono stati smistati... Già
l'anno successivo Voldemort deve aver pensato che il modo migliore per
arrivare ad Harry, sia quello di passare attraverso i suoi affetti
più cari, infatti,
guarda caso, il suo diario è "casualmente" capitato tra le
mani della giovane Weasley... certo, era stata un'iniziativa di Lucius
Malfoy, ma sai bene anche tu che i suoi
Mangiamorte, anche quando agiscono da soli, lo fanno sotto il suo
influsso, o sotto l'influsso della sua anima - come quel ricordo che
possedeva il diario, e che, per
immateriale che fosse, era comunque una sua parte vera e propria, con
tutto il suo corredo di sentimenti e carismi - come penso sia accaduto
con Lucius...
ora... beh, avrai letto anche tu la Gazzetta... Sirius Black
è riuscito ad evadere da Azkaban... Sono molto preoccupato
per Harry, è vero, e visto di chi si
tratta ho voluto che accanto a lui ci fosse anche Remus: è
quello che meglio conosce Black ed è un ottimo elemento, sia
per intelligenza, sia per capacità in
combattimento... e la sua sensibilità e la sua storia non
possono far altro che giovare ad Harry... Comunque, Harry non
è l'unico che devo tutelare, anche i
suoi amici sono da considerare in costante pericolo, e, ironia della
sorte, una dei due migliori amici di Harry è una figlia di
Babbani... » il vecchio mago
prese un profondo respiro e aggiustò gli occhiali a
mezzaluna sul naso.
« È una strega davvero in gamba, per buona parte
è merito suo se Voldemort ha visto sfumare i suoi piani, ma
nonostante la sua intelligenza, il suo coraggio e le sue grandi doti
magiche, è comunque una ragazzina, molto
sveglia, certo, ma anche molto impegnata... quest'anno le abbiamo
concesso una giratempo per permetterle di seguire tutti i corsi del suo
anno... »
Di nuovo una pausa. Il mago era sicuro che questa notizia sarebbe stata
valutata con grande interesse dal suo interlocutore che, infatti,
roteò le orecchie alzandole e sgranò gli occhi:
se riusciva a seguire tutti i
corsi e se il preside le aveva concesso una giratempo, si doveva
trattare di una ragazza davvero speciale!
« Bene! Vedo che la cosa ti ha colpito! Quindi, come ti
dicevo, sarà molto impegnata e vorrei non lasciarla
sguarnita di protezioni: il suo stato di Mezzosangue, unito alla sua
vicinanza con Harry ne fanno un obiettivo succulento, e
con Black in giro... Certo, la presenza di Remus è
sicuramente un'ottima precauzione, ma mi piacerebbe se lui potesse
dedicarsi maggiormente ad Harry, ha molto
da dargli, soprattutto dal punto di vista umano, e penso che farebbe
bene a tutti e due parlarsi e confidarsi, vista la sua amicizia con
James e Lily... Beh...
Comunque è per Hermione Granger che vorrei il tuo aiuto: mi
occorre qualcuno discreto, intelligente e con una spiccata conoscenza
di tutto ciò che
può essere definito "oscuro" che la tenga d'occhio. Mi rendo
conto che soddisfare la mia richiesta sia un impegno piuttosto gravoso,
anche perché quei tre
giovani maghi sono più efficaci di un incantesimo di appello
per i guai e attorno a loro ruotano i maghi più
malintenzionati che ci siano in circolazione... Allora,
amico mio, ti andrebbe di darmi una mano "annusando l'aria" che spira
attorno alla Signorina Granger? »
Il gatto scosse le orecchie come a voler scacciare una mosca, mise su
uno sguardo beffardo e, con un balzo, saltò sulla scrivania
del preside e addentò un topoghiaccio dalla ciotola di
dolcetti: collaborazione accordata!
« Che
cos’era? »
« O un grosso gatto o
una piccola tigre » disse
Harry.
«
Dov’è Hermione? »
« Probabilmente si sta
comprando il gufo ».
Ripercorsero la strada affollata
fino al serraglio stregato.
Hermione stava uscendo dal
negozio, ma non con un gufo: teneva ben
stretto l’enorme gatto rosso.
« Hai comprato quel
mostro? » chiese Ron a bocca
spalancata.
« È
magnifico, vero? »
Questione di gusti,
pensò Harry.
(Da Harry Potter e il
Prigioniero di Azkaban, cap. 4)
E rieccomi! Dopo
mesi, mesi, mesi… e mesi… sono
tornata!
Hey! Cosa sono quelle
facce disperate???
Ahhhh…
erano lacrime di gioia… certo…
Passiamo alle cose
serie!
Spero che questo
“dietro le quinte”
sull’arruolamento di Grattastinchi possa sembrare credibile
(questo gattone è sempre nel mio cuore…), anche
se gli ho appioppato almeno mezzo secolo di vita, ma confido che un
animale di
così immenso carisma abbia in sé tanto di quel
potenziale magico da abbattere la barriera della normale
longevità felina!
Ooooooook!
Un grandissimo
ringraziamento a voi che avete letto fino a qui!
Un saluto affettuoso,
Elisa
|