1° settembre. King Cross
1 SETTEMBRE. KING'S CROSS
1 settembre, la data più attesa dai giovani maghi e dalle
giovani streghe. A undici anni, Sirius era il prototipo del giovane Black,
almeno nell'aspetto: capelli ricci e nerissimi quanto il suo nome, occhi grigi
e profondi, che sembravano scrutare ogni cosa giudicandola, e un atteggiamento
arrogante di chi si sentiva fin troppo sicuro di sè. Epure, nel suo sguardo, si
poteva notare la luce della curiosità per il nuovo mondo in cui avrebbe
vissuto, per i compagni che avrebbe conosciuto. Lanciò un'occhiata alla sua
famiglia, che sembrava distinguersi da tutte le altre e non solo per il grande
spazio che si creava attorno a loro per la paura degli altri di avvicinarsi.
Avevano un'aura di nobiltà che sembrava espandersi, rendendo quasi tangibile
l'inquietudine che sprigionavano; guardavano ogni persona con sdegno e
richiamavano continuamente il figlio perché non si avvicinasse troppo a quelle
persone con il sangue sporco. Il giovane Black, nonostante sentisse quelle
raccomandazioni da sempre, non riusciva a capirle: perché quei ragazzi erano
diversi da lui? Cos'avevano di tanto sbagliato? Erano maghi e streghe come
loro, ridevano e scherzavano ... non gli sembrava che avessero qualcosa che li
rendesse inferiori.
"Sirius, smetti di allontanarti e di guardarli!"
La madre, con questa frase, richiamò di nuovo la sua attenzione, facendolo avvicinare.
Il ragazzino si avvicinò al fratello, tanto simile a lui nell'aspetto, quanto
diverso nel carattere. Se il maggiore era sveglio ed esuberante, curioso di
tutto quello che c'era attorno a lui, il minore, Regulus, era invece più
chiuso, silenzioso e non osava discostarsi dagli insegnamenti imposti da sempre
dalla sua famiglia.
Sirius guardò i genitori, tenendosi però abbastanza distante:
attendeva le loro parole prima della sua libertà, che desiderava da sempre. Il
padre lo osservò, disgustato ma al tempo stesso speranzoso che, stando con
altri Purosangue, il figlio potesse diventare un degno Black. "Quando
sarai smistato a Serpeverde, mandaci una lettera e festeggeremo." Sembrava
una promessa di due genitori affettuosi, ma il giovane dagli occhi grigi sapeva
che non era così: essa era una minaccia. Ciò che in realtà volevano ricordare
era che, se fosse finito in qualche altra casa, se ne sarebbe pentito
amaramente.
Il ragazzo lo osservò, sfidandolo con lo sguardo, ma non gli
rispose, era troppo felice di quella giornata per raccogliere la provocazione.
"Arrivederci padre. Madre." Non disse altro: prese il suo enorme
bagaglio, ricevendo un'occhiataccia dall'Elfo domestico, che lo aveva portato
fino a quel momento, e si avviò verso il treno. Non si guardò mai indietro,
sentiva che non stava lasciando niente di importante. L'entusiasmo per quella
consapevolezza lo fece distrarre, tanto che non si accorse che stava entrando
in una cabina insieme ad un altro ragazzino all'incirca della sua età.
Sentendosi bloccato, Sirius lo guardò e all'improvviso proruppe in una
fragorosa risata, che immediatamente contagiò anche il compagno. Quando finalmente
il momento di ilarità fu concluso, i due si liberarono e si guardarono
sorridendo. "Niente male come inizio. Piacere, io sono Sirius."
Osservò il suo interlocutore, incuriosito: aveva i capelli
neri e scompigliati, probabilmente a causa della sua abitudine di passarci la
mano; quel gesto era ripetuto talmente tante volte, che l'erede dei Black
l'aveva già notata, nonostante si fossero appena visti. Il giovane appena
conosciuto era più basso di lui e sul viso simpatico spiccavano degli occhiali
che gli conferivano un'aria buffa e che incorniciavano dei vispi occhi
nocciola.
"James ... James Potter". Si strinsero la mano,
suggellando quella che, anche se ancora non lo sapevano, era l'inizio di una
lunga e sincera amicizia.
Angolo autrice:
Ciao a tutti! :D
Prima di tutto grazie a chi
è arrivato infondo a questa piccola ficcy! Spero che non sia
stata troppo noiosa! Io l'ho scritta durante una lezione di italiano,
quindi non è che l'ambiente fosse molto favorevole
all'ispirazione, ma ho deciso comunque di pubblicarla perchè ...
boh,non so nemmeno io il motivo! Forse perchè adoro
Sirius, è uno dei miei personaggi preferiti di tutta la saga di
zia Row e volevo scrivere qualcosa su di lui. Nonostante questo non
leggo molte ff su di lui o.O dovrò rimediare nonappena la
tortur..ehm la scuola sarà finita! ;)
Spero comunque che qualche anima
buona recensisca, se non altro per darmi qualche consiglio (è
davvero importante: una grande, adorabile e degna fan di Bellatrix
mi ha chiesto di scriverle qualche storiella sulla vita di Sirius e ho
paura che se saranno scritte male mi crucerà come farebbe la sua
eroina ;) help meeee! xD)
Spero di avere presto il tempo di
scrivere qualcos altro (anche se voi probabilmente non lo sperate e
state sperando che per qualche motivo la mia scuola non chiuda mai xD)
Baci Alya
P.S. Mi sembra quasi inutile scrivere che "Questi
personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K.
Rowilng; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di
lucro" ;)
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