Ti perdonerai mai, Petunia?

di roxy_xyz
(/viewuser.php?uid=67420)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Nickname Autore: roxy_xyz
Personaggio: Petunia Dursley
Prompt: Pioggia
Genere: Introspettivo, Flash
Avvertimento: Calarsi nel personaggio di Petunia non è facile come pensavo, anzi credo che questa flash sia stata la più difficile. Partendo dall’invidia che l’ha corrotta fino al punto di odiare sua sorella e suo nipote Harry, ho usato Dante (il primo verso in corsivo) e il canto XIII del Purgatorio per parlare della sua colpa: l’invidia. Perché Petunia voleva essere speciale come sua sorella e alla fine è arrivata a odiare la normalità e quindi anche se stessa. Infine, l’ultima citazione è un passo della canzone di Antonello Venditti, Lacrime di pioggia, e mi è sembrata la più appropriata per questo personaggio. La sua colpa l’ha resa impermeabile al dolore e non ammetterà mai di voler piangere per sfogare la sua rabbia, è il cielo a piangere per lei.


Ti perdonerai mai, Petunia?




Avanza dentro di me. Striscia, divorandomi pezzo per pezzo.
Mi sento una mela guasta, come se dentro di me ci fosse un verme.
Un essere invisibile che nonostante tutto mi fa sentire sporca.
Ricordi la storia di Biancaneve, Petunia?
Tu sei quella mela. Rossa e lucida, così bella e così mortale.
Velenosa fino all’ultimo morso.
Sei sempre stata cieca, vero Petunia?
È questa la tua punizione.

«Gli occhi» dissi «mi saranno anche qui tolti, ma per breve tempo, perché poca è l'offesa che essi hanno fatta per essersi volti a guardare con invidia.


Sono prigioniera e carnefice di me stessa. Forse, dovrei uscire da questo limbo, attraversarlo e chiedere il tuo perdono.
Non credo di meritarlo e ho smesso di pensare che potrei essere diversa.
Rimarrò qui per l’eternità a canticchiare la mia litania.
Le mie guance sono rigate, ma non temere sorella, non sono lacrime.
Piove, forse il cielo cerca di pulire la mia macchia.
Vorrei che fosse così semplice. Come lavare un piatto sporco, strofini a lungo, ma alla fine luccica.
La realtà è un’altra e questa pioggia fine non potrà cancellare la mia colpa.

Il tuo ricordo mi parla
dalla mia finestra
io guardo il mondo
che passa
lacrime di pioggia
lacrime di pioggia



La mia famiglia aspetta che io prepari il pranzo, devo smettere di guardare indietro.
Non tornerai più, non vedrò il tuo viso da questa finestra.
Continua a piovere.
Perché piangi per me, Lily? Devo tornare nel mio limbo.

Ti perdonerai mai, Petunia?




Al quinto posto: Ti perdonerai mai, Petunia? Di roxy_xyz

Grammatica: 10/10
Stile: 8/10
Originalità: 9/10
Caratterizzazione: 15/15
Uso del Prompt: 3/5
Gradimento personale: 12/15
Punti Bonus: 4/15
Totale: 61/80

Allora, per iniziare non ho trovato errori grammaticali.
Lo stile, invece era un po’ monotono, sarà una mia fissazione, ma inserire anche descrizioni rende il tutto meno monotono, perché sembra tipo un diario se si esprimono solo i sentimenti che il personaggio prova in quel momento.
Era abbastanza originale, però.
La Petunia pentita è sempre stata una parte di lei che mi ha molto affascinata; mi sono sempre chiesta come la pensasse, nonostante questo, non mi è piaciuta moltissimo proprio per questo (Sono molto contraddittoria, sì). Non so, forse per me Petunia rimarrà sempre la ragazzina che non è andata ad Hogwarts come la sorella, e per questo la odia; o la donna che con riluttanza tiene il figlio della sorella con lei, che sempre non tratta come dovrebbe.
In ogni modo hai caratterizzato la tua Petunia come si deve, facendo capire come si sentiva e come la pensava.
Il Prompt era poco presente, forse dovresti lavorarci un po’ su, anche se era ben usato nella parte finale.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=729894