Capitolo 1
TUTTA COLPA DI MIO FRATELLO
Questa
fic è un sequel di: "La Regina dei Ghiacci, L'ultimo Addio e Ad
un passo dalla follia", anche se non avete letto le altre potete
comunque leggere questa...rispetto alle precedenti è
indubbiamente più comica, forse perché eravamo ragazzi,
ad ogni modo ringrazio coloro che si accingono a leggere.
Dicono che passiamo più tempo a parlare male dei nemici che a dir bene degli amici
Mai parole furono più
vere, perché io, Ginevra Weasley, ultima di sette fratelli,
impegnavo davvero la maggior parte del mio tempo a criticare chi non mi
andava a genio.
Ogni qual volta la mia mente
era sgombra da qual si voglia pensiero, non potevo fare a meno di
spettegolare; e parlavo, parlavo, un continuo vomito di parole che mi
venivano su dal profondo del mio essere e che sicuramente avrebbero
scandalizzato le povere orecchie di quella santa donna di mia madre.
Credo che ai tempi della
scuola tutti abbiano avuto un compagno o una compagna che proprio non
potevano soffrire, è una cosa normale infondo?
Ma non è questo il mio
caso, io provavo un odio viscerale per Malfoy, Zabini e la sua cricca
di sapientoni buoni a nulla se non a rompere l'anima al prossimo, e la
cosa era più che reciproca.
Ogni volta che avevo la
maledetta sfortuna di incrociare la loro strada, sentivo la rabbia
montarmi fin dentro alle cervella e le mani prudermi tanto da farmi
male.
Non è normale, penserete voi.
Ma infondo la mia intera vita
non è mai stata normale, la mia scuola non è normale, le
materie che studio non sono normali, i miei amici non sono normali, per
non parlare della mia famiglia.
Mi chiamo Ginevra Weasley, e questa è la mia storia.
Nel corso della mia esistenza
si sono susseguite una serie di vicende e situazioni talmente tanto
fuori dall'ordinario, che ad un certo punto ho cominciato a credere che
là dove esista un Dio, questo si diverta a mettere ostacoli su
ostacoli sul mio percorso, e mentre io inciampo e inciampo e inciampo
ancora, lui se la deve ridere di brutto dal suo trono ad
un'infinità dalla mia testa, magari mentre sorseggia tutto
gioioso una bella burobirra, e con il buono augurio che un giorno di
questi gli vada di traverso!
Se dovessi definire la mia vita, mi basterebbero tre semplice parole: Teatrino dell'assurdo!
Ma se scoppia un incendio, ci deve essere anche qualcuno che accende la miccia.
Ho pensato e ripensato a
quale possa essere stata la causa dei disastri avvenuti, ma ogni
santissima volta, continua a tornarmi in mente una faccia rotonda,
lentigginosa e non molto sveglia: mio fratello.
Perché tutto quello che accade è colpa di mio fratello, scoppia la casa?
E' colpa sua!
Sono in punizione?
E' colpa sua!
Torna Lord Voldemort?
E' colpa sua lo stesso!
Perché miei cari
c'è una sola verità nella mia vita: le disgrazie non
vengono mai sole, il più delle volte le accompagna mio fratello.
Allora caro il mio Ronald
Weasley, se mi stai leggendo, sappi che è tutta colpa tua, se la
tua cara e santa sorellina è finita tra le grinfie dei demoni,
due demoni con un bel di dietro aggiungerei, non è altro che una
tua meschina e schifosissima colpa!!!
Luglio, La Tana
La rossa Grifondoro aveva appena finito il suo quarto anno e si accingeva a iniziare il quinto.
Quel giorno d'estate, il
caldo era terribilmente torrido e Ginevra cercava con scarsi risultati
di rinfrescarsi bevendo un the ghiacciato.
Mentre stesa sul suo letto,
pensava e ripensava nella speranza che un'idea brillante su come
trascorrere il pomeriggio le balenasse nel cervello così dal
nulla, un forte tonfo interruppe la sua geniale mente; e un altro, e un
altro ancora, poi grida, strepiti e chi più ne ha più ne
metta.
Ora, la giovane Grifondoro
non si sarebbe sprecata per nulla ad alzarsi dal letto, scendere le
scale e controllare l'accaduto, scherzate?
Troppa fatica.
Poi magari era la mamma che
si era finalmente decisa e aveva abbracciato la teoria della sua unica
figlia femmina: aveva fatto troppi figli quindi doveva eliminarne
qualcuno, e dato che l'ultimo arrivato male accontentato, contando che
lei era unica nel suo genere poiché femmina, la triste, e
neanche tanto, eliminazione sarebbe toccata a Ron, che poi a pensarci
bene avrebbe preso tre piccioni con una fava, perché con lui
sparivano finalmente anche quegli sfigati dei suoi amici e Ginevra
visse felice e contenta.
Ad ogni modo, nonostante
queste buone ragioni, decise di alzarsi comunque, perché quale
che fosse la ragione di tanto baccano, la sua emicrania stava
peggiorando paurosamente.
Scese le scale svogliatamente
con indosso un paio di short neri ed un top viola, scalza con il suo
the in mano trotterellò giù dagli scalini, fino ad
individuare la fonte del trambusto, la camera di Ron.
In quel momento gli occhietti
nocciola le si illuminarono, forse davvero suo madre aveva deciso di
uccidere quell'idiota patentato di suo fratello.
Si avvicinò all'uscio e proprio quando stava per appoggiare la mano sulla maniglia...
Sbam.
Qualcuno aveva aperto la porta rovesciandole tutto il suo adorato the addosso e buttandola a terra.
E chi poteva essere se non quel decerebrato, sottosviluppato, complessato di suo fratello?
"RONALD WEASLEY SEI UN DEFICIENTE!"
E chi poteva aver pronunciato tali soavi parole?
Ginevra si alzò
massaggiandosi la testa e incontrando finalmente le fonti di tanto
baccano, Ron e la sua amica Hermione che si guardavano in cagnesco
aspettando il momento buono per azzannarsi.
Se prima aveva pensato che
chiunque avesse urlato poteva essere considerato un esempio di
genialità, dovette ricredersi immediatamente, perché
Hermione Granger non aveva nulla di geniale, già solo per il
fatto che era innamorata di suo fratello e non aveva neanche il
coraggio di dirglielo la cretina.
Guarda un po' che strana gente gira a questo mondo?
Ad ogni modo, solo dopo che Gin si era ripresa dalla botta colossale quel mentecatto si accorse di lei.
"E tu dove vai conciata così? Mi sembri una mignotta!"
Ginevra fece scorrere lo
sguardo su suo fratello, poi su Hermione ed infine su Harry, seduto sul
letto, che la guardava come se non avesse mai visto una ragazza.
Stette ferma con le mani sui
fianchi per un tempo interminabile, tanto che suo fratello si
voltò nuovamente verso Hermione ignorandola bellamente.
Ma quello che Ron non sapeva, era che Ginevra non era nata per essere ignorata, proprio no.
Con il dito indice
ticchettò la spalla di suo fratello e appena questo si
girò con aria scocciata lei gli sferrò un bel pugno sul
naso che grondò di sangue in meno di un secondo.
E mentre Ginny rideva, Ron si scaraventò su di lei buttandola a terra e sferrandoli un morso sul braccio sinistro.
Erano diventati un grumo di
pugni, schiaffi, calci e capelli rossi; per separarli ci volle tutta la
forza di Harry, Hermione e Mamma Weasley, che una volta rimessi in
piedi i suoi frugoletti si perse in una colossale filippica.
"Ma vi rendete conto di che idioti che siete? Prendervi a botte, sulle scale, davanti agli ospiti per giunta, vergogna."
"Non si preoccupi di noi signora Weasley, infondo non è successo nulla!"
"Tu sei troppo buono Harry caro."
Ed ecco a voi Harry James Potter, l'avvocato delle cause perse, ribattezzato Harry-caro.
"Tornate ognuno nelle vostre stanze e comportatevi come si deve."
"Si mamma."
Molly tornò alle sue faccende trascinando il suo enorme posteriore giù per le scale.
"Sei una cretina, è tutta colpa tua!"
"Ne vuoi ancora Ron?"
I due fratelli si guardarono
in cagnesco, finché Ginevra non decise che era ora di sloggiare
e fare qualcosa di più produttivo, tipo uscire.
Si voltò salutando il magico trio....
"Ron, Hermione..."
...Calandosi in una perfetta imitazione di:
"...Ci si vede Harry-caro"
Il passatempo numero uno di
Ginevra Weasley? Prendere in giro Scemo più Scemo e l'esemplare
donna di tricheco che girava sempre intorno a loro tipo fatina del
dentino, o forse è meglio dire fatina della zanna!
Ad ogni modo, se quel giorno
quel cretino di suo fratello non avesse disturbato il suo dolce far
nulla, lei non sarebbe uscita...
...E sei lei non fosse uscita...
Non avrebbe incontrato i suoi due demoni personali...
Non ci sarebbe stata nessuna storia, nessuna catastrofe, nessuna super nova che si schianta sulla sua testolina...
Come potete vedere è sempre colpa di Ron....
Magari ora sarebbe sposata con due o tre mocciosi annessi con gli occhiali e la fronte sfregiata...
Ripensandoci non tutti i mali vengono per nuocere....
Ok, credo che il prologo parli da solo...
A presto...
Kiss Gin90
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