Violet.
Violet.
Sotto il cilindro di vetro, si muovevano, sbattendo furiosamente
le ali e cozzando tra di loro. Sherlock le osservò per un paio
di minuti, poi prese il violino dal tavolo e iniziò a suonare
dei cluster atonali - presero a volare in cerchi concentrici
sincronizzati. Lasciò il violino sul tavolo di nuovo e
appoggiò la guancia al palmo della mano.
Gli faceva male, perché gli ricordava la totale mancanza
di interesse di John per cose che lui riteneva fondamentali. Lo sapeva,
ma non riusciva a trattenersi dal farsi del male ogni volta.
Si alzò dallo sgabello e raggiunse la mensola sotto la
finestra, invasa dalle provette. Sotto un bicchiere, una farfalla dalle
enormi ali violette muoveva le antenne e le zampette - una sorpresa
gradita nella sua caccia alle mosche.
Sherlock sollevò il bicchiere e la farfalla uscì
dalla finestra con un frullo d’ali - un minuscolo puntino viola
all’orizzonte.
[purtroppo questo è la drabble che mi piace meno in
assoluto. Forse per la sua totale mancanza di senso. Anyhow, questa
è la fine di Rainbow, sempre che qualcuno lì fuori abbia aspettato abbastanza D:]
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