Simply Noah

di _dietcoke
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Noah era un bambino stupendo, sempre così educato e cordiale.

Amava stare con i suoi amici, soprattutto con Finn Hudson a cui si era affezionato fin dal primo giorno delle elementari.

Passavano parecchie giornate assieme, essendo migliori  amici trovavano sempre tantissimi giochi da fare l’uno in compagnia dell’altro.

Ma quando Finn non andava a casa di Noah, lui restava solo con sua madre.

Era sempre stato un rapporto difficile, non tanto con la madre, ma con il padre.

Era sempre via, si abbandonava alla sua musica e Noah non lo vedeva quasi mai. Gli mancava il suo papà.

Aveva bisogno di una figura paterna che lo portasse alle partite di football con Finn, o lo accompagnasse a scuola la mattina, ma non c’era mai. E mai ci sarebbe stato.

Il piccolo Noah aveva vissuto la sua infanzia senza il suo papà; con al fianco la madre e il suo fidato amico.

Ma non gli era bastato. Sentiva come un vuoto dentro di sé che non voleva riempirsi.

Oramai era grande, all’età di diciassette anni camminava a testa alta per i corridoi del McKinley portando con molta fierezza la divisa dei Titans.

Non era più Noah, ma semplicemente Puck. Il minaccioso e sexy Puck.

Era diventato come suo padre, uno stronzo e se ne accorse solo dopo esser entrato nel Glee Club.

Lì c’era gente stupenda, non si odiavano ma si amavano per quello che erano.

E lui non ci poteva credere, che quei ragazzi se ne fregassero del giudizio degli altri. Lui aveva passato anni a costruirsi un immagine da duro, ma aveva ottenuto uno schifo. E se ne pentiva.

Pur di non somigliare al padre, dopo un anno di duro lavoro, dopo esser stato accanto a Quinn fino al parto di Beth la loro figlioletta era cambiato.

Si era innamorato di Lauren Zizes e aveva smesso di essere quel mostro. Di essere quello che era un’imitazione del padre.

Lui era Noah Puckerman e non sarebbe mai stato così. Mai come prima.





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