Don't you ever wonder how
we survive?
Farfalle simili a
elefanti danzano con una leggiadria tutta loro nel tuo stomaco. Ti
chiedi perché sia successo proprio a te, perché
proprio ora.
Vermi in un
cadavere, i pensieri logorano la tua mente. Gli occhi fissi davanti a
te su quel falso cielo, azzurro voluto da tua madre. Ma le fiamme sono
spente, non sanno cosa le circonda realmente.
Vorresti solo
sentirti nuovamente annullata, ritrovare quella perfezione
nell'equilibrio che quelli stanno tentando di portarti via - l'hanno
graffiato, rovinato. Vogliono distruggerlo e strappartelo dalle
braccia, ma tu ci sei saldamente ancorata.
Pensi ai vecchi
tempi, quando quell'orco che ora si spaccia per il perfetto principe
azzurro era motivo di lacrime e timore.
Stavi chiusa nella
tua tana, sotterrata sotto strati di calde coperte. Era l'unico posto
dove non poteva raggiungerti, ma ci pensavano i di lui pensieri a
tormentarti. L'eco delle sue parole si abbatteva come un'onda nella tua
testa, infrangendosi sull'argilla del tuo cuore.
Faceva male, ricordi?
Ma ora il brutto
anatroccolo pare essere diventato il bel cigno che tanto desiderava,
peccato sia così solo agli occhi degli orchi, cosa daresti
per vedere anche tu le piume candide
che sembra coprano e oscurino
la loro vista.
Era quello che
volevi, no?
Qualcuno che ti
apprezzasse e desiderasse portarti a casa con sé, per
accudirti - chiuderti
in gabbia. Qualcuno che fosse in grado di dirti solo cose
belle e trattarti come una principessa, volevi solo un cavaliere.
Ma grazie a
quell'arcobaleno nascosto nella tasca dei tuoi jeans, hai capito il
prezzo della libertà, ora sai quant'è bello
saltare da un filo d'erba all'altro, scivolare lungo le cascate,
assaggiare molliche di nuvole.
Ora sei capace di
sorridere, sei cresciuta perché ti ha permesso di tornare
bambina. Ha preso la tua mano senza chiedere nulla, con dolcezza, e ha
avvolto la tua esistenza con la sua allegria, ti ha condotto sulla sua
scìa.
Ha però
scordato di chiudere i cancelli del parco giochi, così i
mostri cattivi vi hanno silenziosamente seguiti, quanto sono odiosi i
ghigni sui loro musi.
Gentilmente li hai
pregati di uscire, quello è il vostro mondo, state bene
così. Il rifiuto. Se l'hai capito tu, perché non
possono comprenderlo pure loro?
Lui, con
i suoi colori non può fare nulla per cacciarli e tu, dal tuo
canto, non sei in grado di alzar la voce, hai paura perché
sai che anche loro hanno un cuore, non vorresti macchiarti la coscienza
con quel putrido sangue.
Sii egoista fino in
fondo, perché se comincerai ad inondare il mondo con le tue
lacrime, lui scomparirà e ogni cosa si sporcherà
di grigio.
Non permettere loro
di rendere compiuto quell'obbiettivo, non lasciarti andare. Continua ad
ascoltare la sua voce, dedicati ai colori della tua vita.
DE's:
Ecco.
Tutto
ciò nasce dal fatto che sono stufa di alcune persone, che
non capiscono che sto bene sola, che non voglio nessuno. E a una di
queste che quando ero piccola si divertiva a sfottermi
perché ero bruttina, grassoccia etc. etc., ma ora pare sia
diventata interessante ai suoi occhi.
In
realtà un po' mi secca d'aver scritto 'sta cosa e di
pubblicarla, ma ne ho davvero avuto bisogno per sfogare i nervi. A
questo proposito ringrazio Shinushio -anche se dubito che
leggerà mai questa roba-, per le sue parole che mi han dato
un po' di forza.
Il falso
cielo, azzurro voluto da tua madre è il soffitto
della mia stanza, che molto banalmente è azzurro (ho illuso
quella povera donna, aspettava Samuel e invece...). Le fiamme sono i miei occhi; l'ho
scelto perché a detta degli altri quando sono sotto al sole
ci sono delle sfumature ramate. Spente perché offuscate
dalla frustrazione e dall'assenza di luce. La perfezione
dell'equilibrio
è semplicemente il mio star bene da sola, situazione a cui
non voglio rinunciare per nulla al mondo. L'orco sarebbe appunto il ragazzo
di cui ho parlato prima, motivo per il quale avevo paura di uscire di
casa, o per il quale piangevo sotto le coperte ripensando alle prese in
giro. Ho scelto argilla e non roccia per indicare
il mio cuore poiché al tempo soffrivo per il fatto di essere
sola, bruttina etc., e l'argilla è facilmente degradabile.
Il pezzo dopo sta semplicemente ad indicare il grande cambiamento che
tutti vedono in me ma io no. Il fatto che molti mi apprezzino di
più ma io continui a vedermi il cesso di turno - normale a
quest'età, suppongo. Chiuderti
in gabbia
è dovuto al fatto che è così che mi
sento quando provo a star con qualcuno: intrappolata. Ciò
che viene dopo è uno sclero molto felice riguardo a quanto
sia bella la mia vita da quando ascolto j-rock (diciamo che l'arcobaleno è proprio la
musica, come se ogni colore fosse un artista) e soprattutto al fatto
che sia riuscita a capire che non ho bisogno di avere qualcuno per
essere felice, che mi bastano gli amici etc. Gentilmente
li hai pregati di uscire sono i miei evidenti
rifiuti detti con un certo tatto, ma a quanto pare il messaggio non
è stato recepito. Ovviamente la musica non può
nulla contro loro e io non voglio esser cattiva - o meglio non ci
riesco, anche per egoismo perché poi mi sentirei in colpa.
Grazie se siete
arrivate fin qui, e se mi lascerete la vostra opinione (:
De.
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