Aleesha
***19 ANNI PRIMA.
Era una piovosa e fredda giornata di ottobre,una ragazza dai lunghi
capelli neri se ne stava seduta sulla mensola della sua
stanza e fissava al di fuori della piccola finestrella dei
bambini giocare con la palla,di istinto si portò una mano
sul suo ventre rotondo e sorrise pensando che a distanza di un mese
avrebbe dato alla luce una fantastica bambina.
Il suo volto si incupì in pochi secondi appena le venne in
mente che sua figlia non sarebbe mai stata normale come gli altri
bimbi...sarebbe stata diversa.
<< Melinda?tesoro stai bene? >>La voce di
una donna anziana la fece voltare verso la soglia della sua camera.
<< No,madre...mia figlia sarà diversa,ho paura
per le i>> La giovane ragazza rispose senza
scomporsi continuando ad accarezzare lentamente il suo pancione .
<< Figliola ascoltami ,questa bambina è un
dono del signore,è un frutto tra te e... >>
<< e un mostro >> Disse Melinda ritornando
a guardare verso il parco che si estendeva difronte
alla casa dove ancora quei piccoli innocenti giocavano a
chiapparella.
<< Melinda tua figlia sarà esattamente come
loro >>La madre evidentemente ignorò la sua
affermazione,la donna sapeva che era vero,sapeva che la figlia
aveva commesso un errore.
La ragazza scosse la testa ma sua madre le posò una mano
sulla sua spalla.
<< Ricorda Melinda tu lo amavi! >>
<< Lo so e ora lei ne pagherà le
consenguenze,la cercheranno un giorno, sarà constantemente
in pericolo chi la proteggerà madre?
>>
<< Qualcuno ci sarà Melinda >>
Appena la donna pronunciò quelle frasi un uomo si fece
avanti entrando nella stanza e incrociando la braccia al
petto davanti alle due donne.
<< Figliola ti presento John Winchester..è un
cacciatore >>
Melinda guardò per un attimo verso gli occhi del presunto
cacciatore,capì dal suo sguardo che poteva fidarsi,non sa
come ma in quel momento sentì che sua figlia sarebbe stata
protetta.
<< Melinda... >>
Iniziò a parlare l'uomo avvicinandosi di qualche passo a lei
<< Ho promesso a tua madre che
proteggerò tua figlia e quando non ci sarò
più,i miei figli porteranno a termine il mio compito,te lo
prometto. >>
La giovane donna dai capelli corvini sapeva che non aveva
altra scelta se non sparare,accettò infine la
protezione dell'uomo sconosciuto.
Arrivò il giorno del parto e alle prime luci del 17 novembre
nacque Aleesha,una graziosa bambina da due grandi occhi blu.
Purtroppo Melinda morì subito dopo averla fatta nascere.
La nonna materna qualche ore dopo teneva in braccio la piccola che era
caduta in un profondo sonno,John Winchester si avvicinò a
lei e le porse un ciondolo,sembrava molto antico e su di esso c'erano
numerosi simboli alla donna sconosciuti.
<< Aleesha dovrà portare questo ciondolo ,la
terrà nascosta dai demoni però ti
assicuro che in futuro la troveranno..ricorda
Beth,la bambina è una di loro. >>
Beth prese tra le mani il piccolo ciondolo e abbassò lo
sguardo sulla piccola figura che dormiva beata fra le sue braccia.
<< Farò di tutto per proteggerla,lo
promesso.Questo è il mio numero se noti qualcosa
di strano,qualsiasi cosa chiamami e io arriverò.Ci rivedremo
Beth.Buona fortuna. >>
Il cacciatore consegnò alla donna anche
il suo numero di telefono scritto su un logoro pezzo di carta
dopodichè scomparì,la cara nonna non fece in
tempo neanche a ringraziarlo per ciò che aveva fatto.
Aleesha si svegliò dopo pochi minuti e Beth
sussultò appena vide gli occhi della bambina che si erano
fatti interamente neri per poi ritornare normali.
<< Piccola mia,non sarai mai come loro..mai,tu sei
speciale. >>
***19 ANNI DOPO.
<< Aleesha sicura di voler frequentare
Stanford ?sarà lontano da qui
>> Nelle parole di Amy c'era un velo di tristezza.
<< Amy!ci sentiremo ogni giorno,me ne voglio andare da
questa cittadina sai..sento che sono destinata a fare altro.
>>
Aleesha abbracciò la sua migliore amica,le sarebbe mancata
tantissimo!
Erano migliori amiche dall'età di 10 anni,avevano
passato insieme momenti di gioia e di dolore e nessuna delle
due si sarebbe dimenticata dell'altra perchè un'amicizia
così profonda e vera non si sarebbe mai spezzata.
<< Promettimi che mi chiamerai appena arrivi!
>> Amy aveva gli occhi lucidi ,si era promessa di non
piangere ma non riusciva a essere felice,da una parte sapeva che
Aleesha non sarebbe più tornata da lei.
<< Certo che ti chiamerò! ogni giorno Amy!
>>
Le diede un bacio sulla fronte << Ti voglio bene
>> Disse infine per poi prendere le valigie e dirigersi
verso l'auto di sua nonna che la stava aspettando per partire.
<< Ti voglio bene anche io >> Disse infine
la sua migliore amica mentre una lacrima le rigò la guancia.
*****
<< Allora il mio numero c'è l'hai,stai attenta
e... >>
<< e non dare retta ai sconosciuti,non tornare troppo
tardi alla sera blablablabla nonna!mi ripeti le stesse cose da 10
anni!stai tranquilla! >>
Ovviamente Aleesha non poteva sapere il motivo per il quale la nonna
Beth era così preoccupata da lasciarla a vivere da
sola lontana chilometri da lei.
<< Hai ragione scusami >>
<< Starò bene! domani inizierò le
lezioni e andrà tutto per il meglio! >>
La giovane nipote cercava in tutti modi di far stare tranquilla la
nonna e infine ci riuscì.
Beth prima di uscire dalla nuova casa di Aleesha diede un ultimo
sguardo al ciondolo che portava sua nipote intorno al collo
per poi andarsene.
Aleesha osservò la sua nuova casa,era bellissima e le pareti
erano dipinte di un bianco perla,andò verso gli scatoloni
dove erano riposti tutti i suoi oggetti e un pezzo di carta ormai
rovinato attirò la sua attenzione.
<< Che diavolo e?un numero? >> Disse
parlando tra se mentre prese tra la mano il pezzo di carta
analizzandolo,non c'era il nome del possessore di quel numero ma c'era
una scritta ""In caso di
urgenza chiama questo numero Aleesha""" La scrittura era
quella di sua nonna ,Aleesha scrollò le spalle e ripose il
numero in un cassetto nella sua nuova camera da letto senza farsi
alcuna domanda.
Prese il suo cellulare e chiamò Amy come le aveva promesso e
parlarono per tutta la notte.
*****
I primi mesi di università andarono alla grande,Aleesha era
divenuta ormai una studentessa modello , i professori la adoravano e i
suoi nuovi amici non la lasciavano un attimo da sola perchè
si erano affezzionati.
<< Aleesha stasera farò un pigiama party devi
venire assolutamente! >> Una ragazza alta e biondissima
si stava ossigenando i capelli nel bagno di Aleesha .
<< Sue un giorno perderai i capelli se continuerai a
ossigenarli in quel modo! >> Disse scuotendo la testa
divertita,andò accanto a Sue e si guardò allo
specchio per controllarsi il trucco.
Come la madre aveva i capelli lunghi scuri e gli
occhi erano del colore del cielo,il suo fisico era perfetto anche se
aveva qualche chiletto in più,aveva il seno prosperoso ma
porporzionato a tutto il resto.
<< Non credo di poter venire Sue,domani ho un esame e
devo studiare tutta la notte!mi dispiace >>
La ragazza bionda sembrò dispiaciuta ma poi sorrise.
<< Sei una secchiona!So che non vedi l'ora di vedere il
professor Scott!altro che esame! >>
<< Sue ma cosa stai dicendo non è
assolutamente vero >>
<< Certooo come no! tesoro lo hanno notato tutti come ti
guarda,dai ogni giorno ti spoglia con gli occhi! >>
Aleesha si mise a ridere perchè era vero,il professore di
legge fin dall'inizio aveva avuto un interesse molto particolare verso
di lei.
<< Sarò sincera,vorrei essere al tuo posto
perchè è davvero un figo!Al posto tuo me lo sarei
già portato a letto una decina di volte
>>Continuò Sue ammirandosi
allo specchio.
<< Sei sempre la solita >>
<< Lo so! >> Rispose la
ragazza uscendo dal bagno per poi riprendere la sua
borsetta rosa che aveva posato sulla scrivania.
<< A domani Aleesha! Buono studio!
>>
<< Divertiti! >>
Disse alla sua amica , poi con passo stanco
andò in cucina per prepararsi una buona cioccolata
calda.
" Bene,è ora di mettersi a studiare "
*****
Erano ormai le 14.00 di pomeriggio, l'esame di legge era andato
benissimo ad Aleesha e non aveva dubbi che avrebbe preso un altro voto
alto,mandò un messaggio ad Amy e anche a sua nonna per
avvisarle del suo successo.
Quella mattina non aveva visto Sue,si chiedeva dove fosse finita per
questo decise di andare a vedere come stava,magari la sera prima si era
ubriacata talmente tanto che la mattina seguente non c'è
l'aveva fatta a svegliarsi in tempo.
La casa di Sue non era lontana nè dal campus nè
dalla casa di Aleesha quindi arrivò dopo 10 minuti di
passeggio.
Stava ascoltando una delle canzoni più belle dei Linkin Park
quando notò davanti alla casa della sua amica 3 auto della
polizia e molti agenti che facevano avanti e indietro.
Non ci pensò due volte per correre a vedere cosa fosse
successo ma un agente la bloccò.
<< Dove crede di andare signorina. >>
Un uomo alto almeno 10 centimetri più di
lei si parò davanti non permettendole di passare.
<< Devo vedere come sta Sue!Cosa è successo?
>>Chiese preoccupata.
L'agente restò in silenzo appena vide che la ragazza
notò la barella uscire dalla porta di casa,un velo bianco
copriva il cadavere,dopo quello seguirono altre 6 barelle.
<< Sono morti tutti? >>Chiese Aleesha
facendosi triste mentre si portò una mano fra i capelli.
<< Mi dispiace,lei conosceva le vittime? >>
Si limitò di dire l'agente
<< Si ma non tutti,questa è la casa di Sue
Williams una mia cara amica >>
<< Sa che progetti avesse la sua amica per
questa notte? >> Aleesha vide anche che un altro agente
si fermò accanto a loro ascoltando la conversazione,
quest'ultimo era molto alto più del collega e portava i
capelli più lunghi.
<< Un pigiama party,mi aveva invitato ma non ci sono
andata. >>
<< Capisco,e lei invece cosa ha fatto stanotte?
>>
Aleesha a quella domanda guardò l'agente accigliata.
<< Sta insinuando che sia stata io ad ammazzarli
tutti?stavo studiando per un esame. >>
<< ha dei testimoni? >> Continuò
ignorando la sua domanda e scrutando attentamente la ragazza con i suoi
occhi verdi .
<< No!vivo da sola! Senta capisco che dovete considerare
di tutto ma io non ho fatto nulla,non avrei avuto alcun motivo,erano
miei amici. >>
<< Ok,non si allontani dalla città,dovremo
parlare ancora con lei. >>
<< Si certo.Scusate ora devo andare,se vi servo abito a
10 minuti da qui. >> Aleesha era scioccata sia per la
morte dei suoi amici sia perchè la polizia sospettava di
lei,non c'è la faceva più a stare in quel
posto,doveva allontanarsi il più possibile.
_______________
Mattina dopo il massacro,ore 11.30
di mattina(Winchester)
I due cacciatori stavano viaggiando per ore,inizialmente erano diretti
verso il Colorado ma la chiamata di Bobby,un secondo padre
per loro li avvertì di una strage avvenuta nei pressi di Stanford.
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo per poi dirigersi verso la
loro prossima avventura.
Al ragazzo più giovane chiamato Sam Winchester venne in
mente il suo passato trascorso alla Stanford University prima di riprendere a cacciare con il
fratello maggiore anni fà,si ricordò anche della
sua ex ragazza che morì uccisa da un demone proprio
lì.
<< Ehi Sammy tutto bene? >> Chiese il
fratello preoccupato.
<< Si Dean,sto bene non ti preoccupare. >>
Dean aveva capito che in verità non andava affatto
bene,comprese che il fratello aveva molte cose per la testa quindi lo
lasciò stare.
<< Allora sette universitari uccisi in una sola
notte...idee? >>Il minore dei Winchester ruppe
il silenzio.
<< Può essere qualsiasi
cosa,Demoni,maledizioni,streghe,licantropi,Bobby cos'altro ti ha detto?
>>
<< Niente,solo che un gruppo di studenti sono stati
uccisi in circostanze raccapriccianti. >>
<< Wow ci è stato proprio di aiuto.
>>
I due fratelli arrivarono sulla scena del crimine alle 11 emmezza di
mattina,scesero dall'auto e ovviamente si finsero di essere degli
agenti dell'FBI .
<< Salve siamo dell'FBI cosa è successo qui?
>> Cominciò a parlare Sam Winchester mostrando
alla polizia della contea il suo distintivo,suo fratello lo
imitò senza proferire parola.
<< Qua è successo un bel casino, sette
studenti uccisi,il pavimento della sala è un lago di
sangue,3 di loro hanno il collo spezzato gli altri invece...i loro arti
sono sparsi per la casa. >>
<< Possiamo controllare l'interno? >>Si
intromise il maggiore dei Winchester.
L'ufficiale della polizia tentennò un pò ma poi
lasciò la strada libera ai due "agenti".
Appena entrarono nella casa un odore nauseante li assalì ,un
odore talmente forte che costrinse i due cacciatori
a coprirsi il naso e la bocca con la mano.
I cadaveri erano ancora lì sul pavimento,nessuno aveva
ancora toccato nulla perchè stavano aspettando quelli della
scientifica.
<< Tutto questo non è opera di un licantropo.
>>Disse Sam avvicinandosi ad una ragazza bionda per
controllarle il collo.
<< Fuori discussione anche i vampiri >>
Dean dopo aver perlustrato tutte le stanze della casa disse al fratello:
<< Nessuna traccia dei sacchetti per
le maledizioni e neanche di zolfo...quindi
ricapitolando:niente fantasmi ,niente streghe , niente vampiri e niente
licantropi,non siamo per niente ad un buon punto. >>
I due ragazzi infine uscirono dalla casa e si diressero verso la loro
auto.
<< Sam te lo dico io siamo venuti qui per niente,tutto
questo potrebbe essere opera anche di uno psicopatico,Bobby si
è sbagliato. >>
<< Io non credo Dean può....
>> Sammy fù fermato da Dean con un gesto della
mano perchè aveva appena intravisto una ragazza
avvicinarsi alla casa.
<< Ci penso io a lei. >> Disse al fratello
strizzandogli l'occhio,Sam lo guardò in malomodo ma non
andò con lui ,restò accanto all' auto e
chiamò Bobby per riferirgli le loro scoperte.
<< Dean è convito che sia opera di
un umano ,io non credo affatto. >>
<< Infatti Sam è opera di qualcos'altro,hai
detto che non avete trovato nulla ,ho fatto delle ricerche ma non
c'è nessun documento che riguardi quella zona apparte
qualche furto ma nulla che ci possa interessare. >> Disse
l'uomo dall'altra parte del telefono.
<< Ora vado Bobby ti farò sapere!
>> Detto questo Sammy chiuse la chiamata e si
avvicinò ai due che continuavano a parlare.
Dean sentì i passi del fratello avvicinarsi ma non
si voltò ,da quel che capirono la ragazza era stata invitata
al pigiama party della vittima ma lei aveva rifiutato.
Annuirono entrambi quando la giovane donna disse di volersene andare .
<< Secondo me la ragazza ci nasconde qualcosa,domani
andremo di nuovo da lei per maggiori informazioni. >>
Disse Dean ammiccando un sorriso malizioso al fratello.
<< Sei una cosa allucinante. >>
<< Cosa?Perchè? >>
<< Dean muoviti abbiamo del lavoro da fare.
>> Disse Sam entrando in macchina ridendo.
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