the sea
Ciao,allora vorrei specificare che sarà una storia molto breve
ma mi è venuta in mente questa one-shot e ho voluto provare.
Bene ora non vi resta altro che leggere.
The sea
La finestra era aperta sulla spiaggia la poltroncina blu,che di solito
trovava posto accanto al mio letto sull'altra parete vicino alla
porta,ora era stata spostata accanto al tavolino.
L'aria era fresca ma con tutto il caldo che aveva fatto nei giorni
precedenti non poteva che essere un bene o,almeno,lo era per gli altri
perchè io,ormai da un mese a questa parte,non mi accorgevo di
nulla,niente di ciò che mi stava intorno attirava la mia
attenzione da quando avevo visto la verità
Accennai un sorriso amaro.
"La verità" sussurrai, forse sarebbe stato meglio non
saperla,perchè dovevo stare li a perdere i migliori anni della
mia vita su uno stupido sentimento qual'era l'amore?Perchè non
potevo semplicemente dimenticare,dimenticare tutto il dolore che
stavo provando?Dimenticare quel castello,quella canzone,quel bacio
Dimenticare quel giorno,dimenticare la fatica per ritrovare i vari
pezzi del mio cuore ancora non del tutto ricostruito?Dimenticare di
essere una sirena,di avere la responsabilità di un regno a
gravare sulle mie spalle?Ma,soprattutto,perchè non potevo
dimenticare lui?Perchè non potevo dimenticare Taro?
Ma io sapevo...sapevo il perchè.
Perchè il ricordo di quel giorno mi era stato stampato col fuoco nella mente e continuava a tormentarmi.
Sara che si addolciva alle mie parole,potevo chiaramente vedere i suoi
occhi di ghiaccio sciogliersi lentamente,e i suoi capelli che
riprendevano il colore originale
il vestito che si accorciava e si schiariva e lei...lei ,che se
possibile,diveniva ancora più bella ancora più
affascinante,mentre lui veniva liberato dall'incantesimo che tanto mi
faceva soffrire nel vederlo ridotto così,poi lei che tornava a
cantare sulle sue note,lui che si alzava,le si avvicinava e,senza
degnarmi di uno sguardo,la prendeva per la vita e le dava un
bacio,dolce,appassionato,bramato per chissà quanto tempo.
Poche ore dopo lei era morta.
Aveva sacrificato la sua vita per noi,per lui,permettendoci di scappare.
Taro si disperò,lanciò contro di noi molteplici offese
che,però,neanche mi scalfirono,tanto ormai che c'era ancora da
scalfire?Un cuore vuoto?Una mente offuscata?Che faccesse pure,non
avrebbe di cero fatto più male,anzi,forse sarebbe stato meglio
mettere fine a quella tortura.
Poi,dopo alcuni giorni,si era leggermente ripreso venne a scusarsi particolarmente con me,ricordo ancora le parole che scelse
"Hanon io sono terribilmente dispiaciuto dell'accaduto,so che non
è affatto colpa vostra e ,che se fosse per voi,Sara sarebbe
ancora qui,quindi sono molto spiacente di avervi insultato così
freddamente senza aver prima dato peso alle mie parole".
Avevo annuito,piano,con gli occhi vitrei e poi mi ero girata ed ero tornata a rifugiarmi in camera mia.
<< Frassi fatte >> ricordo che pensai << Senza
neanche un minimo di sentimento >> chissa forse è meglio
la rabbia al posto di questo
"Hanon!"
Lucia,era l'unica che era rimasta con me sulla terra,le altre se ne
erano andate mentre lei non aveva voluto abbandonare ne me ne Kaito,io
ero voluta rimanere perchè ormai vivevo di ricordi e non mi
sentivo ancora pronta a lasciar cadere tutto in un enorme buco nero da
cui non li avrei mai più riesumati,no,mi serviva tempo.
"Hanon!C'è Taro!!!"
Ecco,lo sapevo,in quei giorni cercava sempre di venire a farmi visita
ma io non lo ricevevo mai,diceva che quando ero andata via in quello
stato dal salone dopo le sue scuse aveva creduto di aver fatto qualcosa
di male.
Non era possibile!Dopo tutto quel tempo ancora non era riuscito a
capire cosa porvavo per lui? Bene ero giunta alla conclusione che forse
non avevo tempo.
Mi alzai e deposi le due lettere che avevo scritto sul tavolo in bella
vista,poi mi avvicinai alla finestra aperta e strinsi tra le mani il
rigido e freddo metallo,strinsi forte e le mie nocche divennero bianche.
<< Così metterò fine a tutti i miei dolori >> pensai.
Mi chinai leggermente,giusto per vedere il suolo duro e liscio che si
estendeva sotto di me,ero fortunata,il mio balcone era l'unico che dava
su di un duro scoglio,gli altri siaffacciavano tutti sulla bianca e
morbida sabbia.
Mi tolsi le ballerine blu e le depositai in un angolo,se dovevo farlo
era meglio farlo per bene, chiusi il coprispalle sotto il seno
così che il vestitino blu non perdesse la pieghe della gonna,ehi ero pur sempre una signora!
poi alzai una gamba e l'appoggiai alla ringhiera,feci lo stesso con
l'altra,ora ero in piedi e potevo vedere il mare per intero,la riga
dell'orizzonte e Taro,già dal mio balcone si poteva vedere la
porta principale,era impegnato a parlare con Lucia,ridevano scherzavano
sembrava...sereno.
<< Almeno tu... >> pensai
<< Lucia...mi dispiace >> guardai in basso per l'ultima
volta e poi mi buttai,l'aria mi sferzò il viso ma non urlai non
emettei alcun suono e poi sentì la dura e liscia pietra sbattere
contro il mio corpo e una voce che urlava...Taro
"Hanon!!!"
Ebbi il tempo di sorridere un attimo,il mio primo vero sorriso da quel giorno
"Mi dispiace...amore mio" sbiascicai e poi chiusi gli occhi,per
sempre,mentre un'onda coraggiosa si spingeva a prendere il mio corpo
per riportarlo nella sua vera casa: IL MARE.
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