Una foto c'era.

di SunnySideOfTheStreet
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Harry fece timidamente capolino dalla porta della cucina.
«Zia Petunia?»
«Che c’è?» rispose Petunia, seccata che quel bambino pestifero la dovesse interrompere proprio mentre stava cucinando.
«Un giorno andiamo a vedere la tomba dei miei genitori?».
Petunia si arrestò, e per poco il cucchiaio di legno non le cadde di mano. Si voltò verso il bambino e vide che tratteneva a stento le lacrime.
«Non sappiamo dov’è» ammise, asciutta.
Harry parve sorpreso. «Come mai non lo sapete?»
«Perché non siamo andati al loro funerale»
«Perché no?» Harry stava veramente per mettersi a piangere.
A Petunia si strinse il cuore. «C’erano delle persone che non volevamo vedere»
«Chi?»
«Non ne voglio parlare!» tagliò corto, irritata.
Ma quando vide Harry così mogio e spaventato nei confronti di una zia insensibile persino alla morte della propria sorella, prese una decisione.
«Vieni con me» gli disse, e salì le scale.
Con Harry dietro, entrò in camera sua e si mise a frugare in un certo cassetto dello scrittoio. Ne tirò fuori una fotografia che osservò per un attimo prima di porgere a Harry.
«Questa fu scattata da mia madre al loro matrimonio. Puoi tenerla, se vuoi».
Il volto di Harry si illuminò. «Assomiglio a mio papà!» esclamò.
«Sì, be’» replicò Petunia, punta sul vivo «però hai gli occhi di tua madre»
«Grazie, zia Petunia!» disse Harry sorridendo, prima di scappar via con il suo nuovo tesoro.
«Prego, Harry…» rispose lei a voce bassa, senza che lui potesse sentirla.
Vorrei proprio sapere chi è che gli mette in testa tutte queste storie di morti e funerali! pensò poi, stizzita, mentre ridiscendeva le scale per tornare in cucina. 




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