Tanti auguri
Wesley
Montgomery detesta i compleanni. In particolar modo il suo. Non
vede cosa ci sia da celebrare, nell’essere un anno più
vecchio e trovarsi a considerare l’insignificanza della propria
esistenza fino a quel momento.
La
‘lieta ricorrenza’, poi, si rivela spesso essere soltanto
una scusa per ubriacarsi e devastare la casa del festeggiato.
Non
che lui ne abbia esperienza diretta, si è fermato agli anni in
cui sua madre invitava tutti i suoi compagni di scuola – anche
quelli che poi lo prendevano a pugni, di nascosto, per avere una
fetta di torta in più – nel loro giardino, lo vestiva
con una mini-uniforme della Dalton (diventata ormai una sua seconda
pelle) e lo incoraggiava ad esibirsi di fronte a tutti. In realtà
amava quei momenti sotto i riflettori, in cui poteva poi inseguire e
sbattere il suo martelletto di gomma sulla testa di chi non sembrava
aver apprezzato la sua performance. Ah, i bei tempi andati. Che son
belli appunto perché dovrebbero restare nel passato, dove
tutto è fatto di palloncini colorati, giocattoli, montagne di
pacchetti e pacchettini e ridicoli cappellini a cono.
Wesley
Montgomery detesta le feste a sorpresa. Specie se è lui ad
aprire quella porta e dover poi fingersi contento mentre fa da
tappezzeria e troppe coppie, ed a volte perfino terzetti, limonano
felici su ogni superficie disponibile in casa sua. Fortunatamente è
una tortura che ha avuto fine con l’entrata alla Dalton, dopo
anni passati a tenersi impegnato e lontano miglia dalla propria
dimora in quel malaugurato giorno.
Wesley
Montgomery, però, adora vedere il volto di Blaine illuminarsi
quando realizza che tutti i suoi amici – e quelli di Kurt, che
fanno casino da ben prima che Blaine arrivasse – son lì
proprio per festeggiare il suo compleanno.
Lo
ripaga della logorante trattativa che è stata necessaria
affinché gli Anderson dessero loro il permesso per la festa,
lasciando loro la casa libera. È la ricompensa per
l’estenuante opera di convincimento che ha dovuto attuare su
Kurt Hummel per assicurargli che sì, avrebbe seguito ogni sua
direttiva alla lettera senza alcuna iniziativa personale, mentre lui
era occupato a tener il suo ragazzo lontano dalla propria abitazione.
Adora
quel sorriso sincero sulle sue labbra, gli occhi lucidi e la voce
tremante mentre risponde con un timido “Grazie” agli
auguri ed ai baci ed agli abbracci che ogni invitato gli offre.
Perché
è dal giorno in cui l’ha visto scendere timidamente da
quelle scale, con i segni delle botte ancora freschi sulla pelle - ed
ancora neanche conosceva il suo nome e nemmeno aveva sentito la sua
splendida voce – che avrebbe voluto vederlo così.
Felice. Sereno. Conscio dell’affetto che lo circonda.
Consapevole che la sua esistenza non potrebbe mai essere
insignificante per loro. Perché se lo merita. Perché
è uno dei suoi più cari amici, ora, ed il primo che gli
farà del male – ed ha paura che sarà proprio Kurt
– dovrà vedersela con lui.
Wesley
Montgomery adora il compleanno di Blaine Anderson. Specie se è
lui a limonarsi felice la sua ragazza su ogni superficie, mentre
Blaine e Kurt son dati per dispersi e nessuno ha intenzione di
avventurarsi e scoprire dove siano finiti.
Best.
Party. Ever.
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A/N:
Scritto questa mattina per il mio compleanno, che è oggi per
l’appunto. Non è nulla di che ma essendo io la
festeggiata basta che piaccia a me e quindi… ecco che la
rifilo pure a voi :P !
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