Io e i miei mattoni.

di Jules_
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-La gente costruisce muri quando ha paura. Ha paura e si estranea, si chiude in sč. 
Solo lui e i suoi mattoni.-


Un muro.
Bianco, immacolato, bellissimo.

Quel muro che tutti conoscevano,
stava dall'altra parte del fiume.

Il suo muro.
Costruito a fatica, da ciscostanze obbligate;
pieno di vergogna, risentimento, odio.

Il mio muro.
Fatto di mattoni scalfiti ed impolverati dal tempo.
Portano il nome di quelle persone che si sono prese
una parte di me.

Tutti noi abbiamo dei muri.

Noi Siamo
in base a come le cose rimbalzano
sui nostri muri.

Su uno leggevo un nome.
Su un altro leggevo 'Guerra'.
Uno aveva dipinto uno spartito.
Sull'ultimo vedevo solo tante croci.

Ma quello che mi colpģ di pił
fu quello infondo al giardino.
Era alto.
Forse Troppo alto.
Ma soprattutto
era vuoto.

Un muro completamente bianco.

Perchč le persone costruiscono muri?
Per estraniarsi, ovvio.


Ma questa persona aveva trovato un muro per tutto.
Un unico e immacolato muro
per nascondersi da tutto il mondo.

"Che persona triste", pensai.
Poi mi avvicinai.
Quel muro era il mio.


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N
otes from Penny Lane

Ok, non so se sia una poesia o che altro. Non so cosa sia, in realtą.
Non ha senso, č solo un mio sfogo.
Scusate se ho rovinato questa sezione 'Poesia' con questa cosa.
Jules




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