Il racconto che segue, lo scrissi
più di vent'anni fa quand'ero una ragazzina di appena 13 anni.
Ho deciso di riportarlo qui fedele
all'originale senza modificare nulla ad eccezione forse di qualche
errore di ortografia... (La grammatica, per scorretta che sia non la
correggerò)
Sarà divertente notare tutti
gli errori (Anche geografici) e l'ingenuità della me stessa
del passato che aveva soltanto voglia di raccontare qualche storia
emozionante.
Ammetto che in questo periodo, ho
una gran voglia di recuperare lo stesso spirito e la stessa
spontaneità...
Ad ogni modo, spero vi piaccia o che
almeno vi diverta ! ;)
Data: 2 Giugno, 1990 (Sabato)
La maledizione che
venne dalla valle dei re
Tutto era tranquillo qui al Cairo, la
gente svolgeva la vita di sempre, nei giornali le cattive notizie
stavano un po' diminuendo...
quando si sparse la voce che nel
cimitero a nord della città si ammassavano a centinaia piccoli
scorpioni neri.
Il cimitero allora fu chiuso al
pubblico e il cancello fatto a inferriate verticali fu sostituito con
un cancello blindato.
In città non si parlava d'altro
che di questo e mia madre mi chiese turbata: “Senti Faruk, che
ne pensi di ciò che sta succedendo?”
Io risposi con un alzata di spalle, non
sapevo proprio che dire e non volevo pensare da pessimista.
Infatti vivevamo nella periferia nord
della città.
Il fenomeno di questi scorpioni neri
nel cimitero, incuriosì vari studiosi di tutto il mondo e
venne anche uno scienziato che aveva conosciuto mio padre che era un
egittologo che morì per via di un crollo durante i lavori di
restauro di una tomba.
Lo scienziato si chiamava Mr Trevor,
egli pensava che nel cimitero ci fosse qualche materiale particolare
che attirava quelli scorpioni, ma cambiò parere dopo che ne fu
portato uno in laboratorio, infatti quando si mise ad osservarlo,
notò che i suoi occhi diventavano incandescenti.
In laboratorio, non senza stupore gli
scienziati incominciarono una discussione su ciò che era
accaduto, quando ad un tratto si sentì un urlo proveniente
dalla camera a fianco dove era stato portato lo scorpione era il
prof. Ikeda : lo scorpione si era liberato e lo aveva attaccato; Mr
Trevor intanto vide un buco nella parete e un grosso scorpione nero
che se ne andava velocemente.
“Lo scorpione è
sicuramente cresciuto” si dicevano gli scienziati e Mr Trevor
aggiunse: “Se è cresciuto quello scorpione, potrebbero
essere cresciuti anche gli altri. E per quanto riguarda il buco nel
muro non c'è che una cosa da pensare: quelle bestie possono
emettere degli acidi in grado di sciogliere certe sostanze.”
Nel frattempo nella camera mortuaria,
il prof. Ikeda assumeva delle sembianze a dir poco orrende.
Il giorno dopo, il suo corpo era
sparito e sul pavimento si videro delle orme insanguinate che si
dirigevano fuori.
Tre giorni dopo Mr Trevor venne a casa
nostra e ci riferì che gli scorpioni erano stati liberati da
qualcuno; ci consigliò quindi di non uscire e lui rimase con
noi, poiché gli scorpioni avevano invaso il laboratorio e gli
altri scienziati erano misteriosamente scomparsi.
I suoi consigli ci salvarono, infatti
due giorni dopo centinaia di scorpioni solcavano la città
accompagnati da degli uomini che non erano più uomini: erano
zombi dall'aspetto terrificante.
Fuori, la città era diventata
regno di terrore, mentre noi dentro casa sentivamo le urla della
gente che veniva assalita da quelle bestie; mia sorellina più
piccola di me di cinque anni piangeva disperata, noi eravamo tesi,
non sapevamo cosa ci sarebbe successo.
“Per fortuna la vostra casa è
stata dipinta con vernice antimuffa” Disse rassicurante Mr
Trevor .
Io incuriosito chiesi “...vernice
antimuffa? Potrei sapere cosa c'entra con gli scorpioni?”
“Devi sapere che per loro la
vernice antimuffa è come l'insetticida per gli insetti: la
evitano” Rispose calmo il professore.
Mia sorella aveva dieci anni e capì
cosa voleva dire Mr Trevor, quindi smise di piangere e chiese alla
mamma guardando fuori dalla finestra “Non si può fare
niente per mandarli via?”
Mia madre non rispose.
Intanto in città le persone
sfuggite agli aggressori, si barricavano nello loro case. Quelle
colpite dagli scorpioni diventavano zombi quelle colpite da questi
ultimi morivano.
In casa noi avevamo alcuni oggetti di
laboratorio messi da parte insieme a delle provette di sostanze a noi
sconosciute : era tutta roba che apparteneva a mio padre.
Il prof Trevor mi chiese: “Faruk,
tuo padre aveva degli oggetti da laboratorio insieme a delle
provette, giusto? Potresti indicarmele?”
“Certo” Risposi “Ma
per cosa le servono?”
Egli mi rispose “Può darsi
che nelle provette siano contenute delle sostanze che risulterebbero
utili per riuscire almeno noi ad abbandonare la città senza
correre rischi.”
Intanto nella città ci stava un
silenzio d'oltretomba, era l'alba e gli scorpioni con gli zombi si
nascosero in una grotta apparsa misteriosamente nel terreno.
Questa tranquillità però,
non era per niente rassicurante: le linee telefoniche, elettriche e
ferroviarie erano distrutte e la città era isolata.
Mr Trevor intanto si era messo a
sperimentare con le fialette, dopo un po ci disse “Purtroppo
queste sostanze servono a ben poco, ma forse potremo lo stesso
abbandonare questa città ed andare a chiedere aiuto altrove.”
Mia madre chiese “Ma come
professore ?”
Lui le rispose “Potremo usare la
macchina e filare a tutta velocità”
Io dissi “Come idea non c'è
male, ma la nostra macchina, si ha il serbatoio pieno... ma è
ferma da cinque anni e non so se camminerà”
Il prof rispose con calma “Se è
a benzina camminerà di sicuro, se è a nafta non lo
so...”
Disgraziatamente la nostra auto era a
nafta e non avendo manutenzione, il motore si era guastato,
praticamente eravamo perduti e i vari viveri iniziavano a
scarseggiare.
Ad un tratto si sentì una voce
provenire dallo studio, era mia sorellina che chiamava: “Mr
Trevor! Mr Trevor, venga qui... dietro questo quadro c'è una
cassaforte.”
Mr Trevor accorse subito e tradusse ciò
che c'era scritto sullo sportello della cassaforte:
[ Per Faruk: apri questa cassaforte
solo in caso di emergenza]
Allora, mi ricordai della piastrina in
ferro che mio padre mi diede raccomandandomi di non perdere mai.
La presentai a Mr Trevor che disse
compiaciuto “Questo è il codice di apertura della
cassaforte, inseriamolo.”
Detto fatto, dentro la cassaforte
potemmo vedere un flacone con del liquido rosso scarlatto con un
etichetta bianca dove c'era scritto in caratteri gotici: A. S.
“As? ...ma che vorrà dire,
strano!” Chiese mia madre stupita.
“Non lo so” Rispose il prof
“Ma esaminerò questo liquido e scopriremo a cosa serve”
Quindi prese il flacone e si diresse
nel laboratorio.
Dopo circa un ora Mr.Trevor gridò
dalla gioia “Siamo salvi!”
Io corsi subito da lui e gli chiesi
stupito “Salvi?! Perché, me lo dica subito professore,
perché?”
“Questo liquido è un
veleno mortale in grado di sterminare quegli scorpioni, capisci ora
il significato di AS, una parola italiana che vuol dire
anti-scorpione”
Mia madre che aveva sentito tutto disse
“E' un vero miracolo! Il Signore sia ringraziato...”
Io però risposi con incertezza
“Ma professore, come faremo a versare il veleno su quelle
bestiacce? Sono a centinaia!”
“Faruk” Disse il prof
“Questo veleno per avere effetto deve essere diluito in dieci
litri di alcool e poi va spruzzato con un vaporizzatore. Dieci litri
ci stanno nello scafo del tuo modello di idrovolante che hai in
camera; basterà dotarlo di un vaporizzatore che noi azioneremo
col comando a distanza una volta che l'aereo avrà spiccato il
volo.”
Io gli risposi “Come faremo a
radunare gli scorpioni? E poi il mio aereo anche se può
volare, non penso sia in grado di trasportare dieci e più
litri di roba, in fondo motore e telaio sono leggeri...”
Mr Trevor mi rispose “Non
preoccuparti, dovrò solo fare delle modifiche (Un po
impegnative). Per quanto riguarda gli scorpioni, non avremo bisogno
di radunarli, in quanto sono già tutti nella loro grotta.”
Dopo circa tre ore il prof disse “Ecco
fatto l'aereo è pronto, il vaporizzatore lo aggiungeremo ad
ultimo.
Poi ci rivolgemmo a mia madre che era
stata in cucina con mia sorella tutto il tempo e le spiegammo la
faccenda. “Ma dieci litri d'alcool non ce li abbiamo!”
Disse
“Ma dieci litri d'acquavite
(quella del negozio) si.” Disse Mr Trevor “Funzionerà
perfettamente anche quella”
Quindi essendo ancora giorno, ci
dirigemmo verso la grotta. Quando ci fummo davanti, il prof sistemò
il vaporizzatore sullo scafo dell'aereo.
Quando tutto fu pronto, lanciammo
l'aereo a volare nella grotta e con il comando a distanza liberammo
il veleno che andò dritto sugli scorpioni. Questi si
dissolsero diventando un liquido acido che faceva bolle verdognole.
Per quanto riguarda gli zombi,
diventarono di nuovo persone normali con la morte di quegli esseri
diabolici.
Una settimana dopo, quando tutto fu
dimenticato e la vita trascorreva normale trovai nella soffitta un
libro sulle maledizioni dei faraoni, una di queste parlava appunto di
scorpioni.
Dopo scoprii che quegli esseri erano
apparsi dopo la profanazione della tomba di una principessa vicino
alle piramidi.
Probabilmente mio padre dopo aver letto
quel libro, per sicurezza preparò quel veleno contro gli
scorpioni...
The End :)
Ma che ridere! Non so voi, ma io mi
sto ancora rotolando dalle risate... con tenerezza però ;)
Mi è costato un piccolo
sforzo non modificare questa storia per renderla migliore!
Mamma mia quanti errori e quante
scemenze che credevo da piccola!
Sembra tanto un B-Movie. Comunque
non mi pento di averla condivisa con voi...
Magari qualche idea decente c'è
anche... chissà che con un po di lavoro e pazienza non ne
ricavi qualcosa di carino...
Voi che dite?
Mi raccomando: risposte sincere
anche se negative ^_^
Grazie ancora per la pazienza di
averla letta.
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