Capitolo
1- prologo.
Si svegliò nel cuore della
notte tutta sudata, si guardo
intorno, erano le due.
Aveva fatto l’ennesimo
brutto sogno, ormai era un’abitudine.
Si alzò e si portò al lavandino, si
lavò la faccia e si guardò allo specchio,
delle occhiaie erano apparse sul suo viso.
Decise di non darci peso e andò alla finestra,
ormai il sonno era
passato, tanto valeva starsene un po’ all’aria
fresca.
L’anno scolastico stava per
iniziare e la fine dell’estate
si stava portando via i ricordi. Ricordi che più che altro
erano dei segreti.
“Ciò
che succede in
estate rimane in estate” certo.
Se l’era ripetuta mille
volte, ma ora non era più sicura di
voler che tutto ciò che le era successo restasse un ricordo
estivo. Si voltò
verso le sue compagne di stanza, tre viperette che dormivano nei propri
letti,
non le sopportava. Non sopportava nessuno da quando era tornata a
Hogwarts,
eccetto la sua migliore amica.
Tornò a letto e si
sdraiò, rimase con gli occhi aperti per
tutta la notte, ma finalmente le sette di mattina arrivarono e il primo
giorno
di scuola iniziò.
Hermione si alzò, si
truccò e uscì dalla porta senza
salutare né aspettare le sue compagne di stanza, che
ovviamente si lamentarono
per la maleducazione dell’amica.
La
brunetta ovviamente non se ne preoccupò e si
fiondò in Sala Grande, sperando di
non incontrare il proprio ragazzo.
Era sola, quello che sperava. Si
sedette e iniziò a fare
colazione, ma all’improvviso si aprì il portone.
Per sua fortuna era la sua
migliore amica Ginevra Weasley.
-Buongiorno- le disse la rossa
sedendosi di fronte a lei.
-Buongiorno- rispose senza emozioni
la brunetta – dormito bene?-
-No, Harry mi ha lasciata- la
informò l’amica
-Ancora?- Hermione inarcò
un sopracciglio – questa è la
sesta volta, no?- disse sorseggiando il succo di zucca.
-L’ottava in effetti-
rispose Ginevra – ma forse è meglio
così-
-Senza il forse, non hai bisogno di
lui- disse – sii felice,
questo è il primo giorno del resto della tua vita-
Ginny sorrise e osservò la
sua migliore amica, era cambiata
durante l’estate. Era diventata più fredda,
chissà cosa le era capitato.
-E Ron? L’hai visto?-
chiese Ginny
-Sinceramente no, ma non ne sono poi
così triste- rispose la
bruna
Ginny sbarrò gli occhi
“Ok,
le è capitato davvero qualcosa”
-Non vuoi vedere il tuo ragazzo?-
-Sinceramente non mi va di vedere
nessuno Gin, mi va solo di
parlare con te-
-Capisco- mentì
l’amica. – com’è andata in
Europa?-
Hermione cambiò
espressione, da annoiata divenne quasi
furiosa.
-Bene. Scusa, ora devo andare. Se
vedi Ron salutamelo, digli
che mi sono alzata presto e sono andata subito a lezione- disse
Hermione –
digli che voglio vederlo-
-Ok, Hermione-
-Grazie Gin, ci vediamo dopo-
La riccia si alzò, finse
un sorriso e si allontanò dalla
tavolata. Aprì la porta e uscì, sulle scale
incontrò Harry. Tentò di andarsene,
aveva paura che lì con lui ci fosse Ron, ma
l’amico la chiamò. Hermione si
fermò.
-Harry!- urlò fingendo
felicità – Come stai? Mi sei mancato-
continuò.
-Ehi Hermione, eh, non molto bene..
tu? Anche tu mi sei
mancata, ti devo raccontare un sacco di cose-
Hermione si assicurò che
lì non ci fosse Ron e sorrise all’amico.
-Certo Harry, mi racconterai tutto. Ma non mi venire a dire che
non stai bene, l’hai
lasciata di nuovo-
-Lo so, ma è
perché siamo troppo diversi, tra noi non funziona,
non possiamo stare insieme-
Hermione scoppiò a ridere,
una risata amara.
-Dite sempre così voi
uomini...- disse serrando i pugni –Ci vediamo
Harry-
-Non capisco, tu e Ron vi siete
lasciati?-
-No, devo andare ora, ciao- disse
voltandosi e camminando velocemente
verso l’aula di antiche rune.
Harry non capiva il comportamento
della sua migliore amica.
Scosse la testa e entrò nella Sala Grande, che nel frattempo
si era popolata,
ma l’unica che vide davvero fu Ginny. La ragazza gli piaceva
ancora, ma non
come prima, non era più innamorato di lei. Da un bel pezzo,
eppure aveva
continuato a fingere di esserlo, non sapeva il perché,
sinceramente la voleva
come amante. Ginny
non sapeva quante
volte Harry l’aveva semplicemente usata. O forse lo sapeva e
le andava bene
così, perché lei era davvero innamorata di lui e
adesso che il suo ex ragazzo
aveva già trovato una sostituta era più furiosa
che mai.
Si chiamava Trisha McGoy o qualcosa
del genere, era del
primo anno e lui era del settimo. Lo vide entrare e lo
fulminò, si alzò e uscì
dalla porta.
Nel momento in cui la Weasley
uscì, entrò un altro Weasley,
Ron. Assonnato come al solito. Andò dal suo migliore amico.
-Harry, hai visto Hermione?-
-Sì, l’ho vista,
ma è andata a lezione- disse Harry
mangiando.
-Ah, cavolo non l’ho vista
per un mese quest’estate, mi
manca tantissimo- disse Ron.
-Mi sembra un po’ strana-
ammise Harry – mai vista così nervosa-
-Dici?- Ron sgranò gli
occhi. – Perché?-
“Avrà
scoperto
qualcosa?”
-Non ne ho idea- rispose –
magari è stanca, potrai parlarci
dopo, comunque-
-Certo, certo-
******
Le lezioni terminarono e tutti
uscirono in giardino, il
tempo era ancora estivo e faceva troppo caldo per chiudersi nel
castello,
Hermione cercò Ginny. La trovò che passeggiava
sul lago.
-Gin!-
l’abbracciò
-Herm, stai meglio?-
-Ma io sto benissimo-
mentì Hermione – sono solo stanca, non
ho dormito ‘sta notte, credo sia per l’eccitazione
dell’ultimo anno di scuola-
Ginny la guardò
– non mi freghi, sai. È successo qualcosa e
non me lo vuoi dire-
-Gin….-
-No Hermione, tranquilla, sono cose
tue, devi volerlo tu per
dirmelo, io non ti
posso obbligare. Ma
sai anche che sono la tua migliore amica, qualunque cosa sia successa
io sarò
dalla tua parte.-
Hermione aveva quasi le lacrime agli
occhi.
-Lo so, ma no posso proprio dirtelo,
non è che non voglio-
-è così
terribile?-
-è la cosa peggiore che
potessi mai fare.-
-Herm, tutto ciò che tu
fai non sarà mai così terribile, io
sono qui con te, lo sai-
-Sì, lo so, ma
è davvero troppo, non voglio coinvolgerti in
questo pasticcio-
Ginny le puntò gli occhi
azzurri addosso “cos’avrà
mai fatto?”
Hermione scoppiò a
piangere –Ok, va bene, ti racconterò
tutto-
*****
-Ron,
non mi sembra
solo Hermione quella nervosa- disse Harry al migliore amico giocando a
Quidditch.
-Ah, hai notato qualcosa di strano in
Ginny?- disse Ron
facendosi scappare una pluffa.
- Lo sai che ci siamo lasciati di
nuovo Ronald.. non stavo
parlando di lei- lanciò un’altra pluffa.
-Ah, e di chi?- chiese Ron mancando
anche questa.
Harry si bloccò,
volò accanto a lui. –Di te-
Ron sbarrò gli occhi
– Ma cosa dici? Io sono
tranquillissimo- mentì spudoratamente. Harry
lo guardò, un sopracciglio alzato.
-Ok, ho tradito Hermione tutta
estate.-
Questo
capitolo è veramente corto, mi scuso.
Ma è
solo un incipit per
incuriosire, spero di esserci riuscita. Se ne vale la pena la continuo,
altrimenti se non mi piace lascio stare. Grazie
dell’attenzione!
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