Maeri

di Milena90
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1.Il Falegname.1
 

C'era una volta un uomo che abitava ai piedi di un monte verdeggiante, pieno di alberi e cespugli. Viveva in quel luogo da diversi decenni e conosceva i sentieri della montagna come il suo palmo; e non era solo per dire, questo uomo infatti riusciva ad orientarsi nel mezzo del bosco grazie alle pieghe della sua mano. Tagliava alberi tutto il giorno e ne ripiantava di piccini, a rimpiazzarne i caduti, alla scesa della luna e delle brillanti stelle.

Era molto rispettoso di quel luogo, che gli procurava da vivere, e gli ricambiava proteggendolo e prestandogli preziose cure.


Un giorno, intento ad intagliare un mezzo ceppo di pino, si accorse che nel bosco stava accadendo qualcosa di strano: uccellini di vari colori scappavano spaventati dai loro nidi, e bestioline di ogni tipo uscivano dalla boscaglia di corsa, creando una cascata che quasi travolse il pover' uomo.

Sempre più distinti, dei rombi si facevano sentire e sempre più bestiole scappavano intimoriti da quel fracasso. D'un tratto una cosa enorme comparve, aggirando la cima del monte. Lanciava schiamazzi e sbuffi; una cosa che il vecchio falegname non aveva mai visto in vita sua. Quella ''cosa'' ad ogni passo abbatteva alberi del monte, lasciandoli inerti al suolo, dopo fragorosi scricchiolii e tonfi.

L'uomo non immaginava cosa fosse, e non sapeva cosa volesse, nonostante tutto quel casino che stava facendo. Chiuse il temperino e se lo infilò in tasca, poggiò il pezzo di pino mezzo intagliato contro il muretto della sua modesta casa e con passo incerto avanzò.

Il vecchio ora urlava a squarcia gola ma i botti e i fischi coprivano la sua voce. Riprovando più volte cercò di farsi notare dal gigante affare, ma tutto era inutile.

Oramai era arrivato ai piedi del monte lasciandosi dietro una scia di caduti, e con un ultimo sbuffo si lasciò cadere rovinosamente sulla valle. La terrà tremò a quello scontro.

Inerte al suolo lasciava solo dei serpentelli di vapore che uscivano indisturbati da piccoli tubicini sparpagliati per tutta la sua superficie.

Avvicinatosi, batté le nocche contro il gigante atterrato e un rumore metallico fece vibrare la carcassa. " Tonk! Tonk! Tonk! ",

In risposta a quel battere, un pezzo saltò via atterrando sopra il tetto della casetta del falegname, rompendo diverse tegole e assi. Girandosi stupefatto passò lo sguardo alla sua casa maledicendo il suo bussare.

- Il tetto.. -

Avanzando, preoccupato per la sua casa, si mise una mano sul capo massaggiandolo, quasi a voler migliorare il suo pensare.

- .. Mi ci vorrà tutto il giorno per ripararlo... -

Un poderoso sbuffo di vapore partì dalla zona vuota che si era da poco scoperchiata e appena la coltre si fu diradata una figura scura cadde sull'erba con un tonfo sordo. Questo attirò immediatamente l'attenzione del vecchio.Con gli occhi ancora spaesati e la bocca socchiusa, nonostante la folta barba gliela copriva, si avvicinò a quella figura immobile, coperta da un telo blu oltremare.





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