listen
E' proprio vero quello che dicono...La
fortuna è cieca...Ma la sfortuna invece ha una mira coi fiocchi!
Ed è stato dimostrato oggi, mi svegliai con un gran mal di
gola,
talmente forte da non poter neanche pronunciare una frase.
il dottore mi disse
che non era nulla di grave, ma che dovevo tenere la gola al riposo per
un pò...Ergo...Non potevo
parlare...
Un dramma per una come me, fin da piccola ho sempre parlato molto
anzi..Forse fin troppo.
Potevo solo sperare, che questo tremendo dolore finisse al
più presto.
Il giorno dopo mi recai a scuola, presi l'autobus e come sempre mi
sedetti accanto alla mia amica Bridgette.
<Allora...Mia
madre ha sentito la tua, ha detto che per oggi non potrai parlare...Non
è così Courtney?>
Le lanciai un'occhiataccia, sperando capisse il mio messaggio. Lei
rise, posandomi una mano sulla spalla <Stavo scherzando dai.
Comunque chissà...Potrebbe essere una buona occasione, per
una volta...Sarai costretta ad ascoltare>
Mi stupì della sua ultima frase. Ascoltare?
Perchè mai...? Io sono un'ottima ascoltatrice...L'ho sempre
fatto...O forse
no?
Arrivati a scuola scesi dall'autobus e mi diressi al mio armadietto ma
qualcuno mi prese per lo zaino, facendomi scivolare all'indietro.
Voltai lo sguardo e vidi quel teppista di Duncan passarmi davanti con
aria arrogante <Stai un pò
più attenta quando cammini Principessa>
Mi venne quasi voglia di insultarlo in tutte le lingue che sapevo ma,
mi ricordai del mio "problema". Pertanto cercai di ignorarlo e mi
diressi con Bridgette lungo il corridoio.
Ad un tratto mi si presentò davanti Beth, che dire di
lei...Era una palla al piede, a stento ci salutavamo.
<Courtney!!!Ho
bisogno del tuo aiuto!!>
Cosa? Ma se a malapena
possiamo vederci? Deve esser eun incubo..
<Domani ho
un'appuntamento dal dentista a farmi togliere l'apparecchio, ma avevo
preso l'impegno di leggere una fiaba ai bambini della biblioteca per il
corso di "lettura giovani", mi chiedevo...Non è che potresti
andare te al mio posto? Qui a scuola sei l'unica che si offre
volontaria per questa associazioni, ti alzerà la
media!> Mi disse o..Sputò! Cavoli..Quel
suo apparecchio era davvero irritante, per fortuna domani se lo sarebbe
fatto togliere, almeno ci risparmiavamo i bagni di saliva.
Dovevo ammettere che la sua offerta era allettante, ma in seguito al
mio stato non potevo rischiare di rovinarmi ancora di più la
gola.
<Allora??!!
Eh??!!Ti preeeeeeeeeeeeeeeeeeeeego!!!>
Feci per scuotere il capo ma Beth mi colse di sorpresa con un forte
abbraccio <TI RINGRAZIO!!! Sai come
si dice..Chi tace acconsente!>
Un momento..Io non
volevo accettare...Io...Oh dannazione...
<Sei davvero
gentile, pensavo mi avresti insultato e cacciato via ed invece...Non
credevo fossi così disponibile!Grazie Court!>
Si allontanò., lasciandomi ancora più sconvolta
di prima. COURT? Chi le ha dato tutta questa confidenza? Io non di
certo.
E poi cosa voleva dire con quella frase? Io sono SEMPRE disponibile
certo...Quando ho voglia e ottengo qualcosa in cambio.
Entrata in classe stavo quasi per sedermi ma Duncan, come sempre, mi
fece un altro dei suoi scherzi, levandomi la sedia in tempo per
prendermi una bella caduta per terra; dietro le risate di tutti
entrò il professore. Che rabbia..Oggi Duncan le avrebbe
scampate tutte!
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Lezioni di chimica e questa volta capitai in coppia con la
peggiore...persona...Di tutto questo mondo...Lindsay!
Non era di certo il "genio" della classe...Anzi...Era la tipica ochetta
bionda, che non sapeva la tabellina del due senza un pallottoliere.
Forse non sapeva neanche cosa fosse...
Di norma avrei preso il comando della situazione e avrei cercato di
condurre l'esperimento il meglio possibile, ma a causa del mio
"infortunio" alla gola, dovetti cedere il posto alla mia compagna, che
guardava le provette con aria confusa <Cosa dobbiamo fare con le
bottigliette?>
Ecco appunto...Sospirai, prendento le "bottigliette" e iniziando a
versare il liquido come da scritto nel compito. Lindsay mi
osservò con attenzione o almeno..Fino ai primi cinque
secondi,
dopo di chè iniziò a parlarmi della sua
collezione di
scarpe; cercai di ignorarla... E, purtroppo per via di questo, mi
versai qualche goccia del liquido verdastro sulle mie scarpe.
Cavoli..!!Proprio oggi che avevo deciso di inaugurare le mie scarpe di
camoscio nuove?!
<Oh che
guaio!> Disse Lindsay <Ma
niente paura!! Nel mio armadietto ho tutto il necessario per queste
"emergenze". Basta utilizzare un detergente liquido adatto per
calzature di camoscio. Bisogna applicarlo sopra la macchia per almeno
15 minuti, poi versi alcune gocce di prodotto su un panno morbido, lo
strofini delicatamente sulla macchia ed il gioco è
fatto!>
Rimasi sbalordita... Lindsay che pronuncia più di cinque
frasi
senza perdere il filo e domandarsi di cosa stesse parlando? Non poteva
essere..
Lei non sembrò accorgersi della mia reazione anzi...Per
colpa
del mio "silenzio", decise di darmi altri consigli sul mio look <Non hai mai pensato di
indossare qualcosa al di fuori del
grigio...Come il blu? Il blu si abbina con tutte le sue
tonalità, dall'azzurro chiaro al blu profondo. Inoltre il
viola,
il verde e l'arancio sono buoni abbinamenti. Ma è meglio
evitare
colori come il rosso e il giallo...Sarebbe un disastro!>
Continuò a parlarmi, dai vari abbinamenti di colore ai
negozi
dove si ottengono più facilmente sconti; ed io feci quello
che
mi disse Bridgette, ascoltai.
Per la prima volta, vidi Lindsay sotto una luce diversa, certo...Era
sempre l'oca della scuola, ma era un'oca che sapeva il fatto suo di
vestiti, insomma..un vero genio
della moda. Da non credere.
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Finita la lezione uscì dall'aula per dirigermi all'ora di
ginnastica, fortunatamente non dovetti farla a causa del mio "stato",
per tanto mi diressi alle panchine, dove incontrai Noah, uno dei
secchioni della scuola, io e lui eravamo sempre a gara su chi aveva i
voti più alti, solo in una cosa riuscivo ad avere sempre la
meglio, ovvero la ginnastica, purtroppo oggi, dovetti stare accanto a
lui in quella panchina, ad osservare i miei compagni che giocavano a
palla avvelenata. Come sempre Noah stava leggendo uno dei suoi libri
intelletuali, mi lanciò una piccola occhiataccia ed io
risposi
altrettanto.
<Oh ma guarda chi
ci degna con la
sua presenza qui in panchina...Pensavo che ci tenessi ad essere
migliore di me in tutto Courtney..> Mi
stuzzicò, io
non risposi e continuai a guardare la partita. Lui riprese a leggere il
suo libro, normalmente mi sarei difesa, elogiando le mie
capacità ginnaste, ma non potevo. Feci cadere l'occhio su
uno
dei libri accanto a lui e notai una piccola foto sbucare al di fuori.
<Hey che guardi?>
Mi
disse con aria scocciata. In tutta risposta indicai la foto che sbucava
dal suo libro, lui la tirò fuori e mi mostrò
l'immagine
di un cagnolone che giocava in un prato. Potei giurare di vedere un
piccolo sorriso spuntare sul viso di Noah <E' il mio cane, si chiama Hollye>
Alzai le spallucce, tirando fuori un piccolo sorriso, non pensavo che
Noah avesse un cane. Lui sembrò ammorbidirsi <Tengo sempre una foto
della mia cagnolina, diciamo che è come un porta
fortuna>
Gli sorrisi...Non avrei mai pensato che anche quel solitario di Noah
avesse
un cuore...E sopratutto che fosse un così amante degli
animali.
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Finita ginnastica, mi diressi all'aula di musica, dove incontrai
proprio di fronte alla classe Gwen, l'odiosa darkettona, amica di
Duncan.. Un'accoppiata perfetta direi. Ma non potei fare a meno di
chiedermi cosa ci facesse li...Senza Duncan per giunta. Fu
così
che decisi di aspettare e pochi istanti dopo uscì dall'aula
di
musica Trent, un ragazzo nuovo, arrivato a scuola pochi mesi fa, da
quel che ho sentito direi, oltre ad essere molto bravo a scuola
è anche un bravo musicista.
I due si scambiano un sorriso imbarazzato, per poi prendere ognuno
strade diverse, notai come Gwen lo stesse guardando andare via e fu
allota che capì...Gwen si era presa una bella cotta per
Trent, e
il tutto rimanendo ferma, zitta ed osservando i loro comportamenti..
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Giunse il momento del pranzo, raggiunsi Bridgette al tavolo ed
iniziammi a parlare o meglio...lei parlò ed io...ascoltai.
<Tra poco ci sarà il
ballo di primavera...Ancora non sò se andarci insomma...Sai
che non amo ballare..>
A dire il vero non lo sapevo, certo...Conosco Bridgette da una vita, ma
ora che ci pensavo, sapevo così poco di lei, non mi ero mai
fermata su queste "piccole" cose, proprio perchè le
ritenessi
insignificanti, non mi sarei mai aspettata di ricredermi in tutto..
Mentre mangiai il mio pranzo tuttavia, mi osservai intorno, notai facce
che non avevo mai visto, come se "parlare", mi avesse fatto estraniare
dal mondo, invece che avvicinare, forse per il fatto che parlavo, senza
ascoltare i pareri altrui o senza fermarmi a pensare e sopratutto ad
osservarmi intorno...Esistevo solo
io.
Notai come Leshawna, la ragazza più tosta della scuola,
faceva
gli occhioni dolci ad Harold, il ragazzo più sfigato, seduto
in
un altro tavolo. Si poteva capire dai loro sguardi che c'era
un'intesa...Forse adirittura segreta, di sicuro Leshawna non avrebbe
fatto bella figura se si fosse scoperto che frequentava un tipo come
Harold, possibile che non mi sia mai accorta di questo amore?
Dopotutto...Vedevo loro due molto spesso, dato che lavoravano con me al
giornalino della scuola. Sono sicura che anche Bridgette sapeva di
questa storia..
<Oh guarda! Stanno
entrando i
giocatori di basket!Come al solito Geoff si asibisce a suo
modo....facendo lo stupido per farsi riconoscere!>
Mi disse Bridgette. Io feci le spallucce, ossevando come Geoff,
co-capitano della squadra di basket, faceva lo stupido coi suoi
compagni.
<Qualche giorno fa
ho scritto un
messaggio su facebook sulla partita e Geoff ha inziato a commentare
finendo poi in discorsi che non centravano proprio nulla!>
Io annuì per darle corda <Spero
solo che la mia ultima risposta non l'abbia presa sul serio! Con lui
non ho ancora capito se devo scherzare o essere seria>
Non mi ero mai resa conto di quanto Bridgette parlasse di
Geoff...eppure la cosa mi lasciava leggermente a disagio...
E poi capì, nel momento in cui Geoff si voltò
verso di
noi, facendo un cenno con la mano destra. Sgranai gli occhi...Geoff...e
Bridgette...Insieme?
No...Impossibile, me lo avrebbe detto o almeno, fatto capire...O magari
ero io che non me n'ero mai accorta. Eppure, Bridgette era interessata
a Geoff...così come lui (probabilmente) era interessato a
lei.
Pazzesco...E tutto perchè...ho imparato ad
ascoltare..
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Dopo pranzo mi diressi in corridoio a prendere alcune cose dal mio
armadietto, mi imbattei in Alejandro, il classico fusto latin lover per
il quale milioni di ragazze sbavano dietro, me compresa. Ci salutammo,
dandoci appuntamento alla solita ora per le lezioni di spagnolo, non
dovrei avere un tutor, ma era pur sempre una buona scusa per vederlo in
privato e chissà...Magari un giorno si sarebbe fatto avanti.
Quando se ne andò mi sentì tremendamente a
disagio, come
se una folata di vento gelida mi fosse passata addosso...Erano le
finestre aperte? No...
Era Heather, che mi guardava con rabbia, io non capii il suo
comportamento e feci per andarmene, ma lei mi raggiunse, squadrandomi
dal capo ai piedi <Courtney...Gira
voce che non puoi parlare, è vera la cosa?>
Non dissi niente...Cosa potevo dire in fondo?
Heather sorrise <Ma
bene, per una
volta potrò avere l'ultima parola. Allora cerca di capire
forte
e chiaro quello che sto per dirti...Stai alla larga da faccende che non
ti riguardano..> Mi diede una leggera spinta, che
però mi fece cadere a terra.
Mi girai verso di lei, notando di come Heather stesse guardando male
ogni ragazza che stava ad almeno due metri di distanza da Alejandro. A
quel punto capì...Oggi difatti mi sembrava troppo "vipera",
o
almeno più del solito. Normalmente avrei pensato che ce
l'avesse
così tanto con me per via della mia bravura e vittoria alle
elezioni scolastiche, invece grazie al nuovo metodo "dell''ascoltare
ed osservare",
capì che si trattava di una persona...Ovvero Alejandro.
Chissà se lui provava lo stesso per lei,
bhè...prima o
poi me ne sarei accorta.
Intanto mi sentì nuovamente osservata ma questa volta da
qualcuno di ben peggiore di heather <Ma
guarda...La principessa è caduta dal castello?> Ghignò
Duncan.
Trattennì un probabile insulto, quando la sua mano non mi
raggiunse <Vuoi
un'aiuto?>
Annuì, afferrandolo e alzandomi da terra. La sensazione
di disagio si fece risentire, ma questa volta era molto più
forte, Duncan ritirò immediatamente la mano e potei giurare
di
notare un leggero tocco di imbarazzo nella sua reazione, io mi
sentì improvvisamente agitata, che sia tutta questa tensione
che
si sta accumulando?
<E comunque
prego> Brontolò lui. Io scossi il capo,
alzando le spallucce.
<Allora
è vero che non puoi parlare>
Ridacchiò <Infatti
mi
sembravi troppo "tranquilla"> Lo ammetto, mi
scappò un piccolo
sorriso..Ma PICCOLO.
Ciononostante Duncan sembrò ricambiarlo
<Bhè...Allora
ci vediamo domani. Devo accompagnare quel
rompiscatole di mio cugino in biblioteca per il giorno della lettura
per bambini, se non sbaglio ci sarai tu a leggere non è
vero?>
Io annuì.
<Bene. Allora ci
vediamo domani, a presto...Principessa> E se ne
andò.
Improvvisamente mi calmai, com'è possibile? Eppure prima a
stento riuscivo a respirare per l'agitazione. Quando avrei voluto
sbagliarmi...Ma mannaggia a me...Avevo ragione, sul fatto di Gwen,
Leshawna, Bridgette e...Me...
Imprecai mentalmente, battendo un piede per terra. Non era
possibile...io...Courtney Wallace...Mi sono presa una cotta per quel
bulletto di Duncan Wolf!
E me ne accorgo solo ora!!
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Il giorno seguente mi risvegliai, con la gola a posto e...Senza una
storia da presentare ai bambini della biblioteca! Ma niente
paura, avrei trovato un piano...Prima
o poi...
Quando entrai nell'edificio, mi trovai in mezzo ad un branco di
marmocchi, che aspettavano con
ansia una storia coinvolgente e di sicuro non banale... Dovevo fare
buona impressione, in fondo c'erano anche i genitori...E...Duncan?!
Si trovava distante rispetto al gruppo, tuttavia doveva essere presente
per via del suo cuginetto, mi guardò, facendo un piccolo
cenno
col capo. Oh
andiamo...Possibile che avesse davvero intenzione di
ascoltarmi?! Dannazione..
Ad un tratto però, mi apparve un'idea. Forse potevo
utilizzare
tutto quello che avevo imparato ieri a causa del mio "silenzio", e
sfruttarlo a mio vantaggio.
<Allora Signorina
Wallace, cosa racconterà questa volta ai
nostri bambini?> Disse l'assistente che si occupava
di queste
organizzazioni.
Presi un bel respiro, iniziando il racconto <Diciamo che questa
storia è basata su una mia esperienza vissuta di recente, ma
per
via della loro privacy, mi inventerò i nominativi>
Detto
questo iniziai, sotto lo sguardo curioso di tutti i bambini e
sopratutto..di Duncan <Questa
storia parla di una principessa,
convinta di sapere tutto su tutti, di avere l'assoluto comando. Ma
c'era una cosa che la principessa non aveva imparato..E
cioè..Ascoltare.
Un giorno questa
principessa fu colpita da una maledizione lanciata da una potente
strega, venne condannata all'eterno silenzio. Non potento
più parlare, la principessa si diresse in città a
cercare qualcuno che risolvesse il suo problema..>
<E
riuscì a trovarlo?> Chiese una bambina,
incuriosita dalla storia
<Se mi fai
finir...Ehm volevo dire.... Non trovò la cura, ma in
compenso, scoprì caratteri e situazioni che mai avrebbe
potuto immaginare, ad esempio... scoprì che "l'arrogante cervellone"
del paese in realtà era un tenero amante degli animali,
oppure che la "stilista
di corte", per quanto imbranata e stupida sia, a suo modo
sa essere "intelligente" in fatto di vestiti e accessori.
Scoprì relazioni e simpatie tra "persone" che non si
sarebbe mai aspettata, inoltre scoprì che il "bandito" del
villaggio, in realtà se la prendeva tanto con lei, solo per
attirare la sua attenzione, perchè ne era innamorato..>
I bambini ascoltarono incantati le mie parole. Fantastico, stavo avendo
molto successo, non rimaneva che il gran finale.
<Morale della
favola? Non Limitatevi a parlare sopra gli altri, ma imparate
ad ascoltare e osservare il mondo che vi circonda, io l'ho imparato a
mie spese e credo che questo mi abbia aiutato a...Capire>
Disse con soddisfazione. Dopo di chè mi alzai, seguita da un
piccolo applauso dei bimbi.
Voltai lo sguardo verso Duncan, che mi osservò con un
piccolo sorrisetto stampato in volto, evidentemente aveva capito che
quella storia era rivolta alla mia "strana giornata".
<Signorina?>
<S_sì!>
Mi ripresi, con un toco di imbarazzo mi voltai verso la bambina di poco
fa. Cavoli..Non dovevo farmi distrarre così da Duncan!Non era da me!
<Ora che sa i suoi
reali sentimenti...Cosa prova la principessa per il bandito?>
Mi domandò con occhi speranzosi.
Io mi bloccai, non sapendo bene cosa rispondere. <L_la
principessa...> Ad un tratto mi voltai verso Duncan e, dopo un
lungo respiro...
<La principessa
ricambia>
Sì..Forse questa
favola, poteva concludersi a "lieto
fine".
The End
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
//ANGOLO AUTORE//
Heyyy gente!!Eccomi
qui con una nuova fic, spero vi sia piaciuta.
Ho cercato di non essere troppo banale, ma l'idea mi è
venuta così..Mentre ero a spiaggia!O.o
Della serie: "A cosa pensare se non a TD"
Bhè che altro dirvi, l'estate è incominciata...Ed
io la prossima settimana ho gli esami.
Vi prego auguratemi buona fortuna (T__T) non credo di aggiornare
più fino a Venerdì!
Spero davvero che vi piaccia questa storia, Sigh...l'ho
scritta col cuore
Lindsay: Davvero? Non con le mani?
Me: Intendevo dire che c'ho messo l'anima -.-
Lindsay: Oooooooooooooooh.....E perchè? Ti stava antipatica
forse?
Me: ......
E dopo questo piccolo attacco di sclero...Ritorno ai miei adorati
disegni!!!
Un bacio a tutti!!^^
Nini <3
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