1frase doctor who
Ho preso spunto dalla challenge 1 frase (a
cui però non partecipo) per fare il mio ingresso da autrice
in questo fandom. Ammetto di essere piuttosto emozionata
perchè la prima fanfiction in un fandom mi mette sempre una
certa "ansia da prestazione" ma spero di non deludere nessuno.
Ovviamente non c'è nemmeno bisogno di dirlo, la coppia
scelta è Dottore/Rose e non esiste altra ship all'infuori di
loro.
Non ho alcun diritto su questi personaggi, appartengono alla BBC,
scrivo senza scopo di lucro eccetera eccetera... vi lascio alla lettura
e, ricordate, una recensione non ha mai ammazzato nessuno, in compenso
fa tanto felice la povera autrice. Allons-y!
Across
time and space only with you
#01 - Angelo
Si ritrovò improvvisamente a
pensare che, con i
capelli illuminati a quel modo dalla luce flurescente del TARDIS, Rose
Tyler fosse più simile ad un Angelo che a un essere umano.
#02 - Sorriso
Il sorriso aperto e rassicurante del Dottore
era rimasto
lo stesso, anche dopo la rigenerazione, e fu proprio quel sorriso a
convincerla, più di ogni altra cosa, che lui era ancora
lì con lei e lo sarebbe stato sempre.
#03 - Felicità
Ridere
insieme stesi sul pavimento, appena
dopo essere caduti all'indietro per uno sbalzo particolarmente
violento: era quella la loro felicità.
#04 - Pericolo
Rose si ricordava ancora il tono
concitato del
Dottore quando, dopo essere scampati all'ennesimo pericolo mortale, le
chiedeva se stesse bene, così come ricordava quanto belli
fossero i suoi occhi una volta che si era rassicurato.
#05 -
Confusione
All'inizio, nel vedere quel nuovo volto, si
era sentita
confusa dalla forza con cui aveva desiderato poter riavere indietro
quello vecchio e, in seguito, dal pensiero che quella faccia nuova
fosse, se possibile, ancora più bella della precedente.
#06 - Mondo
Le aveva parlato poco del suo Pianeta
semplicemente perchè aveva realizzato che ormai era lei il
suo Mondo.
#07 - Finestra
Strano come, dopo tutto quel tempo,
stesse ancora
seduta alla finestra, aspettando il suo ritorno, per poi realizzare con
un morso allo stomaco, che lui lì non sarebbe potuto tornare
mai.
#08 - Spazio
Se lo spazio non gli era mai
apparso così
divertente, probabilmente il merito era della risata squillante e dei
magnifici capelli biondi di Rose, della sua vitalità e del
fatto
che, con lei, riusciva persino a dimenticarsi il passato.
#09 - Vista
Le lacrime di Rose erano sempre una
vista
sconvolgente, ma quando erano rivolte a lui riuscivano a essere persino
terrificanti, ferendolo come se fossero state piccole lame arroventate:
lo costringevano a chiudere gli occhi.
#10 - Pace
La pace dell'anima era ancora
lontana, ma stare
disteso su un prato con Rose al proprio fianco era sicuramente un buon
modo per cominciare il lungo cammino che lo attendeva.
#11 - Sbaglio
Il più grande sbaglio della sua vita era stato
credere che
sarebbe stato tutto eterno, che nulla sarebbe mai cambiato e che
avrebbe avuto Rose per sempre, ma quando invece era stato
schiaffeggiato violentemente dalla realtà si era accorto che
avrebbe dovuto dirle tutto prima perchè, nel momento in cui
finalmente aveva deciso, non c'era più tempo.
#12 - Occhio
Il Dottore le strizzava l'occhio in
modo così
adorabile che avrebbe voluto chiedergli se, per caso, l'idea di essere
il suo personale "schiavo per l'occhiolino" non gli desse
eccessivamente fastidio.
#13 - Mare
L'idea di andare al mare si era rivelata più
divertente
del previsto, soprattutto dopo la sconvolgente rivelazione che il
Dottore non solo non sapeva nuotare, ma utilizzava ancora
un'imbarazzante ciambella a forma di anatra che lui si ostinava a
considerare un capolavoro d'arte moderna.
#14 - Folla
Attraversare la folla mano nella
mano per non
perdersi gli era sembrata una scusa plausibile e innocente per poter
stringere Rose un po' più del solito.
#15 - Gabbiano
Da piccola, Rose Tyler aveva
salvato un piccolo
gabbiano dalle grinfie del gatto dei vicini, lo aveva curato, allevato
e infine liberato senza che nessuno, neppure sua madre, sapesse che in
cuor suo lo aveva chiamato Il Dottore, come se già sentisse
quanto quel nome sarebbe stato importante per lei in futuro e quanto
l'uomo che portava quello stesso nome avesse bisogno di essere salvato
e curato.
#16 - Sogno
Il sogno che aveva fatto quella
notte era stato
più vivido del solito, tanto che la sensazione della voce
del
Dottore nella sua testa non era ancora svanita, ma sapeva che ormai il
suo Dottore non poteva essere altro che quello: un sogno.
#17 - Libertà
All'inizio era stata attratta
dall'aura di
libertà che un viaggiatore dello spazio-tempo porta con
sè, ma poi aveva capito che la vera libertà non
era
costituita dal visitare pianeti sperduti ed epoche dimenticate, ma
dalla sicurezza di poter essere sempre se stessi.
#18 - Gelato
Vederla mangiare un cono gelato,
allegra e
spensierata come una bambina, lo faceva sentire bene e gli dava una
sensazione di calore che credeva non avrebbe mai più
provato:
era per quello che continuava a comprarle gelati ovunque andassero.
#19 - Controllo
Aveva perso il controllo dei suoi
sentimenti per Rose
da così tanto tempo che non avrebbe saputo dire con
precisione
il momento esatto, d'altronde qualcosa gli diceva che non c'era stato
un momento esatto ma solo una serie di attimi, sorrisi e abbracci che
lo avevano completamente sconfitto senza che riuscisse nemmeno a
chiedersi se voleva difendersi.
#20 - Pesce
Il Pesce d'Aprile che avevano
organizzato per far
impazzire Jackie aveva seriamente rischiato di farli morire dalle
risate, così si erano ritrovati appoggiati l'uno all'altra
per
evitare di piegarsi in due.
#21 - Sole
Non gli importava poi molto di bruciare un intero sole, se solo avesse
potuto riportarla indietro li avrebbe bruciati tutti perchè
non
serviva avere stelle nell'universo se poi il suo unico sole, la sua
Rose, era andato perduto.
#22 - Brezza
Aveva visto centinaia di pianeti,
ma niente lo aveva
sorpreso e affascinato quanto i capelli di Rose agitati dalla brezza e
niente mai gli aveva fatto più male che non poterli toccare.
#23 - Costa
Bad Wolf Bay sarebbe potuta essere
magnifica, con
quella costa frastagliata e bianca di spuma, ma nei suoi pensieri era
semplicemente terribile perchè lì, sulla spiaggia
che
certamente era un capolavoro della natura, aveva capito che non sempre
il Dottore riusciva a sistemare tutto.
#24 - Città
Alla domanda "Cos'ha di speciale la
città di
Londra?" molti rispondevano citando le vie, i monumenti e i musei, ma
lui sapeva che solo una cosa Londra aveva che a nessun'altra
città nell'universo era concesso e quella cosa aveva un
sorriso
splendente e soffici capelli biondi.
#25 - Casa
Rose Tyler guardava il Dottore
parlare a accerezzare
sommessamente il TARDIS, realizzando improvvisamente che quella strana
macchina non era semplicemente la sua casa e tutto ciò che
lui
possedeva, ma che era la loro casa e tutto ciò che loro
possedevano.
#26 - Bugia
Quando qualcuno gli chiedeva come
si sentisse e lui
rispondeva che stava bene si rendeva conto di dire la più
grossa
bugia della sua lunghissima vita, eppure era convinto di avere il
diritto di mentire a questo proposito perchè frasi del
genere
"mi sento come sospeso nel tempo, in un vortice di sofferenza" non
erano proprio da lui.
#27 - Telefono
Rose aveva quel modo di parlare al
telefono, continuando a guardarlo di sottecchi, senza mai smettere di
sorridere dolcemente, ed era uno dei motivi per cui, segretamente, era
grato a Jackie e al suo essere così premurosa e ossessiva.
#28 - Orizzonte
Una volta Rose aveva guardato l'orizzonte, si
era
inclinata leggermente all'indietro e gli si era poggiata contro,
intrecciando le loro dita, per poi rimanere così, in
silenzio,
per più di un'ora, solo i loro respiri che si fondevano al
tramonto, come un quadro impressionista.
#29 - Stile
L'elegante abito marrone, la
cravatta, le scarpe da
ginnastica bianche, tutto contribuiva a rendere lo stile del Dottore
piuttosto stravagante, ma a Rose non importava, trovava comunque
quello stile meraviglioso, come se scaturisse dalla
personalità
stessa di colui che indossava quegli abiti e per nessun motivo al mondo
avrebbe voluto che il Dottore cambiasse.
#30 - Malinconia
Donna Noble aveva sempre notato una
profonda
malinconia dietro i modi gioviali del Dottore, ma quando lei gli aveva
detto di fare la sua domanda direttamente a Rose aveva visto quella
malinconia svanire in un attimo, finchè gli occhi del
Dottore
non si erano spalancati, brillando di una felicità
così
profonda che se ne sentì intimorita, quasi che lui, troppo
piccolo per contenerla tutta, avesse riversato un po' di quella gioia
in lei.
#31 - Bacio
Guardarla mentre lo baciava gli
dava uno strano senso
di sfasamento, tuttavia poteva percepire il sapore dolce delle sue
labbra come se davvero le toccasse e capì che, lasciandole
se
stesso, avrebbe potuto sentirla per sempre.
#32 - Mano
Correre mano
nella mano, per loro, era un po' come darsi un bacio.
#33 - Caduta
Quando Rose era caduta in quella
fessura nello
spazio, era come se anche lui stesse precipitando verso il nulla con
lei e si rendeva conto che la sua caduta sarebbe stata ancora
più terribile, un tonfo verso il nulla.
#34 - Volo
Niente li emozionava di
più che trovarsi in
volo su di un pianeta sconosciuto, aprire la porta del TARDIS e
guardare giù: in quel momento sapevano di potersi sporgere
quanto volevano perchè l'altro era lì pronto ad
afferrarlo.
#35 - Felino
Sapeva perchè il Dottore
non era tipo da
gatti: a volte, con quell'essere al tempo stesso gentile e spietato,
con quel suo modo di fare misterioso, ma anche affabile, aveva lo
stesso irresistibile fascino del felino.
#36 - Gravità
"La gravità, Rose" disse
il Dottore giocando
con una pallina, " è la più potente forza
dell'universo,
niente può contrastarla senza enorme sforzo, per questo mi
diverto così tanto quando il TARDIS dimostra che invece ci
riesce", ma Rose non rispose che il TARDIS
precipitava
più spesso di quanto non fosse opportuno: adorava vedere
quel
sorriso orgoglioso sul viso del Dottore.
#37 - Fantasma
Vederlo su quella spiaggia,
trasparente come un
fantasma, era stato spaventoso soprattutto perchè non poteva
fare a meno di pensare che tutto era iniziato con i fantasmi.
#38 - Lotta
Non si erano mai divertiti tanto
come quella volta
che avevano fatto la lotta con i cuscini, riempiendo il TARDIS di piume
bianche, anche perchè poi, quando avevano dovuto ripulire
tutto,
si erano ritrovati sdraiati per terra a far finta di essere delle oche.
#39 - Motore
Una volta Rose aveva provato a
confessare il suo amore, ma il suono del motore del TARDIS aveva
coperto le sue parole e il Dottore non aveva sentito, ma aveva
continuato a ridere eccitato dalla nuova rotta che la
cabina sembrava aver scelto.
#40
- Tornado
Rose rimase enormemente colpita quando il Dottore le disse
che avrebbe voluto poter cavalcare uno stallone nero di nome Tornado:
tra tutte le sue stranezze mai avrebbe immaginato che lui fosse un tale
fan di Zorro.
#41 - Vecchiaia
Quando il TARDIS, il suo TARDIS, scomparve nel nulla prese
la mano di Rose e la strinse, sopraffatto dall'idea che avrebbe potuto
vivere la sua vita con lei, godere della sua allegria nella giovinezza
e del suo amore nella vecchiaia.
#42 - Domani
Nessuno dei due avebbe mai immaginato quella brusca
separazione, mai avrebbero potuto pensare di non avere più
alcun domani.
#43 - Sangue
Il Dottore guardava quel
piccolo taglio sul dito di Rose atterrito, fissando la minuscola goccia
di sangue che ne fuoriusciva assalito dal più nefasto dei
presentimenti, come se una voce
nella sua testa gli stesse ricordando che la sua Rose era fragile e
umana come chiunque altro sul pianeta Terra e che qualcosa, qualsiasi
cosa, avrebbe potuto strapparla via da lui per sempre.
#44 - Paradiso
Abbracciare il Dottore, rifugiarsi
tra le sue braccia che la stringevano forte, affondare con la testa nel
suo petto magro, era più simile al paradiso di qualsiasi
altra cosa potesse mai venirle in mente, ma non perchè lui
fosse bello, o sexy, semplicemente perchè era il suo Dottore
e sapeva, sentiva, che per lei ci sarebbe stato sempre, che l'avrebbe
sempre protetta, confortata e amata in qualsiasi luogo e in qualsiasi
tempo.
#45 - Volontà
Al Dottore piaceva Donna perchè il loro era,
spesso, uno scontro di volontà dove a prevalere non era
nessuno dei due e in cui si veniva ad un accordo, ma non poteva fare a
meno di pensare che con Rose non aveva avuto bisogno di quello scontro
perchè le loro volontà si tenevano per mano e non
dovevano fare altro che seguirle insieme.
#46 - Reale
A volte Rose Tyler aveva paura che tutto quello che le era
successo non fosse reale, che il TARDIS, i viaggi nel tempo, i pianeti
sconosciuti, fossero tutti frutto della sua fantasia e che si sarebbe
risvegliata improvvisamente in un manicomio, legata e circondata da
psichiatri, ma poi il Dottore le sorrideva e la prendeva per mano,
facendo scomparire tutti i suoi dubbi, perchè la sensazione
della mano fredda dell'uomo nella sua, le dava un calore
così reale che nulla al mondo avrebbe potuto
convincerla del contrario.
#47 - Rosa
Era così incantevole, con quel grazioso vestito
rosa dalla gonna svasata, la fascia e i grandi occhiali dello stesso
colore, che per un secondo il Dottore si sentì la bocca
asciutta e dovette deglutire parecchie volte per resistere all'impulso
di inscenare un rapimento in grande stile per portare via la leggiadra
fanciulla in sella alla sua moto d'epoca.
#48 - Voce
Improvvisamente l'energia era
finita e lui si era ritrovato a fissare i comandi del TARDIS con quelle
ultime parole incastrate in gola, un sentimento non detto che gli
impediva di respirare, un "ti amo" senza voce che rischiava di
soffocarlo mentre tentava invano di trattenere le lacrime, aggrappato
disperatamente all'immagine di lei, realizzando in un solo, doloroso
istante che quelle parole sarebbero rimaste senza voce per sempre.
#49 - Solitudine
Si era sentito sempre così solo nella sua vita
che l'arrivo di Rose era stato travolgente e inaspettato, tanto che
aveva dimenticato la sua solitudine e aveva creduto che essere l'ultimo
della sua specie non fosse poi di vitale importanza, ma quando Rose le
era stata strappata via quella solitudine lo aveva schiacciato
così violentemente che, ne era sicuro, non si sarebbe
più rialzato.
#50 - Cecità
Quando l'uomo e la donna gli passarono accanto ridendo, il
mendicante sorrise pensando che nemmeno la sua cecità era
riuscita a nascondergli quanto quei due fossero uniti, quanto
appartenessero l'uno all'altra e quanto fossero felici insieme e si
disse che alle volte vale la pena vivere anche per poter ascoltare le
risate di due persone che si amano e che ti sfiorano con la loro
felicità.
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