Anno 1981. La caduta
di Voldemort, ai danni dai coniugi Potter, permette la cattura di numerosi e
famigerati mangiamorte. Al Wizengamot è affidato il compito di giudicarli e
condannarli.
Prongs
La sentenza
“Silenzio!” intimò Barty Crouch senior dall’alto della sua poltrona dietro il tavolo
dei giudici, sbattendo il martello sul banco.
Alla sua sinistra sedeva il Wizengamot al completo, alla sua
destra un pubblico di maghi, venuti ad assistere all’udienza, di fronte a lui,
disposti su due file ordinate di sedie, sedevano i
Mangiamorte, in attesa di essere giudicati, avevano i polsi legati con sottili
fili dorati.
Il brusio nella sala cessò del tutto, quando il giudice si
schiarì la voce e prese a parlare.
“Gli imputati” disse, “Verranno chiamati
in ordine alfabetico, dovranno mettersi in piedi, qualunque tentativo di
ribellione verrà soppresso immediatamente dalle guardie Auror e contro la
persona in questione verranno presi seri provvedimenti, che andranno a sommarsi
alla sentenza. Cominciamo.”
Davanti a se aveva un fascicolo per ognuno dei Mangiamorte
presenti, cominciò a leggere.
“Avery Matthiew.”
Il Mangiamorte si alzò, era poco più di un ragazzino, nei
precedenti colloqui aveva dichiarato di avere agito
sotto l’effetto dell’Imperius, sperava solo che le
sue bugie avessero convinto il tribunale.
“Sei accusato di connessione con le
attività dei Mangiamorte, attacco a diversi babbani,
atti vandalici. La giuria ha decretato che eri controllato dalla
Maledizione Imperius, quindi inconsapevole delle tue
azioni. Non colpevole.”
I fili che legavano i polsi del ragazzo
scomparvero, con un’espressione di gioia lui si rimise a sedere.
“Black Bellatrix.”
La donna si alzò, gli sguardi di tutta la sala erano puntati su di lei, era una Mangiamorte convinta,
nessuno avrebbe avuto il coraggio di dichiararla innocente, lei stessa lo
avrebbe rifiutato, fedele com’era al suo signore.
“Sei accusata di attività connesse
ai Mangiamorte, e sei riconosciuta colpevole della cattura e tortura dei
coniugi Paciock mediante Maledizione Cruciatus. Questo tribunale ti condanna alla detenzione a
vita ad Azkaban. Colpevole.”
Bellatrix non disse niente, ma chi le sedeva accanto poté
notare sul suo viso un ghigno sadico e la pazzia nei suoi occhi, mentre i fili
d’oro si stringevano sempre di più fino a diventare manette evanescenti.
Dietro di lei, la sorella Narcissa si
contorceva, per quanto le era possibile, le mani legate e cercava
disperatamente il contatto con quelle del marito, seduto al suo fianco.
“Black Narcissa.”
Si alzò tremante, lei non aveva mai avuto niente a che fare
con i Mangiamorte, voleva solo tornare a casa dal suo bambino.
“Riconosciamo che sei stata accusata a torto di attività a favore dei Mangiamorte, non ci sono prove
contro di te, sei prosciolta da ogni accusa. Non colpevole.”
Con un profondo sospiro, Narcissa vide sparire le catene dai suoi polsi e si
risedette accanto Lucius. Bellatrix la stava guadando,
quegli occhi le dicevano che non approvava il suo
comportamento.
“Crouch Bartemius
junior.” Solo chi non conosceva bene il giudice non si
accorse dell’esitazione nella sua voce.
“Padre, sono innocente!” gridò Barty
scattando in piedi e tendendo le mani in avanti come a supplicare.
Crouch non sembrava sentirlo, “Sei
accusato di azioni da Mangiamorte a scapito di babbani e non, di aver partecipato alla tortura dei coniugi
Paciock…”
“Non sono stato io!” provò a ribellarsi il
ragazzo, “È stata Bellatrix, la colpa è sua!”
Lei si girò a guardarlo, ma suo marito, Rodolphus
Lestrange, fu più veloce, si alzò in piedi e tentò di
colpire Barty.
“Tu sei un Mangiamorte!” gli gridò, “Come tutti noi qui,
anche se non lo ammettete, se lo negate, nessuno di noi era sotto Imperius, eravamo i suoi fedeli, come potete
rinnegarlo così? E tu, Crouch, come puoi dire che la colpa è di Bellatrix quando abbiamo visto
con quale foga torturavi la gente?!” stava per avventarsi contro di lui.
La moglie si alzò in piedi e, con la stessa foga di Rodolphus, o forse maggiore, esclamò, “Il Signore Oscuro risorgerà. Ci libererà e ve la farà pagare!”
Un gruppo di Auror si precipitò su
di loro, bloccando ogni loro movimento.
“Che i coniugi Lestrange
siamo allontanati dall’aula” disse Crouch, battendo
ancora una volta il martello, “Per quel che riguarda te” continuò verso il
figlio, “ Sei condannato a vita ad Azkaban.
Colpevole.”
Barty continuò a protestare e a
dimenarsi, tanto che presto anche lui fu allontanato. Dagli spalti del
pubblico, una donna portò il fazzoletto agli occhi.
“Dolohov Antonin”
Il ragazzo si alzò in piedi, con lo sguardo fisso sul
pavimento.
“Accusato di attività connesse con
i Mangiamorte, sei colpevole di innumerevoli torture contro babbani
e non sostenitori di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.
Sei condannato a vita ad Azkaban. Colpevole.”
Anche attorno ai suoi polsi si
chiusero le manette.
“Karkaroff Igor”
Il mago con un lungo pizzetto terminate
con un ricciolo si alzò, leggermente tremante, sapeva di aver tradito molti dei
Mangiamorte che erano lì con lui, gli sguardi truci lo accompagnavano.
“Sei accusato di attività a favore
dei Mangiamorte, attacchi a babbani, ma almeno le tue
informazioni si sono rivelate in parte utili. Hai già scontato un periodo di
detenzione ad Azkaban, la pena ti viene
ridotta. Sconterai altri due mesi in prigione, invece di tutta la vita.
Colpevole.”
Igor abbassò il capo per vedere le manette
stringersi, solo due mesi invece di tutta la vita e, in fondo, aveva
fatto solo due nomi.
“Lestrange Rabastan”
Il ragazzo somigliava molto al fratello maggiore, sia nei
lineamenti che nella determinazione, sapeva che
sarebbe finito ad Azkaban insieme lui e alla cognata.
Si alzò mestamente in piedi.
“Sei accusato di affiliazione ai
Mangiamorte, uso di Maledizioni senza perdono, tortura a babbani
e maghi, tra i quali i coniugi Paciock. Ti
condanniamo a vita ad Azkaban. Colpevole.”
Era una sentenza che sapeva essere scritta da molto tempo. Si
risedette, invidiano non poco coloro che accanto a lui ,
a differenza sua, non avevano più le manette ai polsi.
“Lestrange Rodolphus
è già stato giudicato” disse Crouch
continuando a voltare le pagine del suo fascicolo, “MacNair
Walden ” era il prossimo.
L’imputato questa volta era un omaccione, aveva esattamente
l’aspetto che la gente immagina per un Mangiamorte, era poco credibile il suo
discorso sul fatto di aver agito controllato dalla Maledizione Imperius, ma forse la giuria ci avrebbe
creduto.
“Sei un sospettato fautore di attività
connesse ai Mangiamorte, non è confermata la tua partecipazione a retate anti babbani, sei rilasciato solo
per assenza di prove. Non colpevole.”
L’uomo si risedette quasi ridendo del modo in cui si era
preso gioco dei suoi accusatori.
“Malfoy Lucius”
Accanto a lui, Narcissa lo stava guardando ansiosa, sapeva
ciò che suo marito aveva fatto per il Signore Oscuro,
ma sapeva anche quello che aveva detto al Wizengamot, sperava che non facesse
la fine di sua sorella Bellatrix.
Lucius si alzò tranquillo, la sua
freddezza sorprese prima di tutti i giudici.
“Accusato di attività connesse ai
Mangiamorte, partecipazione e organizzazione delle cosiddette ‘cacce al babbano ’, hai dichiarato di essere stato costretto ad
agire sotto effetto della Maledizione Imperius. Sei
assolto dalle accuse. Non colpevole.”
Il mago si risedette e prese le mani della moglie fra le
sue, per rassicurala che tutto era filato liscio,
secondo un piano prestabilito.
Ne mancava ancora uno.
“Piton Severus.”
Il ragazzo si mise in piedi, lui era una spia, aveva spiato
prima per il Signore Oscuro e poi per quell’uomo che
lo stava guardando dalla sua postazione nel Wizengamot, il pezzo più importante
di tutto il consiglio, colui che aveva testimoniato in suo favore durante
l’inchiesta preliminare, il preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Albus Silente.
“Sei accusato di attività connesse
ai Mangiamorte, ma ti sei ravveduto prima della caduta di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato
e hai fornito importanti informazioni al Ministero. Albus
Silente si è fatto garante per te. Non colpevole.”
Severus si risedette, le catene che scomparivano dai suoi
polsi gli aprivano la strada ad una nuova vita, una vita diversa, o forse
avrebbe avuto una ricaduta…
Con un gesto meccanico, Crouch
rimise in ordine le carte, tutti i Mangiamorte erano stati
giudicati, le sentenze stavano per essere eseguite. Chi era stato
riconosciuto non colpevole poteva andare
immediatamente, per gli altri c’erano le celle di Azkaban
ad attenderli.
Poco tempo dopo, un solo uomo era di fronte quello stesso
tribunale, era un uomo distrutto, profondamente segnato dalla
vita, i capelli neri gli cadevano scomposti sul viso chinato.
“Vista l’attuale situazione, ti è negato perfino il
processo, passeremo direttamente alla sentenza. Sei stato accusato dell’assassinio di dodici persone e di un mago,
davanti agli occhi di decine di testimoni, sei in combutta con i Mangiamorte,
hai fornito a Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato
le informazioni per uccidere i coniugi Potter. Dato che non ti sei neppure
ribellato quando sei stato portato qui e non hai cercato in alcun modo di
discolparti, dobbiamo prendere il tuo silenzio come un assenso. Sei condannato
a vita ad Azkaban, Sirius Black.”
Fine