Questa immensa schifezza
è la risposta alla sfida che mi hanno lanciato tittivalechan91 e
lilylunapotter.
Sì, è una schifezza
veramente assurda, non può piacere a nessuno una cosa del genere... ma
a voi il giudizio.u_u
Delusione.
L'aula di Divinazione era buia, ma
Sibilla Cooman si mosse rapida; la conosceva da anni.
Stringeva tra le mani una bottiglia di
sherry, ancora piena. Naturalmente aveva intenzione di berla il più
presto possibile.
Si lasciò cadere su una sedia e prese
la bacchetta, infilata nella tasca della sua lunga veste d'argento.
-Lumos.
Una cruda luce gialla illuminò il
tavolino davanti a lei. Eccola, la sua fidata sfera di cristallo era
proprio lì.
Chissà quali pericoli Hogwarts avrebbe
dovuto aspettarsi? Avrebbe consultato la sfera per l'ennesima volta.
Per un attimo, pensò ai suoi studenti
: quei ragazzi erano quasi tutti convinti che lei fosse una pazza
paranoica. Non capivano l'Arte della Divinazione. Il loro occhio
interiore era chiuso, a causa dell'ottusità con la quale la loro
mente era stata condizionata.
Non avrebbero mai potuto capire come ci
si sentisse a essere dei veri veggenti!
Perché Sibilla ne era
convinta, lei possedeva il Dono. La Divinazione era sempre stata la
sua strada.
Avvicinò ancora di più il viso alla
sfera, immersa in tutto quel buio.
Sussultò, nel riconoscere un paio di
occhi neri e profondi. Rimase ferma a scrutarli, sapendo benissimo
che si trattava degli occhi di Severus Piton.
Il volto iniziò a concretizzarsi,
finché la sfera non le restituì l'immagine di Piton che si guardava
attorno con un misto di paura e determinazione.
Severus Piton.
Il suo cuore si
agitò, nel guardarlo.
Sì, lui era Piton.
Quell'uomo ombroso, la cui freddezza l'aveva sempre affascinata. Il
suo sesto senso le diceva che Severus Piton aveva alle spalle una
storia travagliata, custodiva un segreto connesso ai sentimenti.
Quell'uomo aveva
amato. Forse amava ancora.
Se si trattasse
di...
Fu
colta dall'imbarazzo, a quel pensiero. Provò a ripetersi che era
soltanto curiosità, lei non voleva alcun legame con la situazione.
Ma una veggente come lei non poteva esplorare i segreti di quella
mente, grazie ai suoi poteri?
Posò una mano sulla sfera e si
concentrò.
Mostramelo.
Mostrami il grande segreto di Piton...
La
nebbiolina coprì la figura dell'uomo, i suoi contorni si fecero più
indefiniti.
Ma
non accadde nulla.
Non
è il momento propizio.
Accadeva
che non fosse il momento adatto per comunicare con il futuro. Sibilla
lo sapeva e non lo metteva in dubbio.
Sbadigliò
sonoramente e posò la bacchetta sul tavolino. Poi passò ad aprire
la bottiglia di sherry.
In
quel momento, qualcosa cambiò nell'immagine che la sfera le
rimandava.
Si
sporse in avanti, e vide per un istante fulmineo il viso giovanissimo
di una donna, contornato da capelli di un rosso scuro, che emergeva
dalla nebbiolina.
L'immagine
svanì. Sibilla Cooman rimase ferma, stringendo forte la bottiglia,
sforzandosi di tirare un respiro profondo e ignorare la cocente
delusione.
Non
aveva motivi per sentirsi delusa. O sì?
Mi
sarebbe piaciuto vedere meglio quel viso. Quella donna deve essere il
segreto di Piton, legato al sentimento.
La
realtà era ben altra. Sibilla sapeva di sentirsi delusa perché lei
non aveva un viso giovane e fresco, e i suoi capelli non erano mai
stati rossi.
|