Un
semplice “si”
La mattina dopo il ballo del Ceppo Hermione si svegliò più
assonnata che mai.
“Resterei tutto il giorno a dormire…” pensò
mentre si alzava dal letto. Lo specchio del dormitorio rifletté
l’immagine di una ragazza dai capelli perennemente arruffati.
“L’effetto della pozione lisciante deve essere finito
durante la notte” Lentamente si infilò la divisa, e
uscì dal dormitorio diretta alla Sala Grande. Mentre camminava ripensò alla
serata precedente… la Sala Grande addobbata a festa,
Victor Krum che ballava con lei, lo sguardo stupito di Ron che la guardava..
“Ron…” quella semplice parola le risuonò nella mente come un
campanello d’allarme.
“Chissà se è ancora arrabbiato…” Scesa l’ultima rampa arrivò
davanti al portone della Sala Grande.
Harry e Ron parlavano appoggiati ad una colonna.
Mentre un nodo le serrava la gola,
Hermione si avvicinò.
“Oh, ti sei degnata di farci l’onore della tua presenza?”
chiese sarcastico Ron.
“Ti sei svegliato con il neurone di traverso Ron? Non ho
abbastanza di sentire cose assurde” risponde Hermione.
“Magari se tu ti svegliassi un po’ vedresti quello che ti
sta intorno!!” Ron era ancora arrabbiato e iniziò a
urlare
“Non è colpa mia se ci hai messo 4 anni ad accorgerti che
sono una ragazza!!”
“Anche se ti avessi chiesto prima
di venire al ballo non avresti mai detto SI!!” Ron divenne paonazzo, mentre gli
altri studenti si girarono a guardare la scena.
“E CHE COSA NE SAI?? SE MAGARI TU TI COMPORTASSI MENO DA BAMBINO
SAREBBE UN PASSO AVANTI E CAPIRESTI !!” ribatté lei.
“E CHE COSA DOVREI CAPIRE??”
“LASCIA PERDERE!!”
“AH SI?? ALLORA INIZIA TU A
CRESCERE!!” urla Ron
“LA PENSI COSI’? BENE!!”
“BENE!!”
Hermione si voltò e iniziò velocemente a salire le scale.
Solo quando arrivò al dormitorio si rese conto che stava
piangendo. Si lasciò cadere sul letto.
“Non capirai mai Ron… eppure sarebbe stato tutto così
facile…bastava solo un semplice sì…”