Binario 9 e 3/4.
Come la
pioggia contro una finestra fredda, questi pensieri tamburellavano
sulla dura superficie dell'incontrovertibile verità: doveva
morire.
Io devo morire.
Doveva finire.
Nello stesso modo in
cui è
nato, si chiuderà quel cerchio che sembrava non finire mai,
quando tutto è venuto alla luce.
Com'è iniziato? Ci sono volute coincidenze del destino,
riflessioni, sogni: l'eternità inizia così.
C'è voluto un viaggio in metropolitana alla stazione di King's cross,
per delineare la forma di quel castello dove avresti voluto scomparire,
tante volte nella tua vita; C'è voluta una porta sbattuta
violentemente dopo un litigio, per creare un certo gioco di nome
'Quidditch'.
Sarà come salutare un fratello che se ne va, un fratello che
è cresciuto accanto a te accompagnandoti per mano verso
mondi
nuovi.
Saluterai te stessa, quella ragazzina ancora ingenua che preferiva rifugiarsi nei sogni.
E il tuo stupore era la sua meraviglia. La tua tristezza, la sua. E
anche tu diventavi magico, in un certo senso. Anche tu iniziavi a far
parte di quel mondo: qualcuno ti aveva finalmente dato una collocazione
in quella storia, e a te piaceva. Sopratutto mai, come in quel momento,
ti riempiva di orgoglio essere un Babbano.
Ci sarà il rimpianto di quei tempi in cui eri solo tu, la
tua
ingenuità e quel libro che ti ha insegnato tanto.
Prenderà il posto la nostalgia e la malinconia quando
guarderai
con dolcezza quei sette libri in fila, quasi consumati dalla fame di
parole amiche.
La speranza di essere parte di una realtà sconosciuta fatta
di
maghi, streghe, castelli misteriosi, magie, segreti, vere amicizie,
grandi amori, guerre, dolore, ecco quello che non finirà
mai;
quello che non smetteremo mai di cercare, nelle piccole ma grandi cose
della vita.
Harry Potter ti ha insegnato cos'è importante amare.
Quale strada è giusto - non
facile - prendere.
Che la magia esiste, si chiama 'Vita'.
Ti ha insegnato a guardarti dentro, come nello specchio dei desideri,
affinchè vivessi per i tuoi sogni; lottassi per essi.
Gli abbracci e i sorrisi, le lacrime e il dolore, la morte e la vita,
il coraggio e l'ipocrisia, il bene e il male.
L'amore e l'amicizia, le risate e la sconfitta, i misteri e i segreti,
il sollievo. Spesso ti ha dato una carezza, per tirarti su.
Perchè dovevi leggere, capire, imparare che la vita
è
ingiusta. Che là fuori c'è qualcuno
più forte di
te, che cercherà sempre di abbatterti.
Ma tu ti rialzerai ogni volta da terra, perchè dovrai vivere
per
le cose giuste non per l'ingiustizia. Il Bene lotta sempre per tenere a
bada il Male e spesso vince, anche se non può per sempre
tenerlo
imprigionato. Il Bene è l'aria che si respira, come lo
è
il Male.
Joanne Kathleen Rowling ci ha tenuti partecipi della sua storia, fin proprio alla fine.
Ci ha ringraziati per essere sempre stati vicino a lei, attraverso la
sua lunga avventura. Quel ragazzino con la cicatrice è stata
la
terapia più dolce che lei abbia mai provato, colui che l'ha
portata a farsi apprezzare e amare. Colui che ha abitato la sua vita
così intensamente da renderla la persona che è
diventata.
E lei è stata il tuo binario 9 e 3/4 .
Grazie a lei hai iniziato
a leggere, guardare dentro le parole, fino a imparare a
scriverle perchè potessi anche tu raccontare del mondo di
emozioni e sensazioni che vivono in te.
E quando le parole sono diventate immagini? Harry Potter che prendeva
forma dentro il corpo di un qualunque ragazzino inglese?
Quanto è stato magico scoprire
che il sogno diventava realtà? Una realtà da
guardare con gli occhi, tangibile.
Harry Potter diede vita a Daniel Radcliffe, quel ragazzino di cui sei
stata perdutamente innamorata mentre lo guardavi - e ti guardavi -
crescere.
Ronald Weasley si chiamò Rupert Grint e ancora un sorriso
dolce
attraversa il tuo viso, ricordando la prima volta in cui strinse la
mano, sul treno scarlatto, all'altra metà di se stesso.
E poi Hermione Granger si trasformò nella piccola Emma
Watson,
dai capelli cespugliosi e il viso dolce, che sarebbe diventata una
bellissima ragazza qualche tempo dopo.
Sono stati in tre, sui libri e nella realtà, a imparare ad
apprezzarsi reciprocamente. A crescere insieme, respirando l'odore
della magia che li ha fatti diventare fratelli. Tre, il numero
perfetto. Tre, l'irripetibile combinazione di un amicizia.
Nessuna differenza, tra la fantasia e la realtà.
Tutto è iniziato fin dal principio, per loro - e per noi.
Non ci resta che l'inevitabile compito, di lasciare che tutto si
concluda. Il compito di ricordare, rileggere, guardare; il compito di
imparare sempre dall'amicizia, per poter vivere l'avventura della vita.
Se Harry Potter ti ha insegnato qualcosa, non ti rimane che tenere in
vita il mito di quel ragazzino solo e indifeso che aveva fatto di
tutto per poter realizzare i valori in cui credeva, anche se nessuno
aveva mai avuto la premura di insegnarglieli.
E' un
pezzo di diario, di verità, che mi andava di
condividere con voi, essendo ormai quasi alla fine. Tutto finisce. Alla
fine della corsa ricorderai quegli attimi che non ritorneranno
più, ma che sono esistiti.
Sapete, mi consola di gran lunga essere consapevole del fatto che
potrò dire, alla fine di tutto ciò, 'io c'ero.'
C'ero quando Harry Potter si stupì di essere un mago;
Quando Hermione si presentò, fiera e determinata, sul treno
scarlatto;
Quando Ron si rese conto di essere geloso di Victor Krum;
Quando Dobby, l'elfo libero, decise di trovarsi un vero lavoro;
Quando
Sirius diede un certo pacchetto a Harry e quando lui se ne
ricordò era, ormai, troppo tardi;
Quando Luna iniziò a conquistare il cuore degli altri;
C'ero quando Ginny
riuscì a raggiungere il suo sogno più grande,
dopo aver perseverato tanto a lungo;
Quando "...non sopporto
l'idea che non potremmo tornare mai più. Come può
Hogwarts essere chiusa?";
Quando Lupin decise
di rimanere, per suo figlio;
Quando Severus
guardò, per l'ultima volta, gli occhi dell'amore della sua
vita dentro quelli di Harry;
C'ero quando Draco
si spaventò, di essere andato troppo oltre;
Quando Neville
divenne finalmente il vero figlio di suo padre e sua madre;
Quando
Fred
morì;
Quando "...certo
che sta succedendo dentro la tua testa, Harry. Ma perché
diavolo dovrebbe voler dire che non è
vero?"
Continuerà
tutto attraverso la nostra memoria. Siamo gli esseri più
limitati e illimitati insieme, saremmo pur capace di far durare in
eterno l'eternità,
no?
Prepariamo pure i
fazzoletti: sarà un giorno triste e malinconico il 13
luglio.
Ma comunque sia,
ricordate: "Avrà veramente lasciato la scuola solo quando non ci
sarà più nessuno che gli sia fedele."
Con una dolce
malinconia nel cuore, Nishe.
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