Questa
flashfic ha partecipato al '1h contest' di mazza94. La limitazione
contenuta nel pacchetto che ho scelto era il genere Dark.
Il
personaggio è Fenrir Greyback; il momento descritto
è quando trasforma Remus Lupin in un lupo mannaro.
Ho scritto
questa cosa in una
sola ora, dunque comprendetemi!
Dark
hunt
Un
lupo mannaro a
caccia.
È
questo quello che sono, quando le chiome degli alberi sono rischiarate
dalla
luna piena e il silenzio è rotto solo dai miei ululati
feroci. Ho voglia di
carne, di sangue. Seguo l’istinto per placare il mio
desiderio ossessivo.
L’olfatto
dell’animale registra un piacevole profumo, che sa di
promesse per la mia fame
agitata. L’animale non può fare a meno di
seguirlo, lo cerca, lo vuole.
È la carne di un bambino, tenera,
giovane, fresca. Irresistibile.
Corre
–corro- verso quella creatura ignara del futuro che
l’attende. Non sa ancora che
sta per diventare il mostro più potente, l’animale
più forte, l’uomo più
fortunato.
Finalmente,
il mostro lo vede.
È
un bambino, ha i capelli scuri e innocenti occhi marroni che esprimono
curiosità, anziché paura: non sa di essere di
fronte a una bestia pronta a
trasformarlo in un essere suo pari.
È
un bambino, perfetto per crescere come un feroce mostro.
È
un bambino, e la sua pelle è un desiderio troppo attraente
per essere represso.
Irresistibile.
Mi
avvento sul suo fragile corpo e lo mordo, affondando le zanne nella sua
carne.
Per l’impeto, il bambino cade sul terreno del bosco. Si
contorce dal dolore,
gridando e invocando pietà. Il suono delle sue urla arriva
al mio orecchio, e
ne godo. Godo della sofferenza che gli ho inflitto, godo di ogni gemito
di
dolore che esce da quella piccola bocca. Le sue grida si alzano al
cielo
stellato di questa notte fredda: sono le note di una melodia che ho
ascoltato
più volte, la musica della mia vita.
Mi
stacco dal suo corpo tremante, scosso dal dolore, per vedere la luce
innocente
dell’infanzia abbandonare i suoi occhi e il mostro entrare a
far parte di lui,
per sempre.
Lo
lascio lì, sul suolo sporco del suo sangue. Dovrà
trovare la sua strada da
solo, ma so che un giorno non lontano incontrerò ancora i
suoi occhi.
Ci rivedremo,
prima o poi.
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