Rikki e Zane ... un amore litigioso

di MeddiePel
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Rikki era seduta su uno scoglio, era sopra pensiero, quando una mano gli tocca la spalla.

Zane: posso?

Rikki: uff cosa vuoi Zane?

Zane: niente. È che qui Miriam non mi troverà. Posso restare? Sarò invisibile.

Rikki: fa quello che ti pare.

Zane: cos’hai?

Rikki: Zane lasciami in pace ok? Ho già mille problemi!

Zane: ok sta calma però!

Rikki: si si certo. Io me ne vado ciao!

Zane: ciao …

Rikki va a casa sua. Il padre era fuori seduto su un dondolo.

Padre: Rikki noi dobbiamo parlare.

Rikki: non ne ho voglia. A domani notte

Padre: ma … non vuoi cenare?

Rikki: no papà non ho fame.

La ragazza si dirige nella sua camera, si stende sul letto.

Il giorno dopo Rikki anche se contro voglia va a scuola. Si siede al suo posto e aspetta l’inizio della lezione.

Prof: sig.na Chadwick vuole spigare lei?

Rikki: …

Prof: Rikki …

Rikki non rispose era immersa nei suoi pensieri. La professoressa continua la lezione. L’ora passò finalmente, e la campanella suonò.

Prof: bene potete andare. Rikki tu no.

Rikki: …

Prof: vieni qui

Rikki si avvicina alla professoressa

Prof: va tutto bene?

Rikki: si …

Prof: negli ultimi giorni ti vedo distratta, tutti stai  allontanando da tutti … anche dalle tue migliori amiche … sicura che va tutto bene? È
successo qualcosa in famiglia?

Rikki: no … - iniziava a sentire caldo, stava sudando. Con un braccio si asciuga il sudore dal viso – va tutto bene …

Prof: sei tutta sudata …

Rikki: no sto bene … io …

Prof: tu ora vai in infermeria. Bennet!! – chiama Zane che stava passando vicino l’aula –

Zane: si?

Prof: accompagnala in infermeria. Ho lezione, faccio entrare tutti e vengo.

Zane: o … ok

Zane prende Rikki sotto braccio e la porta in infermeria, era tutta sudata e calda.

Zane: ehi …

Rikki: sento … sento caldo …

Zane: shh … resta stesa … tra un po’ arriva la prof.

Rikki: non voglio stare qui …

Zane: invece ci stai

Prof: allora Rikki come ti senti?

Rikki: sento caldo ma per il resto bene

Prof: bene … ora chiamo tuo padre e ti faccio venire a prendere

Rikki: no … mio padre è fuori città per lavoro

Prof: non c’è nessuno con te?

Rikki: no …

Prof: quando torna tuo padre?

Rikki: 2 mesi …

Prof: beh Rikki … non hai nessuno che ti può ospitare? Qualche amica?

Rikki: …

Zane: posso ospitarla io … poi mia madre è dottoressa …

Prof: ok Zane. Chiamo tua madre.

La professoressa esce dall’infermeria e va in presidenza per chiamare la madre di Zane. Intanto Zane e Rikki:

Rikki: io non voglio venire a casa tua!

Zane: non fare la mocciosa Rikki … stai male hai bisogno di cure

Rikki: ma io ti odio!

Zane: sopravviverò

Prof: bene ragazzi tra un po’ arriva la sinora Bennet.

Sig.raBennet: Zane …

Zane: ciao mamma …

Sig.raBennet: è lei la ragazza …?

Prof: si … la ringrazio molto signora, il padre  è fuori città e non voglio che stia sola

Sig.raBennet: non si preoccupi me ne occuperò io. Vieni Rikki …

La Sig.raBennet aiuta Rikki, Zane le segue.

Sig.raBennet: signorino dove credi di andare?

Zane: ehm … a casa?

Sig.raBennet: te lo puoi scordare! Tu ora torni in classe a fare lezione.

Zane: ma mamma …

Sig.raBennet: Zane!

Rikki: tanto lo stesso non segue …

Zane: sta zitta tu!

Sig.raBennet: Zane Bennet! Non è questo il modo di trattare una signorina! Chiedile subito scusa!

Zane: nemmeno morto!

Sig.raBennet: ora Zane!

Zane: ok … scusa Rikki … grr mi sembra di avere 6 anni

Sig.raBennet: se ti comporti da bambino non è colpa mia. Ora torna in classe. Ti aspetto a casa dopo scuola.

Zane: uff ok

La Sig.raBennet e Rikki salirono in macchina e si avviarono verso casa. Zane invece torna in classe.




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